Il luogo attualmente più branché di Parigi, situato tra il 3° ed il 4° arrondissement, divenne un sontuoso quartiere dopo che il re Enrico IV all’inizio del XVII secolo lo fece bonificare (Marais in francese significa, appunto, palude) e vi fece costruire la più sublime delle piazze, Place des Vosges, inaugurata nel 1612, destinata ad accogliere i più bei tornei cavallereschi.
Fiorirono di conseguenza in tutto il Marais gli hôtel particuliers, nobili dimore private, i cui salotti divennero emblema della vita mondana ed intellettuale dell’epoca.
Il quartiere è anche sopravvissuto alla rivoluzione urbanistica del Barone Haussmann, pertanto, è ancora possibile ammirare il fascino degli eleganti edifici seicenteschi con i loro splendidi giardini, addentrarsi fra i suoi vicoli medievali, camminare per le sue strade lastricate e illuminate da lampioni in ferro.
La gradevolezza dell’ambiente e la varietà delle cose da vedere rendono il sito appetibile sia durante il giorno che la sera: colazione, qualche museo, giardini, negozi e piccole botteghe, aperitivo e cena.
Vi consiglio di partire da Place des Vosges (raggiungibile dalla fermata metro Bastille, direzione Rue Saint-Antoine, girando a destra, in Rue de Birague): la più bella oltre che più antica piazza di Parigi.
Affascinante e suggestiva è l’omogeneità architettonica di tutti gli edifici in mattoni rossi e bianchi con i portici a volta tutt’intorno, che fanno da cornice al giardino, costruiti alla stessa altezza, ad eccezione di due: Pavillon du Roi, situato a sud, e Pavillon de la Reine, a nord. I 36 pavillon che si affacciano sulla piazza furono degli hôtel particuliers abitati dall’alta borghesia dell’epoca e dai più eminenti funzionari della monarchia.
Le arcate sottostanti si prestano per una splendida passeggiata ravvivata sovente dalla musica di artisti di strada. Al n. 6 è visitabile gratuitamente la casa in cui visse Victor Hugo e in cui vi scrisse parte dei Miserabili.
Al centro del giardino fulcro della piazza si erge una statua di re Luigi XIII. Potete poi proseguire a nord-ovest della piazza prendendo Rue des Francs Bourgeois: la via, fiancheggiata da diversi hôtel particuliers, costituisce il cuore del quartiere ed è oggi considerata anche via dello shopping. Proseguendo dritto s’incontra il Museo Carnavalet, dedicato alla storia della città di Parigi. All’altezza di Rue Pavée (la prima strada lastricata in pietra di Parigi) si trova l’Hôtel Lamoignon, che ospita attualmente la Biblioteca Nazionale di Storia.
Girando a destra imboccate Rue des Rosiers: stretta via medievale caratterizzata da piccole botteghe e negozi alimentari della tradizione ebraica (siamo nel cuore del quartiere ebraico di Parigi). Nel percorrerla non si puó non approfittare di assaggiare i falafel nei forni che vantano la fama di essere tra i migliori al mondo: As Falafel e Falafel King (è normale trovarvi la fila) o le ciambelle farcite nella boulangerie Jaune di Sacha Finkelstajn.
Arrivati in Rue Vieille du Temple, girando a destra, al n. 54 potete ammirare una torretta in stile gotico del XVI secolo. Questa via che ha conservato un aspetto medievale, conduceva al campo da tiro degli arcieri.
Ritornando sulla Rue Saint-Antoine in direzione Beaubourg, al n. 62 incontrate l’Hôtel de Sully, oggi sede dei Monumenti Nazionali, che è uno dei più splendidi esemplari dell’architettura del Marais del XVII secolo. Una piccola curiosità: attraversando l’Hôtel de Sully, in fondo al giardino da una piccola porta si può accedere direttamente a Place des Vosges.
Il modo migliore per scoprire il Marais è perdersi tra le sue vie: in Rue de Thorigny al n.5 nello splendido Hôtel Salè si trova il Museo Nazionale di Picasso, che conserva la collezione più importante al mondo dell’artista: 5000 opere di sua mano e 150 opere della sua collezione privata (Matisse, Cézanne, Douanier Rousseau).
In rue Elzevir al civico 8 è possibile visitare il Museo Cognac-Jay per ammirare la prestigiosa collezione di opere d’arte dei coniugi fondatori dei primi grandi magazzini di Parigi, La Samaritaine.
A sud di Rue Francs-Bourgeois, un punto molto carino in cui sostare è la piccola Place Sainte-Catherine con i suoi deliziosi caffé e brasserie.
E a proposito di pause vi suggerisco qualche goloso indirizzo
Big Love Café: brunch all’italiana, forno al legna e possibilità di pizza senza glutine, oltre a un caffé che si rispetti. Non occorre la prenotazione, ma è bene mettersi in fila. Il posto, come tutti quelli della saga “Big Mamma”, ripaga “gustosamente” dell’attesa. Indirizzo: 30 rue Debelleyme, 3° arrondissement.
Le Potager du Marais: cibo vegetariano e di gran qualità. Il ristorante ha riadattato alcune ricette della tradizione francese allo stile vegano, prendendo il meglio dall’uno e dall’altro. Indirizzo: 24 rue Rambuteau, 3° arrondissement.
Breizh Café: la crêperie bretone è nota per le gustose galettes di grano saraceno e crêpe preparate con soli ingredienti di qualità: burro di Bordier, farina bio, cioccolato di Valrhona. Inoltre, la sua cave propone un’ampia selezione di sidri di Bretagna (bevanda a base di mela a bassa gradazione alcolica). Per una pausa pranzo stile bretone vi consiglio una crêpe dolce (mousse al cioccolato bianco e al tè matcha), con un bicchiere di sidro bouché. Indirizzo: 109 rue Vieille du Temple, 3° arrondissement.
Le Dôme du Marais: suggestiva ambientazione per un ristorante di classe in un edificio storico. In quella che fu la sala d’asta del Monte di Pietà di Parigi, sotto un’enorme cupola in vetro e ferro d’epoca Eiffel, si possono gustare specialità a base di carne (solo prodotti biologici), pesce (delle vicine coste atlantiche) e verdure locali e di stagione. Tutti i dolci sono fatti in casa. Nel fine settimana é anche sala da tè. Richiesta la prenotazione per la sera. Indirizzo: 53 bis rue des Francs Bourgeois, 4° arrondissement.
Nata a San Benedetto del Tronto nel 1969
Residente a Parigi dal 2014
• Attualmente lavoro per A spasso per Parigi
• Tipo di impiego: collaborazione free-lance nell’attività di studio e analisi dei flussi turistici verso la francia e dalla francia verso l’italia; gestisce il blog aspassoperparigi.it .
Redattrice di articoli e studi per conto di alcune testate giornalistiche turistiche on line.