La Slovenia – cuore verde d’Europa – ospita al suo interno un luogo meraviglioso riconosciuto in tutto il mondo per la sua bellezza e per le sue peculiarità. Stiamo parlando delle sensazionali Grotte di Postumia.
Come in un dipinto, i 24 chilometri delle Grotte di Postumia rappresentano una vera e propria opera d’arte plasmata dalla natura. Il gioco creato dall’acqua sulle rocce ha dato vita a forme bizzarre e a colori sgargianti.
Tutto intorno il silenzio. A far compagnia al visitatore solo il delicato suono delle gocce d’acqua che modellano a proprio piacimento la grotta. È strabiliante pensare come in milioni di anni stalattiti, stalagmiti e formazioni carsiche di vario genere si siano formate dalla sola forza continua di una piccola e indifesa goccia d’acqua.
LA STORIA DELLE GROTTE DI POSTUMIA
“Qui c’è un nuovo mondo, questo è il paradiso!”
È questa la frase che segna – nel lontano 1818 – la scoperta delle Grotte di Postumia ad opera di Luka Čeč, un abitante del luogo e padre della speleologia moderna. Sino ad allora erano note ai più solo piccole zone circoscritte di quello che poi sarebbe risultato il sistema carsico più importante e grande d’Europa.
Nel 1868, esse furono una delle tappe del primo viaggio mondiale fatto dall’agenzia inglese Thomas Cook.
Per diversi anni le bellezze di Postumia erano fruibili solo a piedi. Nel 1857 grazie alla costruzione della strada ferrata che collegò Postojna con Vienna e Trieste, le grotte furono visitate da un numero crescente di persone. Questa situazione stimolò la ricerca di nuove soluzioni di accesso e l’idea che incontrò più consensi fu quella di costruire una ferrovia interna a binario unico.
Nel 1872 i binari percorrevano la tratta che dall’entrata portava fino al Grande Monte o Calvario e fu offerta ai turisti la possibilità di godere delle grotte stando comodamente seduti in carretti da due trainati dalle guide. Ma il traino manuale non riusciva a sopperire al numero di visitatori. Si decise così di ricorrere al traino a motore, introdotto definitivamente solo nel 1924 dopo la Grande Guerra.
Lo sviluppo della tecnologia
Con il passare degli anni le locomotive a benzina divennero obsolete e meno adeguate perché i gas emessi erano nocivi e riducevano la visibilità. Nel 1957 furono, infatti, introdotte le nuove locomotive ad accumulatore.
Con l’aumento repentino del numero di visite si pensò di abbandonare la ferrovia ad unico binario per introdurre una soluzione geniale ancora oggi utilizzata: la ferrovia a doppio binario. Inaugurata solennemente il 20 giugno 1964, essa sosteneva il trasporto di numerosi visitatori rendendo possibile, in questo modo, lo sviluppo turistico delle Grotte di Postumia.
LA VISITA DELLE GROTTE DI POSTUMIA
Il viaggio di andata con il trenino
La nostra visita ha avuto inizio all’ingresso delle grotte dove c’è il capolinea della ferrovia. Il singolare trenino ci ha dato un assaggio delle meraviglie che si nascondono nel mondo sotterraneo di Postumia.
La prima galleria che abbiamo attraversato si riconosce per il colore nero delle rocce, una caratteristica assunta come conseguenza di un incendio scoppiato durante la Seconda Guerra mondiale.
Abbandonata la prima galleria, il treno ci ha portati per circa 2 chilometri tra antri e luoghi nascosti, tra stalattiti e stalagmiti giganti in un paesaggio quasi surreale dove luci e ombre si alternano a creare dei giochi di colore molto suggestivi. Abbiamo attraversato la Sala gotica che ospita spettacolari concrezioni calcaree fino alla Sala da Ballo, riconoscibile dagli ampi spazi illuminati e da enormi lampadari in vetro di murano per poi proseguire in gallerie sempre più strette e arrivare al capolinea della ferrovia ai piedi del Grande Monte o Calvario.
La visita a piedi: dal Grande Monte alla Sala Rossa
Dal Grande Monte o Calvario inizia la visita a piedi, rigorosamente accompagnati da una guida esperta e che ci ha saputo deliziare con storie, curiosità e informazioni di vario genere sulle grotte.
Oltrepassato il Calvario, un monte sotterraneo alto circa 45 metri, è il momento della prima scarica di adrenalina con l’attraversamento del Ponte russo – un ponte sospeso nell’abisso buio delle grotte grazie al quale è possibile raggiungere le Grotte Belle. Il nome di queste ultime deriva dall’indiscutibile bellezza delle concrezioni calcaree che ospitano.
Dalle Grotte Belle inizia un percorso tra varie sale che prendono il nome dalle loro caratteristiche morfologiche.
Siamo entrati, in primis, nella Sala degli Spaghetti, un ambiente raccolto dove i protagonisti incontrastati sono dei filamenti sottili e quasi trasparenti di calcite formatisi sul soffitto della grotta come a bloccare in un’istantanea il lavoro certosino fatto dall’acqua in migliaia di anni.
Seguono la Sala Bianca e la Sala Rossa, chiamate in questo modo per le tonalità assunte dai depositi di calcite. Nel primo caso abbiamo assistito alla presenza di formazioni carsiche di un bianco quasi accecante dovuto ai depositi di calcite pura, mentre nel secondo caso tutta la sala è apparsa di un rosso acceso a tratti più scuro conseguenza – rispettivamente – dei depositi di ferro e di manganese.
La visita a piedi: dalla Galleria del Brillante alla Sala dei Concerti
Attraversato gran parte del percorso, a un certo punto, ci troviamo all’interno di una galleria che ospita il simbolo delle Grotte di Postumia, cioè il Brillante. È una stalagmite bianca e lucida alta circa 5 metri affiancata da una colonna altrettanto mastodontica di colorazione rossastra. Il tutto è abbellito dalle pareti sullo sfondo dove l’acqua ha creato delle colonne che sembrano richiamare per forma e grandezza le canne di un organo.
Una visione emozionante che è stata paragonata a quella di due giovani sposi nell’atto di promettersi amore eterno.
La visita a piedi termina con la Grotta del Proteo e la Sala dei Concerti.
La Grotta del Proteo è suddivisa nella parte di ricerca e in quella espositiva. La prima comprende un laboratorio destinato al lavoro scientifico, mentre la seconda un vivaio dove i visitatori possono incontrare il proteo. Definito anche “pesciolino umano”, il proteo è un anfibio che può raggiungere i 30 centimetri di lunghezza, è completamente cieco e difficilmente osservabile in natura. Basti pensare che l’ultimo avvistamento avvenuto all’interno delle grotte risale a vent’anni fa.
La Sala dei Concerti ospita un piccolo negozio di souvenir. Essa gode di un ampio spazio utilizzato per l’organizzazione di alcune importanti manifestazioni come ad esempio una partita dell’Euro Lega di basket nel 2012 oppure un grande concerto tenuto dal direttore d’orchestra Arturo Toscanini.
Il viaggio di ritorno con il trenino
Abbandoniamo la grande Sala dei Concerti per attraversare nuovamente con il trenino gli ultimi chilometri che ci separano dall’uscita. Di nuovo il mondo sotterraneo continua a stupirci. Un susseguirsi di gallerie, rocce dalle forme curiose e giochi di luce sembrano testimoniarci ancora una volta la vastità e grandiosità dei luoghi appena visitati in poco più di 90 minuti.
La corsa del trenino termina in prossimità del fiume sotterraneo Piuca (Pivka in sloveno). Lo scorrere incessante delle sue acque sembra dirci “Arriverderci alla prossima visita” e a sottolineare la sua maternità sull’immenso lavoro fatto nelle Grotte di Postumia.
CONSIGLI PER LA VISITA DELLE GROTTE
- Considerata la presenza di un percorso di 1,5 chilometri da attraversare a piedi, il consiglio è quello di visitare le Grotte di Postumia con scarpe comode e un maglioncino un po’ più pesante per contrastare il freddo dovuto alla costante temperatura interna di 10 gradi.
- Per i più sbadati che si sono dimenticati un indumento caldo, è offerto ai visitatori un servizio di affitto mantelle davanti all’ingresso delle grotte.
- Le grotte, inoltre, sono accessibili anche alle famiglie con passeggini al seguito e alle persone in carrozzella per via dell’inesistenza di barriere architettoniche.
- Per i visitatori con amici a 4 zampe è messo a disposizione un servizio gratuito di canile custodito presente alle spalle dell’Hotel Jama oppure nei pressi del Mulino Modrijan.
- Quando vi trovate sul trenino sia durante il viaggio di andata che di ritorno, non sporgetevi per nessuna ragione né con la testa né con le mani a causa della presenza di alcuni tratti molto stretti che potrebbero risultare pericolosi per la propria incolumità.
Se avete la volontà di rendere la visita delle grotte sostenibile, il consiglio è quello di non toccare le concrezioni calcaree non solo per evitare la loro rottura ma anche per non determinarne la “morte”. Appoggiando le mani sulle formazioni, parte del grasso presente su di esse si deposita sulla superficie della roccia creando uno strato idrofobo. In questo modo, l’acqua che gocciola dal soffitto non si deposita più sulla roccia e la formazione smette di crescere.
L’avventura sotterranea sulle orme di Luka Čeč
Se non vi accontentate della semplice visita ma volete vivere attimi di pura adrenalina, è possibile prenotare una vera e propria avventura sotterranea. L’avventura sotterranea sulle orme di Luka Čeč si svolge in modo che i partecipanti si sentano degli esploratori e facciano tesoro delle azioni legate alla professione dello speleologo.
I gruppi possono essere composti da un massimo di otto partecipanti e l’avventura ha una durata di 180 minuti. Ogni partecipante è chiamato a svolgere dei compiti molto divertenti come l’attraversamento del fiume sotterraneo Piuca oppure la discesa in corda.
Per maggiori informazioni sulle esperienze adrenaliniche che si possono fare lungo i percorsi meno turistici vi consigliamo di visitare il sito delle Grotte di Postumia cliccando qui.
CURIOSITÀ DALLE GROTTE DI POSTUMIA
- Le Grotte di Postumia sono le più grandi grotte turistiche di tutta Europa;
- Nel 2017 le grotte hanno registrato 38 milioni di visitatori tra cui 150 presidenti di Stato, re e regine;
- la firma del primo visitatore conosciuto risale a 800 anni fa;
- le Grotte di Postumia ospitano la grotta più piccola del mondo;
- le grotte ospitano l’unico ufficio postale sotterraneo del mondo, risalente al 1899;
- la ferrovia della grotta esiste dal 1872, mentre l’illuminazione elettrica dal 1883;
- le Grotte di Postumia sono la culla della biospeleologia, una particolare scienza biologica che studia le forme di vita che vivono all’interno delle grotte.
PREZZI E ORARI DELLE VISITE
I prezzi per fare il percorso classico delle Grotte di Postumia sono:
- 25,80€ per gli adulti;
- 20,60€ per gli studenti di età compresa tra i 16 e i 25 anni;
- 15,50€ per i bambini fino a 15 anni;
- 1€ per i bambini fino a 5 anni.
Le grotte sono aperte tutto l’anno seguendo gli orari riportati nella tabella sottostante
Se alla visita delle Grotte di Postumia volete associare anche quella del vicino Castello di Predjama i biglietti avranno i seguenti prezzi:
- 35,70€ per gli adulti;
- 28,60€ per gli studenti di età compresa tra i 16 e i 25 anni;
- 21,40€ per i bambini fino a 15 anni;
- 2€ per i bambini fino a 5 anni.
COME ARRIVARE ALLE GROTTE DI POSTUMIA
Per chi viaggia in automobile l’ideale è prendere l’autostrada A1 – direzione Lubiana/Capodistria – e imboccare l’uscita 41 Postojna. Le auto provenienti da Trieste dovranno prendere l’autostrada A3 fino a Divača e poi proseguire sull’A1 come indicato sopra.
Postumia è facilmente raggiungibile anche con il bus e il treno. Le navette-bus partono da Trieste, Lubiana, Zagabria, Capodistria, Rijeka e Nova Gorica. Per maggiori informazioni sugli orari e prezzi dei biglietti dei bus cliccare qui.
La piccola città di Postumia è servita anche da una stazione ferroviaria per cui è possibile raggiungere le grotte anche con questo mezzo pubblico alternativo. L’unico problema da prendere in considerazione è che dalla stazione le grotte possono essere raggiunte solo a piedi o con un taxi. Per avere informazioni sugli orari e prezzi dei treni cliccare qui.
Lunatica, poco paziente, avventurosa e ribelle quanto basta.
Ho fatto del viaggio uno stile di vita, una finestra aperta verso il mondo. Il contatto con la natura e la cultura rappresentano per me una costante; viaggio per sentirmi bene e aprire la mente.
Ogni meta ha un suo perché e il mio obiettivo è scoprirlo a tutti i costi.
Ho una fanpage “Amici di Valigia” dove condivido le mie esperienze, emozioni e passioni.