Mi chiamo Aury e questo è il mio primo contributo per Non solo Turisti, così ho pensato di presentarmi attraverso un paese che mi ha totalmente conquistato, l’unico in cui potrei vivere dovessi un giorno lasciare l’Italia. Questo paese è la Scozia.
Sono già stata in Scozia due volte, per due anni di fila, attirata dalla curiosità di conoscere ed esplorare il paese dei loch (laghi in gaelico) e delle colline di erica descritto nei romanzi storici che praticamente divoro e mi sono innamorata subito di questa regione dal fascino indiscusso.
A me ha colpito soprattutto la sua natura indomita e al contempo struggente, che offre al visitatore panorami spettacolari: le coste frastagliate dai mille fiordi, le vette maestose nascoste tra le nuvole, i loch dai riflessi cangianti, le scogliere a picco sull’oceano, le spiagge remote e solitarie, le vaste brughiere delle Highlands, le insenature profonde delle baie e i maestosi glen (valli) ricoperti di boschi regalano una sorprendente varietà di scenari.
Oltre a rendere ogni angolo unico e ugualmente suggestivo, la ricchezza paesaggistica della Scozia rende la regione il posto ideale per gli amanti dell’escursionismo, dalle semplici camminate nella natura alle più impegnative arrampicate.
I luoghi più selvaggi della Scozia sono inoltre l’habitat naturale di alcune specie animali ormai rare, quali il falco pescatore, l’aquila reale, il gatto selvatico, la martora. Oltre alle caratteristiche mucche scozzesi, alle onnipresenti pecore e ai simpatici scoiattoli, la ricca varietà della fauna scozzese consente anche avvistamenti di animali marini quali delfini, balene, foche, lontre e pulcinelle di mare. Basta solo munirsi di binocolo e pazienza e sperare in un pizzico di fortuna (utile perfino quando si parte per una escursione in barca organizzata) per avvistarne qualche esemplare.
La Scozia è anche un paese intriso di storia. Oltre a Maria Stuarda, importante figura femminile in quanto regina di Scozia, probabilmente le figure storiche più note della Scozia sono William Wallace e Robert Bruce: due uomini fieri e tenaci, che lottarono per la libertà del popolo scozzese dal giogo inglese e riportarono importanti vittorie rispettivamente a Stirling nel 1297 e a Bannockburn nel 1314.
A Stirling, ad accogliere chi arriva a visitare il castello c’è una statua di Robert Bruce che guarda all’orizzonte in direzione dell’alto monumento a Wallace, intrappolando il turista nelle maglie della storia di questo paese. Un luogo ancor più denso di pathos storico si trova poco fuori Inverness ed è l’altipiano di Culloden: qui nel 1746 gli inglesi inflissero agli scozzesi una dolorosa sconfitta, sterminando 1200 abitanti delle Highlands che combattevano sotto la guida di Bonnie Prince Charlie e determinando la fine dell’antica struttura dei clan.
Culloden è tristemente ricordata anche perché gli inglesi cercarono di sopprimere la cultura delle Highlands mettendo al bando le cornamuse, il kilt e la lingua gaelica. La struggente Valle di Glencoe unisce uno straordinario panorama a un episodio funesto, quale il massacro a tradimento del Clan dei MacDonald ad opera del Clan Campbell nel 1692. Impossibile non restare colpiti da questo retaggio storico attraversando la valle.
Ricchi di storia sono anche i numerosissimi castelli dislocati pressoché ovunque in Scozia. Dai sontuosi palazzi reali come il castello di Edimburgo, il castello di Stirling, Scone Palace, o il castello di Balmoral (residenza dei sovrani inglesi nelle Highlands), alle ruvide fortezze costruite a scopi difensivi come il castello di Urquhart (sul Loch Ness), Dunnottar o il castello di Kilchurn, dalle isolate dimore dei capiclan come il castello di Dunvegan o il castello di Armadale, agli splendidi manieri ancora oggi abitati da nobili ma aperti al pubblico come il castello di Inverary o quello di Blair Atholl, per concludere con i romantici castelli di Eilean Donan, Dunrobin, Glamis o Cawdor, solo per menzionarne alcuni, ce n’è davvero per tutti i gusti.
Addirittura, per chi vuole dedicarsi alla scoperta dei castelli scozzesi, le agenzie turistiche organizzano dei veri e propri itinerari dei castelli.
Se volete vivere un’esperienza davvero unica in Scozia, vi suggerisco di organizzare il vostro viaggio in occasione di una delle principali attrazioni folkloristiche. Durante i mesi estivi in molte località della Scozia si tengono gli Highland Games, manifestazioni sportive risalenti al Medioevo che uniscono a giochi e prove di forza (tra cui il caratteristico lancio del tronco) gare di musica e di ballo (tra cui la famosa danza delle spade).
Il Military Tattoo, una grande parata che riunisce orchestre di cornamusa da tutto il mondo, è una manifestazione imperdibile se vi trovate a Edimburgo tra metà agosto e l’inizio di settembre. Attenzione, però, perché i biglietti vanno sempre a ruba per cui conviene organizzarsi con molti mesi di anticipo. Se, invece, capitate nella capitale scozzese per capodanno, potrete farvi coinvolgere dall’atmosfera gioiosa dei festeggiamenti e delle celebrazioni scozzesi per Hogmanay.
Un ultimo consiglio non può che riguardare le specialità enogastronomiche: nel vostro soggiorno in Scozia gustatevi il ricco apporto calorico di una bella colazione scozzese; non abbiate timore di assaggiare l’haggis, il piatto tipico a base di interiora cotte in un budello di pecora (ma esiste anche la versione vegetariana); nella patria del whisky non dimenticate di sorseggiare un buon bicchiere di “acqua della vita”, magari dopo aver visitato una delle tante distillerie; e per riprendervi dalle fatiche della giornata entrate in un pub, ordinate un bella pinta di birra e lasciatevi trasportare dal ritmo della musica country suonata dal vivo.
Tutti questi, ma non solo, sono i motivi per cui mi sono innamorata della Scozia. E voi, ci siete mai stati o state progettando di andarci? Mentre io organizzo il mio terzo viaggio, sono pronta a darvi consigli utili per pianificare il vostro.
Romagnola D.O.C., per diversi anni ho accolto i turisti in riviera. Da qualche tempo la turista sono io, con un approccio di genuina curiosità verso qualunque meta a me sconosciuta, in Italia e all’estero, e una vera predilezione per la Scozia.
L’aggettivo perfetto per il mio viaggio? Enogastronomico.