Lo scorso settembre avevo in programma un breve viaggio in Inghilterra, che ho deciso di allungare di qualche giorno per visitare Salisbury e dintorni.
Contattato Visit Wiltshire, il locale ente turistico, in breve ho ottenuto la sua collaborazione per un piccolo tour da effettuare in quella zona: collaborazione che prevedeva gli ingressi a musei ed attrazioni, tra le quali Stonehenge. Grande sorpresa quando, il giorno precedente la visita, mi viene comunicato che una macchina con autista mi avrebbe aspettato davanti alla stazione dei treni per condurmi al famoso stone circle!
In realtà chi mi aspettava era Sebastiano, simpatico ragazzo italiano che vive da anni nel Regno Unito, preparatissima autista-guida del Magical History Tour. E quello che mi attendeva era un profondo tuffo nella storia e nel mistero della Piana di Salisbury. Il Magical History Tour è un itinerario che si effettua con un minimo di due ed un massimo di otto clienti su prenotazione. I visitatori vengono portati in giro da Sebastiano o dal suo titolare in un van. Il tour dura circa tre ore e mezza, e tocca sia importanti monumenti storici, sia realtà di vita quotidiana. Devo ammettere che io non partecipo quasi mai a tour organizzati, perché spesso sono una delusione. Ma in questo caso mi sono dovuto ricredere, ed ho trovato questa attrazione interessantissima e ben organizzata.
Raccontare completamente di questo tour significherebbe togliere un po’ di sorprese per chi, tra i lettori, volesse parteciparvi. Vediamo quindi di fare una panoramica abbastanza completa ma che non sveli troppo. Si comincia dalla Cattedrale di Salisbury, e dalla leggenda della sua fondazione. Fondazione che è legata alla storia di Old Sarum, la collina-fortezza vicino alla città (in effetti era la sua parte antica), un’altra tappa del giro. Qui è prevista una piccola sosta per visitare le rovine di questo antichissimo reperto.
Si riparte per immergersi nella campagna del Wiltshire e nelle sue stradine secondarie. Faccio la conoscenza con i thatched roofed cottages, case con il tetto ricoperto di paglia o canne di fiume, una volta appannaggio dei poveri ed ora abitazioni per benestanti. E con Camilla, un animale molto particolare: un cammello che si è esibito addirittura davanti alla Regina Elisabetta II per il suo giubileo.
Il tour prosegue tra incantevoli scorci del fiume Avon, ville padronali con storie particolari e proprietari illustri, ed un albergo che ha avuto clienti famosissimi che vi hanno “lavorato” (che però non vi svelo!). Intanto Sebastiano mi parla dei crop circles, i famosi cerchi nel grano che in questa zona appaiono con inquietante regolarità.
Prima di arrivare a Stonehenge faccio la conoscenza con i suoi fratelli meno conosciuti: Bluehenge e Woodhenge, due cerchi neolitici che mi lasciano allibito con un’esperienza incredibile (altro spoiler evitato). Qui oramai siamo in zona militare: la Piana di Salisbury è infatti di proprietà del Ministero della Difesa, e contiene al suo interno importanti installazioni e zone per esercitazioni. Il passaggio è libero, tranne durante le manovre.
Come tappa finale arriviamo all’agognato stone circle protagonista di tante leggende. Più che a Stonehenge sembra di essere ad una partita di calcio, tante sono le macchine in parcheggio e le persone in fila ai botteghini. Piccola sosta appena sufficiente per un giro e qualche fotografia: purtroppo il tempo è volato, ed il tour è alla fine.
Il costo del Magical Histrory Tour non è basso: 70 sterline a testa… non alla portata di tutti i viaggiatori. Ma il rapporto qualità prezzo è davvero buono, considerati la durata, il numero di cose viste e spiegate, ed il fatto che vi sono pochissimi partecipanti. E soprattutto per la competenza e la disponibilità della guida.
Per chi ne ha la possibilità, si tratta di un’esperienza da non perdere.
Dove si trova Salisbury
Classe 1967, amo soprattutto la natura, la fotografia e gli aquiloni. Dopo una vita passata a fare tutt’altro, scopro la bellezza dei viaggi come conoscenza di cose e persone nuove e non solo come svago. Fotografo per passione, quando possibile uso le immagini al posto delle parole per descrivere situazioni e stati d’animo.