La capitala della Catalogna non è mai troppo lontana né il tempo a disposizione è troppo poco per concedersi un paio di giorni a Barcellona, che giustamente è tra le destinazioni europee più amate e ammirate da turisti e viaggiatori.
E anche quando si progetta una piccola vacanza o un fugace fine settimana a Barcellona non ci sono regole, solo voglia di avventura e di divertimento. Il problema non è mai con quali attività riempire il tempo a propria disposizione, ma come selezionarle tra la ricchissima offerta proposta dalla mecca della movida spagnola seguendo i propri gusti e le proprie inclinazioni. Questi sono secondo noi gli indirizzi da non dimenticare per arricchire la propria esperienza con la gioiosa cultura catalana, tra musei, monumenti, gallerie d’arte e anche tanta musica.
La Barcellona di Gaudì
Genio, artista e architetto, Antoni Gaudì è nato Reus nel 1852, ma è a Barcellona che sono raccolte le sue opere più famose. La sua Sagrada Familia – opera infinita in continua costruzione – lo ossessionò al punto che non mancava di inserire un’indicazione verso la cattedrale – un arco o un pertugio orientati verso di essa – in tutti i suoi edifici successivi. Ne mise una anche su Casa Milà – la “Pedrera” – costruzione questa visitabile da alcuni anni anche di sera e accolta tutt’altro che con favore dai committenti, che lo licenziarono dopo l’ennesimo aumento delle spese per la costruzione. Tra le altre opere di Gaudì a Barcellona troviamo inoltre il Parco Güell e Casa Batlló.
Museo di Storia della Catalogna e Museo Nazionale d’Arte della Catalogna
Se volete cogliere tutte le sfaccettature storiche e culturali di cui nei secoli si è arricchita questa regione spagnola, questi due musei sono una tappa fondamentale della vostra esperienza. Tantissimi i reperti e le documentazioni messe a disposizione dei visitatori nel museo di storia per viaggiare nel tempo sui passi dello sviluppo della Catalogna. Ad arricchire l’esperienza dei visitatori anche alcuni pannelli interattivi. Il museo d’arte copre invece un ampio spettro di stili artistici, dal Romanico al Barocco, dal Gotico al Rinascimento, oltre alla più ampia collezione al mondo di opere d’arte catalane realizzate tra il XIX e il XX secolo.
Museo Picasso e Fondazione Joan Miró
Queste due istituzioni sono dedicate a due dei nomi fondamentali del panorama artistico spagnolo, e costituiscono un momento imprescindibile per chi si voglia immergere nell’arte e nella cultura di questa meravigliosa nazione. Il Museo Picasso, con oltre un milione di visitatori ogni anno, è in assoluto il museo più visitato di Barcellona. La Fondazione Miró ripercorre il percorso artistico dell’autore con opere che risalgono fino al lontano 1914.
A ritmo di flamenco
Questa affascinante danza nasce nel sud della Spagna, in Andalusia, intorno al XVIII secolo. Anche Barcellona, però, offre alcuni palcoscenici eccezionali per godere di questo appassionante spettacolo. La città è stata scelta come dimora personale dalla famosa ballerina Carmen Amaya, a cui è dedicato il Tablao de Carmen (tablao è il nome con cui sono indicati i locali in cui si balla il flamenco) situato nel Villaggio Spagnolo (Poble Espanyol) a Montjuïc, la collina che domina la capitale catalana. Altri locali dedicati a questa spettacolare arte danzante sono collocati lungo la celeberrima Rambla, in particolar modo al Tablao Flamenco Cordobés, uno dei locali più rinomati in questo settore. Nei tablao è possibile cenare prima dello spettacolo e solitamente sono previste più esibizioni a orari diversi nel corso della serata.
Marco e Felicity, fondatori di questo blog e di Thinkingnomads.com – In viaggio per il mondo dal 2004 con oltre 110 nazioni visitate nei 5 continenti. Prima viaggiatori e poi travel blogger, sognatori e sempre in cerca di nuove avventure.