Mauritius con le sue palme da cocco, le acque cristalline e i paesaggi meravigliosi resta fedele a un turismo di alto livello, un anticipo di paradiso che insieme a una natura da sogno è considerata la nazione più cosmopolita al mondo.
Situata al largo dell’Africa orientale nell’Oceano Indiano, l’isola vanta chilometri di coste e innumerevoli baie affacciate sulla barriera corallina che offre una fauna marina ricca di pesci colorati: pesci gatto, pesci chirurgo e pesce zebra sono tra i più particolari; al di là della barriera si trovano tonni, marlin e barracuda che favoriscono la pesca d’altura.
Qui sembra di essere al largo delle coste indiane: spiagge da atollo maldiviano, piantagioni di tè, templi colorati e giungle incontaminate. Complessa è anche la sua storia: fu dei portoghesi nel 1500 e degli olandesi nel 1600, che le diedero il nome del principe Maurizio di Nassau e vi portarono la canna da zucchero, gli schiavi e si mangiarono l’ultimo dodo, un pacifico e grosso piccione di terra, ora simbolo nazionale. Seguirono i francesi e i britannici fino all’indipendenza nel 1968 e l’entrata nel Commonwealth nel 1992.
Dunque, non c’è da meravigliarsi se l’isola abbia il titolo di nazione più ecclettica e cosmopolita del mondo. Mauritius è da percorrere tutta a partire dalla sue incantevoli spiagge coralline, tra cui Grand Baie, Trou aux Biches a nord ovest, la bellissima penisola di Morne Brabant, conosciuta e rispettata per aver dato ospitalità agli schiavi in fuga nel XIX secolo a sud ovest, Ile aux Cerfs a nord est e l’interno caratterizzato da una campagna generosa e ricca di piantagioni di tè, vaniglia, frutta e costellata di variopinti villaggi e incantevoli residenze coloniali, fino ad arrivare alle numerose riserve naturali di cui ricordo le dune di Chamarel dette le “terre dai sette colori”. Di origine basaltica, qui la sabbia ha la magia di tenere separate i colori, un fenomeno misterioso che si verifica anche tenendo in mano pochi granelli.
L’origine vulcanica dell’isola, testimoniata dal cratere di Trou aux Cerfs, ha dato vita a una flora come quella dei giardini di Pamplemousses.
Non mi sono dimenticata del lago sacro Grand Bassin, un luogo di culto della comunità indù dell’isola, che ogni anno, tra Febbraio e Marzo si reca qui per adorare il dio Shiva. Le sue sponde sono racchiuse dal tempio e da una natura incredibile permeata da un silenzio immenso da farti sentire in pace con il mondo.
I colori di Mauritius si trovano ovunque: dalle mille tonalità del mare e dalla vegetazione rigogliosa fino al caleidoscopico mercato della capitale di Port Louis invaso da donne in sari dalle tinte vivaci che si disperdono tra i coloratissimi banchetti di merci.
In questo paradiso non mancano i resort di lusso tra cui il Dinarobin Golf & Spa ai piedi del promontorio roccioso di Le Morne Brabant caratterizzato da un’atmosfera rilassante e completamente ovattata da una pace surreale. Le suite sono incredibilmente esclusive, immerse nel verde con piscine a sfioro private tutte affacciate sul mare; mentre la Spa, con trattamenti di ayurvedica e d’idroterapia è tra le più esclusive dell’isola.
Da non dimenticare le sei stelle del Royal Palm, il fiore all’occhiello della catena dei Beachcomber Hotels, l’ideale per chi i sogni li realizza davvero: 69 suite affacciate sul mare di Grand Baie, un inno al comfort, all’eleganza e alla tranquillità per trascorre una vacanza avvolti da mille attenzioni. Non vi sembra un paradiso tutto questo? Benvenuti nell’eden dell’Isola di Mauritius!
Foto di copertina: by Zeeyolq Photography
Ho girovagato per il mondo come modella e ho lavorato per i più grandi stilisti italiani. Il mondo della moda mi ha sempre affascinato sin da quando ero bambina, ma la passione per i viaggi in destinazioni esclusive e la mia curiosità di apprendere nuove culture superano ogni limite.