La chiave fondamentale per interpretare qualunque libro consiste nel comprendere chi sia l’autore. E che cos’è una guida turistica se non un altro libro, sebbene dalla funzione mirata, ma pur sempre un’opera editoriale infarcita di punti di vista, opinioni, visioni sul mondo e limiti personali?
Ecco, allora per comprendere la genesi, l’utilità e le modalità di utilizzo di questo volume lasciate che vi dica chi sono. Anzi, visto che la mia persona non è poi tanto interessante – e si lascia opportunamente riassumere in quelle quattro righe sulla copertina – lasciate che vi dica chi non sono.
Non sono un critico gastronomico, perciò non sperate che vi sveli i segreti di ogni pietanza da me assaggiata, né tanto meno mi sogno di avvallare giudizi insindacabili su quale ristorante debba ottenere il primato culinario per ciascuna località. Però mi piace mangiare e non mi sono risparmiato nello sperimentare tavole e ricette, amo un buon servizio offerto con il sorriso sulle labbra e gioisco alla vista di un incontro di sapori e profumi che oltre a soddisfare il palato sappia raccontare la storia del territorio che li ha prodotti.
Non sono uno storico né un’esperto di arte, ma nelle forme e nei materiali su cui si sono succeduti i secoli ritrovo la forza e la determinazione di un popolo, il suo lato migliore, quello che si volge al futuro con coraggio, ben consapevole della strada che lo ha portato fin dove si trova.
Non sono un atleta, ma ho imparato che la storia e la cultura di un territorio passano anche per le attività che in esso trovano la cornice ideale, e che non c’è condizione migliore per assaporarne le sfumature del momento in cui se ne è conquistato un frammento in cima ad una ripida salita o sul fondo di un mare cristallino, quando nel cuore pompa la gioia della scoperta e i muscoli si tendono per abbracciarne la meraviglia.
E infine non sono ligure, ma come tutti voi non appena metterete piede in Liguria – ne sono certo – ho scoperto di amare questa terra ruvida e multiforme, il sorriso schietto e sincero dei suoi abitanti, le pareti di roccia che fanno da sfondo ai borghi marinari, i sapori intensi portati in tavola con baldanza e meritata fierezza.
Laureato in Giornalismo, il mio limbo professionale mi ha portato dagli uffici stampa alla carta stampata, per poi approdare al variopinto mondo della comunicazione digitale. Ho vissuto a Verona, Zurigo, Londra, Città del Capo, Mumbai e Casablanca. Odio volare, amo lo jodel e da grande voglio fare l’astronauta.