Cattolica è un luogo di mare che, l’inverno, si assopisce. Il sortilegio si ripete ogni anno e nel medesimo periodo, con l’estate che cede il passo all’autunno. La cittadina si svuota ma ben oltre le luci, il frastuono, gli ombrelloni aperti e le notti no stop al chiaro di luna estivo, c’è un’anima pulsante e un territorio il cui valore non può essere ridotto a tre esigue fette di una torta divisa per dodici (i mesi dell’anno).
Cattolica conserva il suo fiore all’occhiello: il mare che, anche in inverno, ha un fascino degno di essere contemplato. A cavallo tra Emilia Romagna e Marche, la città è un epicentro perfetto da cui irradiare la ricerca, fino al cuore dell’entroterra tra centri storici, rocche Malatestiane, colline riminesi.
Lo scenario puntellato di antichi castelli medievali, chiese, le rocche di San Leo e Gradara ammalia gli intenditori d’arte ma anche i profani. La scoperta può assumere toni “slow” se viaggia in bicicletta o su feet lungo le morbide colline riminesi, pista per molti campioni italiani di motociclismo e sentiero per numerosi camper. Quale privilegio maggiore per un camperista che fare sosta sull’argine di un fiume, nei pressi di un piccolo paesino contadino o di un borgo storico?
Se il verde della natura è la traccia che si intende seguire nella scoperta dei luoghi, i parchi protetti di San Bartolo sono, allora, una tappa doverosa. É un’altura che si solleva tra Gabicce e Pesaro, a poca distanza da Cattolica.
Gli itinerari in bicicletta possono seguire traiettorie diverse: da Rimini a San Marino, procedere alla scoperta della Valmarecchia o orientarsi verso le colline di Riccione, proseguire da Cattolica a Pesaro o da Riccione a Montefiore e di lì sino a Urbino. In bicicletta è bello assaporare i borghi della Valconca, muovere da Riccione al Castello di Gradara (questo percorso ha toni molto romantici) o seguire la traccia dei castelli malatestiani da Bellaria a Santarcangelo e Verrucchio o, ancora, avanzare nell’entroterra, passando per Ospedaletto e Parco del Marano.
Ci sarebbe da dire molto, ecco pochi e sintetici input.
Gradara, per la sua posizione elevata, guarda a oriente e a nord, al mare e alla Romagna. Porta con sé qualcosa di cavalleresco. A San Marino convivono sapientemente modernità e tradizione, Urbino, in posizione panoramica, conserva nelle sue viuzze strette una fisionomia antica. Sono bellissime le Grotte di Frasassi e Loreto, entrambe nelle Marche.
Che dire di Cattolica in inverno? Il giro all’acquario Parco Le Navi, tra i più belli d’Italia, è una bella esperienza specie se si è in famiglia. L’alto valore alla struttura è rimarcato dalla sua collocazione: un complesso anni Trenta cui ha lavorato l’architetto Clemente Busiri Vici. Sempre belli da vedere e frequentare anche in inverno il Parco Oltremare, a Riccione, e il Teatro della Regina.
Per le buone forchette, il viaggio gastronomico tra Emilia Romagna e Marche si fa piacevolissimo.
Dai primi piatti di pasta, passatelli e strozzapreti in primo piano, alle zuppe della tradizione contadina con ceci e fagioli, dal pesce cucinato secondo tradizione alla polenta con le vongole, fino alla noti dolci del miacetto (un dolce tipico).
Basta poco per convincersi che un luogo come Cattolica possa farsi scoprire molto ricco in periodi diversi dall’estate. A piedi o in bicicletta l’entroterra si lascia esplorare elargendo “chicche” storiche e paesaggistiche, così la buona cucina attende che si prenda posto a tavola e si compia un viaggio nella tradizione culinaria del posto.
Marco e Felicity, fondatori di questo blog e di Thinkingnomads.com – In viaggio per il mondo dal 2004 con oltre 110 nazioni visitate nei 5 continenti. Prima viaggiatori e poi travel blogger, sognatori e sempre in cerca di nuove avventure.