Non potrei raccontarvi del mio viaggio a Lanzarote, una tra le isole più popolari delle Canarie, senza soffermarmi sulla struttura nella quale ho soggiornato. Ed è proprio di questo posto che voglio parlarvi oggi perché la riuscita di questo mio viaggio è in gran parte dovuta ad esso.
Cercando informazioni nelle settimane precedenti la partenza, un’amica mi ha raccontato di aver soggiornato in una struttura molto particolare, attenta ai valori ambientali e molto originale. Mi ha incuriosita molto per cui ho raccolto informazioni in rete e, alla fine, mi sono convinta. Così ho prenotato un soggiorno di una settimana a Finca de Arrieta, una delle strutture del gruppo Lanzarote Retreats.
Finca De Arrieta è una struttura ecosostenibile composta da 15 diverse sistemazioni che vanno dalle yurte – tende tradizionali della Mongolia – a semplici cottage, e ancora, a lussuose ville. Ciò che accomuna tutte queste soluzioni è che sono state studiate per avere un basso impatto ambientale. Tanto per iniziare l’energia consumata viene interamente ricavata da un sistema di pannelli solari e pale eoliche che garantiscono il fabbisogno di tutte le 15 strutture. Inoltre ci sono altri strumenti a disposizione di ciascuna struttura quali, ad esempio, lampade che si ricaricano con la luce del sole e che quindi è sufficiente lasciare fuori di giorno così da poterle utilizzare di sera.
Noi abbiamo scelto l’Eco Twin Yurt. La curiosità era moltissima perché era difficile riuscire ad immaginare come fosse composto il nostro spazio. La sera del mio arrivo sono rimasta letteralmente estasiata poiché, per tanto che l’avessi immaginata bella, la nostra sistemazione superava di gran lunga le aspettative. Innanzi tutto l’area nella quale sorge l’intera struttura Finca de Arrieta: uno spazio immerso nella natura arida di Lanzarote a cinque minuti a piedi dalla principale spiaggia di Arrieta, paese situato nella parte nord dell’isola. L’intero complesso si fonde con il paesaggio circostante tanto da formare una sorta di tutt’uno armonico.
Tutte le strutture, eccetto le iurte ovviamente, sono costruite in pietra e adornate con piante grasse tipiche di quest’isola. Nello specifico il nostro spazio consisteva di due yurte, una grande matrimoniale (diametro di sei metri) e una più piccola con due letti singoli (tre metri di diametro), di una cucina in pietra all’aperto studiata in modo da essere riparata dal forte vento che spesso caratterizza le giornate su quest’isola, oltre che da possibili piogge, da un bagno esterno interamente costruito in pietra, da una veranda in legno e da un angolo solarium.
All’interno della nostra sistemazione abbiamo trovato diverse indicazioni su come poter assumere un atteggiamento più ecologico durante il nostro soggiorno: ovviamente un invito a fare la raccolta differenziata, un invito a raccogliere l’acqua utilizzata per lavare i piatti al fine di utilizzarla per bagnare le piante, così come anche un secchio posizionato in bagno da utilizzare per raccogliere l’acqua che scende mentre si attende che diventi calda quando si vuole fare una doccia. Ecco, questa è per esempio una cosa alla quale non avrei pensato! Nel seguire questa indicazione mi sono resa conto di quanta acqua si sprechi anche solo nel breve periodo in cui si attende che l’acqua inizia a scendere calda.
Le sorprese di Finca De Arrieta non finisco qui! La struttura ospita infatti alcuni animali tra i quali un asino – al quale si possono dare alcuni dei proprio avanzi di cibo seguendo attentamente le indicazioni che vengono fornite – delle anatre e alcune galline le cui uova sono a disposizione di tutti gli ospiti della struttura. È sufficiente accedere al pollaio e servirsi di uova fresche di giornata!
Un altro aspetto mi ha colpita molto: l’Honesty Shop, ovvero un piccolo negozio, per lo più di generi alimentari, situato nella zona comune e sempre accessibile per gli ospiti che però non troveranno una cassa, bensì un quaderno nel quale sono invitati a segnare cosa hanno preso, in quale quantità e se hanno già pagato inserendo i soldi nel salvadanaio o se preferiscono pagare alla conclusione del proprio soggiorno. Insomma, un negozio fondato sull’onestà degli ospiti!
Affascinata da questa struttura, ho deciso di fare alcune domande a Michelle, fondatrice di Finca de Arietta, al fine di saperne un po’ di più!
Come è nata l’idea di avviare una struttura ecosostenibile?
All’inizio acquistammo la Finca per viverci al fine di vivere a contatto con la natura e in modo da rendere la nostra abitazione sostenibile. Prima di vivere nella Finca abitavamo in una casa la cui energia veniva già ricavata da vento e sole per cui la transizione per noi è stata semplice. Decidemmo così di ristrutturare anche la cascina e di provare ad affittare la Luxury Villa e fu un successo. Decidemmo così di proseguire arrivando ad oggi ad avere quindici sistemazioni all’interno della Finca
Perché avete scelto l’isola di Lanzarote?
Visitai la prima volta quest’isola quando ero una bambina e me ne innamorai. Decisi così di trasferirmi qui a ventuno anni e qui incontrai Tila, mio marito, per cui decisi di non andare più via. Amo l’atmosfera di Lanzarote, il clima e la popolazione. Sono convinta sia un posto ideale nel quale far crescere i propri figli.
Dopo aver trascorso a Lanzarote una settimana, mi sento di poterle dare ragione: un’isola sorprendente e, sebbene piccolina, ricca di perle di bellezza. Però questo ve lo racconterò nel mio prossimo articolo!
Vivo a Torino, città che amo profondamente, ma nonostante questo mio amore, spesso, sento l’esigenza di scappare lontano da lei per scoprire altri nuovi splendidi luoghi. Credo profondamente che anche viaggiare sia una forma d’arte e che più il viaggiatore sviluppa curiosità, fantasia e originalità, più saprà creare itinerari di viaggio meravigliosi.