Solitamente quando si pensa a Ibiza vengono subito in mente la movida e i cocktail, visto che la fiesta sembra non mancare mai da queste parti. Per me, che ci andavo per la prima volta da mamma, la Pitiusa – così viene chiamata l’isola – era anche una piccola sfida, quella di scoprire il vero volto di Ibiza e conoscerlo insieme alla famiglia. Anche per questo la mia curiosità era tanta, ma confesso che durante il volo, circondata da giovani festaioli, mi ero ritrovata per un attimo a chiedermi se non fossi finita sull’aereo sbagliato…
Appena giunti in aeroporto poi, il primo impatto con l’isola aveva rinsaldato i miei stereotipi, ma mentre sorridevo osservando il lounge bar dove poter ballare fino all’ultimo momento, un piccolo particolare aveva attratto la mia attenzione: in un angolo della sala, tra i divanetti rossi e il bancone c’era un’area bimbi. Ho sgranato gli occhi per la sorpresa, li ho chiusi e poi riaperti ed era ancora lì: una coccinella, delle palline, un tappetone gonfiabile e delle piccole sedie. Era proprio un’area per l’infanzia, la prima bella e inaspettata sorpresa a misura di bimbo che Ibiza mi offriva come benvenuto.
Ero quindi uscita dall’aeroporto con qualche certezza di meno e molta curiosità in più ed ecco che a destinazione c’era un’altra piacevole sorpresa ad aspettarmi: la camera del nostro modernissimo hotel era attrezzata con un angolo cucina che tra sedie e divani di design nascondeva tostapane e pentole, perfette per le esigenze anche dei bimbi piccoli. Così affacciata sul balcone, mentre mi godevo il caldo sole di settembre e la vista della baia sottostante, l’espressione “meta per famiglie” aveva iniziato a prendere forma nella mia testa!
Ma eravamo solo all’inizio e poco dopo ecco arrivare l’isola che avevo sempre immaginato: pranzo in un beach bar, tra cocktail sorseggiati a bordo piscina, tanta musica e un’età media che pareva arrivare a stento ai vent’anni…
Eppure nemmeno il tempo di mettere su “on” la modalità party che di nuovo ho visto cambiare l’immagine di Ibiza nella mia testa, quando davanti a me si era stagliato, bianco contro il blu, il profilo della Chiesa di San Miguel, una delle sei chiese fortezza di Ibiza, un esempio perfettamente conservato dell’architettura tradizionale dell’isola, nel cui cortile alcuni giovani abbigliati in costumi tradizionali si preparavano per esibirsi in danze antiche a ritmo di nacchere.
La mia mente era confusa: stavo cercando di scoprire il vero volto di Ibiza, ma l’isola pareva cercare in tutti i modi di depistarmi. Ed eravamo solo all’inizio…
Da lì in poi è stato un crescendo di contrasti: i boutique hotel si sono alternati alle escursioni in kayak, la paella era andata a braccetto con il gin-tonic sorseggiato in un locale trendy e una pedalata in mountain bike era culminata davanti a un bicchiere di vino prodotto sull’isola. In tutto questo, la terra rossa e ferrosa di Ibiza aveva catturato il mio sguardo e l’acqua trasparente aveva reso obbligatorio un tuffo nel mare caldo di fine settembre, mentre la passeggiata a Dalt Vila, patrimonio UNESCO e cuore silenzioso della città di Ibiza, si era conclusa tra le vivaci vie del porto.
E mentre mi guardavo intorno mi rendevo conto che tutto – le saline, i vigneti, gli yacht di lusso e le bancarelle hippy – pareva trovare un proprio posto a Ibiza, senza stonare, convivendo armoniosamente.
Alla fine, davanti a un bicchiere di cerveza, avevo compreso il mio errore: è inutile cercare il “vero volto di Ibiza”, perché è l’anima di quest’isola ad essere multiforme e a permettere la serena convivenza di contrasti che altrove sarebbero impossibili. Ibiza è la sua movida e il suo mare incredibile, è i suoi beach bar e le calette tranquille, la semplice bontà di un aperitivo a base di pane, olive e allioli e la raffinata cucina dei ristoranti del centro storico.
A Ibiza tutti riescono a trovare l’isola che cercano e forse per questo non c’è da stupirsi che siano tantissimi i turisti che ogni anno decidono di fermarsi a vivere qui per sempre… con o senza bimbi!
Informazioni utili
- Dove dormire: le camere dell’Hotel Sundown sono molto ampie e dotate di un angolo cucina attrezzato, perfetto per famiglie.
- Dove mangiare: quasi tutti i ristoranti dove abbiamo pranzato avevano i seggioloni; il ristorante Es Ventall a Sant Antoni poi, a conduzione familiare, offre un’ottima cucina tipica.
- Come arrivare: tra le numerose possibilità offerte durante la stagione estiva, noi ci siamo avvalsi dei voli diretti della compagnia Vueling che collegano Ibiza con Roma e Milano.
Maggiori informazioni sull’isola si possono trovare sul sito dell’Ufficio Spagnolo del Turismo.
Viaggiatrice per passione e mamma appassionata (e un po’ incasinata) cerca di mettere ordine nei suoi pensieri (anche) scrivendo un blog, di viaggi ma non solo.
Ciao partiremo presto alla volta di Ibiza con un figlio do 18 anni pronto per la vita notturna ed uno di 15 cosa mu consigliate per quest.ultimo? Grazie