La Tuscia è una regione che mi ha sempre affascinato. In particolare, la Tuscia Romana, situata nell’alto Lazio, si associa troppo spesso alla sola Civita di Bagnoregio, che cattura gran parte dei turisti per la sua storia e la sua particolare condizione. Recentemente ho avuto modo di scoprire il resto della Tuscia, in particolare nella provincia di Viterbo. Si compone di tantissimi Borghi, ognuno dei quali unico nel suo genere, ma tutti legati ad un unico filo conduttore: quello della Via Francigena.
Mi sono trovato a visitare borghi più o meno noti, ricchi di storia, luoghi interessanti, reperti storici, street art e accompagnati da buonissimo cibo, prodotto e realizzato secondo la tradizione locale. Sto per raccontarti di quali borghi visitare della Tuscia, lungo la via Francigena. Siccome l’esperienza è durata 5 giorni e ha coinvolto in tutto 13 borghi, per risparmiarti un mattone troppo pesante da leggere ho deciso di suddividere in due gli articoli: qui troverai 5 borghi da visitare a sud del lago di Bolsena, mentre nel prossimo troverai gli altri 8 borghi situati nei dintorni del lago.
La via Francigena
Prima di parlarti dei borghi della Tuscia, mi occorre fare fare una piccola premessa: tutti questi piccoli paesini si situano, a parte uno, in prossimità o lungo la via Francigena.
Per chi non la conoscesse, è un percorso di 2200 chilometri, di cui 1020 solo in Italia, che parte da Canterbury, in Inghilterra e arriva fino a Roma. Il primo a percorre questo lunghissimo itinerario fu Sigerico, divenuto Arcivescovo di Canterbury nel 990, il quale riceve il pallio da Papa Giovanni XV e si reca a Roma. Lungo il viaggio di rientro redigerà un diario a testimonianza del suo viaggio. Tale diario è la più antica e precisa testimonianza di pellegrinaggio e pertanto e’ stato deciso di valorizzare questo itinerario.
Nel 2025 si terrà il Giubileo, e molti pellegrini si stanno preparando per scendere a Roma proprio lungo questa via. Allora perchè non mettere a conoscenza i viaggiatori di cosa troveranno lungo il percorso in provincia di Viterbo? Queste sono tutte tappe che possono essere fatte per trovare alloggio, cibo ma anche per visitare dei luoghi interessanti.
5 Borghi della Tuscia da visitare lungo la via Francigena
1. San Martino al Cimino
Inizio a parlarti dei borghi della Tuscia da visitare a sud del lago di Bolsena da San Martino al Cimino, situato su un colle a 561 m di altezza e noto per essere il borgo a forma di ferro di cavallo. Ancora oggi è visibile la cinta muraria che delimitava il borgo, con le porte di accesso al vecchio abitato, collegate dalla strada principale.
Il monumento più noto del centro storico è l’Abbazia cistercense, quella con le due torri campanarie dove al suo interno si trova la salma di Olimpia Maidalchini, nota come Donna Olimpia, la quale fece costruire anche Palazzo Doria Pamphilj. Donna Olimpia fu senza dubbio la personalità principale di San Martino al Cimino e la storia del paese è strettamente legata a questa donna: in giovane età riuscì ad evitare i voti accusando di tentata seduzione il direttore spirituale che la doveva introdurre ai voti monastici. Nonostante questo, riuscì a legarsi al mondo ecclesiastico, appoggiando in tutto e per tutto il cognato per farlo diventare Papa, divenuto poi Innocenzo X. Donna Olimpia accumulò ricchezze ma soprattutto potere sia politico che ecclesiastico, tanto da essere soprannominata negli ambienti romani La Papessa e in grado fi fare eleggere altri due Papi. Inimicatasi gran parte della della Curia Romana, fu condannata a morte ma successivamente esiliata. Morì di peste nel 1657 e tumulata nella navata centrale di San Martino al Cimino.
TI consiglio di fare una passeggiata per le vie del centro ed ammirare l’Abbazia.
2. Capranica
Capranica è un borgo che ha degli angoli davvero molto carini e si posiziona su di una rupe tufacea a forma di schiena d’asino, a sud del lago di Vico. Questo borgo della Tuscia si dice sia di origine Etrusca, con i primi insediamenti che probabilmente opera di fuggiaschi in cerca di rifugio.
L’abitato si compone di strette vie e angoli colorati e fioriti: sembra quasi di perdersi in un piccolo labirinto dove si fa tappa in una delle pittoresche piazzette, caratterizzate con disegni o alberi decorati. Un altro pezzo forte di Capranica sono le colline che la circondano, che regalano panorami di rara bellezza. Il borgo è legato alla famiglia degli Anguillara, una potente famiglia nobile del passato. Il corso principale si chiama via degli Anguillara, alla quale si accede attraverso Porta Sant’Antonio, realizzata nel 1641.
Tra i luoghi da visitare, ti segnalo il Duomo di Capranica ma soprattutto la Chiesa di San Francesco: oltre ad ospitare il monumento funebre degli Anguillara, ospita anche molti affreschi, uno dei quali si attribuisce a Michelangelo, anche se gli storici non sono pienamente concordi su questo. Ti segnalo che a metà agosto, per i festeggiamenti di San Rocco, si svolge la Sagra degli Gnocchi e degli Strozzapreti.
3. Tuscania
Tuscania è une delle perle della Tuscia. E’ l’unico dei borghi in questione che non si trova sulla via Francigena ma sulla via Clodia, ma viene inserito come tappa per la sua bellezza ed il patrimonio artistico religioso di inestimabile valore. Per un arco di tempo e fino al 1911 il suo nome fu Toscanella.
Ti consiglio di iniziare a visitare Tuscania iniziando a percorrerne le vie, ammirando la Fontana Grande in Piazza Bastianini, dove si affaccia anche il Duomo di San Giacomo Maggiore. Alla fine della via si trova il parco torre di Lavello, una bellissima area verde con un belvedere sulle colline della Tuscia. Terminata la visita al parco, scendi e prosegui oltre il teatro e arriverai alla bellissima Basilica di San Pietro. La chiesa presenta davanti a sè un enorme spazio verde ed esternamente presenta una loggetta ed un rosone, mentre al suo interno, a tre navate, si distingue un pavimento cosmatesco nella navata centrale, mentre dalle due laterali si accede alla cripta sotterranea. Nella cripta, tra i vari affreschi, tra i quali uno rappresentante i tre santi Protettori di Tuscania, Veriano, Secondiano e Marcelliano. La chiesa fu sede di alcune riprese cinematografiche ed ispirò la scena finale del film Lady Hawke.
L’ultima tappa a Tuscania è la Chiesa di Santa Maria Maggiore, alla quale si accede dopo una breve discesa. Esternamente il campanile si trova di fronte all’ingresso e sopra il portone principale si trova un rosone e una Madonna con bambino, entrambi dal volto tra l’inquietante e lo spaventato. La chiesa, attualmente in restauro, è nota per il suo affresco “Il Giudizio Universale”.
4. Vetralla
Benvenuti nella città incantata. Vetralla è un piccolo comune di 13000 abitanti ma i suoi vicoli, oltre che essere molto belli e caratteristici, sono l’ideale per chi cerca pace e tranquillità. E non è un caso che più di qualche personaggio noto abbia deciso di stabilirsi definitivamente qui a Vetralla. La vista da uno dei suoi belvedere sulla città è incredibile.
Tra i luoghi da visitare a Vetralla, oltre ai vicoli e alcune necropoli situate al di fuori del centro abitato, ti consiglio di visitare il Palazzo Comunale, situato in Piazza Umberto I, proprio di fronte alla chiesa dei Santi Andrea e Francesco, che una volta era le antiche carceri. Su Piazza della Rocca si trova il torrione, che è quel che resta dell’antica Rocca dei Di Vico, famiglia feudataria di Vetralla.
Uno dei luoghi di maggior interesse di Vetralla è la chiesa di San Francesco: originariamente intitolata a Maria, se ne par la già a partire dalla fine dell’XI secolo. Caratteristica dell’edificio è quella di avere una struttura basilicale ed è costruita completamente in tufo. L’interno è a tre navate su colonne che sorreggono archi a doppia ghiera ed è abbastanza semplice. Un’altra caratteristica della chiesa è la cripta alla quale si accede dalle due navate laterali.
5. Ronciglione
Ultimo ma non meno importante, e lo inserisco come ultimo in ordine cronologico proprio perchè è stato l’ultimo borgo di giornata, è il paese di Ronciglione. E’ salito alla ribalta proprio quest’anno proprio perchè è diventato Borgo dei Borghi nel 2023 ed pure il paese natale di Marco Mengoni, vincitore di San Remo 2023.
Ronciglione è un borgo davvero carino e molto particolare: è noto per il suo carnevale e per il palio delle corse a vuoto. Il carnevale è uno dei più famosi a livello italiano, ed il clou è la sfilata di carri allegorici; Il palio delle corse a vuoto, o palio di San Bartolomeo, si svolge a fine agosto e la sua particolarità è che i cavalli corrono per quasi un chilometro senza fantino.
Oltre alla passeggiata per le vie di Ronciglione, dove potrai vedere le luminarie con le parole ed i testi della canzoni di Marco Mengoni, ti consiglio di visitare la Chiesa di Santa Maria della Provvidenza, la chiesa di Sant’Andrea, o quel che ne rimane – della chiesa è rimasto solo il campanile -, il Duomo di Ronciglione e la chiesa del SS Rosario, una vera e propria perla di architettura religiosa.
Di particolare interesse, infine, la casa museo di Mariangela Virgili, l’antica abitazione dove visse la Terziaria Carmelitana dell’Antica Osservanza: Mariangela Virgili dedicò la sua vita al prossimo e ai più deboli e qui è possibile ammirare la sua casa ed il luogo dove la suora viveva, pregava e riceveva anche la gente. Ad oggi è in corso il processo di beatificazione.
Dove dormire
Se vuoi dormire in un albergo comodo per visitare questi 5 borghi della Tuscia a sud del Lago di Bolsena, ti consiglio il Balletti Park Hotel: hotel un po’ datato- risale agli anni ’70 circa – ma comunque valido. Pulito e in stile classico, oltre alla buona cucina locale, offre parcheggio ampio, camere singole, doppie e triple.
Dove mangiare
TI suggerisco di mangiare al ristorante Tusciè, situato a Vetralla. Vanta una lunga tradizione, iniziata col padre e i figli ne stanno portando avanti degnamente il nome e la tradizione. Abbiamo mangiato piatti composti da prodotti locali, in particolare ravioli con castagne e come secondo patate e funghi porcini. Tutto eccellente.
Sono Veneto e sono cresciuto in quel di Caorle, un perla che si affaccia sull’Adriatico. Amo viaggiare con i miei inseparabili compagni di viaggio: la mia compagna e i nostri due figli. Mi organizzo e vivo i miei viaggi per poi raccontarli. Tornare a casa mi rende triste, ma per buttare via la tristezza mi preparo subito per organizzare il prossimo viaggio verso una nuova destinazione.