Camminando per San Francisco, di cose strane ne vedi parecchie: senzatetto (e quanti!) che consumano la loro dose di erba quotidiana a due passi dalla polizia, persone che girano nude per la città tranquillamente, e via dicendo. A tutto questo, dopo qualche giorno, ci fai l’abitudine. Ciò che mi ha davvero colpito, però, è stato qualcos’altro: sto aspettando di attraversare la strada, quando vedo passare un tram. Qualcosa non mi quadra. Poi, guardandolo meglio, capisco: è proprio la storica cabina gialla che gira per Milano! Il vagone è esattamente lo stesso, con tanto di simbolo della città meneghina e scritte “Uscita” ed “Entrata” in perfetto italiano accanto alle relative porte.
Dopo aver realizzato l’incredibile fatto ed essermi accertato che non sia un’allucinazione dovuta alla marijuana che vaga nell’aria, comincio a chiedermi il perché di questa strana importazione dall’Italia. Nemmeno il tempo di pensarci che passa un altro tram: questa volta non viene dalla Lombardia, ma sempre di un “intruso” si tratta. Vicino alla porta d’ingresso, infatti, una targa comunica la provenienza del mezzo: Detroit, Michigan. Ma che succede?
Pochi minuti ed arriva un altro tram: questa volta tocca agli australiani, con un tram direttamente da Melbourne.
È un meeting internazionale del trasporto pubblico!
Il parco tram di San Francisco continua a mettersi in mostra, sfoggiando mezzi provenienti da Philadelphia, Cincinnati, New Jersey, Minneapolis e Saint Paul. Ogni tanto si intravede anche il trasporto pubblico “di casa”, che rimane, tuttavia, in netta minoranza rispetto agli amici stranieri.
A San Francisco, da dovunque tu venga, potrai comunque sentirti a casa. Una vera e propria cosmopoli. In fondo, una grande città si vede anche da questo…
Alessandro Ceschi, 19 anni, di Padova, è l’autore del blog Direzione Ovest.
Si trova negli USA come volontario dell’American Conservation Experience per la conservazione di ambienti naturali e per il miglioramento della loro accessibilità, un’esperienza condivisa.