Con le sue spiagge incontaminate e la ricchezza di flora e fauna, la costa centrale del Pacifico in Costa Rica vi sorprenderà con diversi parchi naturali, un clima caldo e soleggiato, foresta pluviale nonché onde perfette per il surf.
Ecco le 3 migliori località della zona.
1 – Uvita
L’attrazione principale di questo piccolo centro abitato è il Parque Nacional Marino Ballena, così chiamato perché da luglio a novembre e da dicembre ad aprile le sue acque sono attraversate da balene. Per avvistarle, prenotate un’escursione in giornata.
La spiaggia all’interno del parco è diventata famosa proprio per la sua curiosa forma: soltanto durante la bassa marea, infatti, una lingua di sabbia di 200 metri separa le due coste estendendosi per 1700 metri verso il largo e assumendo la sagoma di coda di balena.
Prima di visitarla informatevi quindi sugli orari di alta e bassa marea (che giornalmente cambiano di qualche ora), per non rimanere intrappolati al largo e dover tornare a nuoto!
Peccato che la coda nella sua totalità non si riesca a vedere se non dall’alto. Ci sono vari hotel che vantano una vista eccellente di Punta Uvita ma possono essere raggiunti soltanto con un’auto. Il parco chiude alle 18, ore dopo le quali potrete entrare gratis e vedere un tramonto spettacolare.
Nella scelta dell’alloggio, preferite il paesino di Uvita piuttosto che Playa Uvita (accanto all’entrata del Parco), altrimenti non avrete nessuna scelta di ristoranti né supermercati.
2 – Le cascate di Nauyaca
Quello che mi è affascinato di più in questo tratto di costa sono state le cascate di Nauyaca, le più belle che io abbia visto in tutta la Costa Rica, scoperte per caso grazie al consiglio di alcuni locali.
Da Uvita potete prendere il bus delle 5:45 per San Isidro e arrivare all’entrata in circa un’ora. Una volta pagato l’ingresso, si scendono prima 2 km per raggiungere il parcheggio (consigliato un 4×4), che io mi sono risparmiata chiedendo un passaggio a due ragazzi in macchina.
Partite presto perché altrimenti i 5 km di cammino per arrivare alla cascata, sotto un sole cocente e un’aria carica di umidità, con salite e discese importanti, si fanno sentire e non sono per niente piacevoli.
Si tratta in realtà di due cascate, la più alta di 45 metri e poi la più piccola di 20 metri.
E’ proprio presso la più piccola che si forma una piscina d’acqua dolce dove potrete tranquillamente rinfrescarvi.
3 – Quepos e Manuel Antonio
L’ultima destinazione del mio viaggio è stato il Parque Nacional Manuel Antonio, una meta vivamente consigliata da tutte le guide sulla Costa Rica nonché il parco nazionale più popolare.
Ero indecisa se alloggiare a Quepos, da cui partono autobus ogni mezz’ora per il parco, oppure presso il villaggio di Manuel Antonio, all’entrata del parco. Alla fine ho scelto un ostello davvero carino, il Vista Serena, con una vista eccezionale sul mare, a metà cammino tra Quepos e Manuel Antonio. Considerate, infatti, che l’autobus si ferma in qualunque punto lungo la strada, che ci siano fermate o meno.
Il parco può essere visitato tranquillamente in una giornata.
Una volta entrati (arrivate presto perché alle 7, quando il parco apre, c’è già la fila per comprare i biglietti!), per evitare i gruppi di turisti con guida, prendete i sentieri per Playa Gemelas e Puerto Escondido. L’accesso a quest’ultima spiaggia è stato purtroppo chiuso, perché la gente rimaneva “intrappolata” dall’alta marea.
Recatevi a la Catedral con i suoi bellissimi punti panoramici sull’Oceano e sulle baie e infine rilassatevi nella spiaggia di Manuel Antonio, per me la più bella del parco, anche se non aspettatevi una spiaggia vergine. Attenzione ai procioni che cercano di rubare zaini e cibo, ormai non più intimoriti dalla presenza di turisti.
Ricordatevi che il parco è chiuso il lunedì. Potete però approfittarne per visitare la spiaggia di Biesanz.
Camminate verso la Punta Quepos: dalla strada principale verso Manuel Antonio, presso il centro benessere Holis girate a destra in direzione del Parador Resort&Spa. La strada sale e scende e potrete fermarvi anche in vari punti panoramici con vista sulle spiagge del Parco Manuel Antonio e Punta Catedral.
A Playa Biesanz potrete fare il bagno nelle piscine naturali o nella cala, dotata di vari servizi (kayak e snorkeling, noleggio ombrelloni e lettini).
Di ritorno, potete prendere la strada sterrata a destra (solo 4×4 o a piedi) che porta ad altre due spiagge: Playa Playitas e Playa Espadilla. Queste si possono tranquillamente raggiungere perché esterne al confine del Parco, mentre Espadilla Sur non può essere visitata se non una volta all’interno del parco.
Nel momento in cui raggiungerete queste spiagge, sarete al villaggio di Manuel Antonio e potete tornare indietro con l’autobus.
Cresciuta tra i colli bolognesi ma da sempre viaggiatrice, sognatrice e un po’ pazzerella, Alice ha vissuto a Gran Canaria, New Orleans e Londra, prima di stabilirsi a Minorca, nel bel mezzo del Mediterraneo. Racconta le sue avventure in terra minorchina sul blog “Minorca all’improvviso”