Situato nella regione a sud della penisola di Kii, il pellegrinaggio di Kumano Kodo ha una storia millenaria, ed è considerato uno dei cammini più antichi dell’intero Giappone.
Riconosciuto come patrimonio dell’UNESCO, questo sacro cammino, noto anche come la “Dimora degli Dei“, veniva percorso ripetutamente anche dalle famiglie imperiali, contribuendo nel tempo a consolidarne la celebrità.
A differenza del cammino degli 88 templi, il Kumano Kodo è composto da diverse vie che confluiscono tutte nello stesso punto, ovvero, il santuario di Kumano Hongu Taisha, il primo, di tre santuari situati nella regione.
Tuttavia, il percorso presenta notevoli sfide ed è percorribile unicamente a piedi. Ma nonostante ciò, la sua importanza storica e spirituale lo rende un viaggio affascinante e gratificante, per tutti coloro che decidono di intraprenderlo.
Diverse Vie, verso un’unica meta
Il Kumano Kodo era praticato principalmente dagli asceti che aderivano allo Shugendo, e il cammino rappresentava un profondo legame tra la spiritualità, la natura e il regno divino.
Oggi il percorso si sviluppa attraverso diverse reti di sentieri, che convergono tutte verso uno dei santuari più importanti del Giappone, il Kusamo Hongu Taisha.
Tuttavia, continuando lungo il percorso, i pellegrini possono visitare anche gli altri due santuari della regione, ovvero il tempio di Hayatama Taisha e Kumano Nachi Taisha.

Percorso Nakahechi
Con una lunghezza di circa 70 chilometri, questa è la via più intrapresa e dotata di strutture adeguate. Nakahechi è considerata la via principale del Kumano Kodo, ed era utilizzata anche dagli antichi imperatori.
Lungo questo percorso, si ha l’opportunità di incontrare il santuario di Kujuku Oji, e il Torii più grande del mondo, con un’altezza di 34 metri e una larghezza di 42.
Il Torii, che rappresenta il portale tra il mondo terreno a quello divino, venne eretto nel 2000, per commemorare il luogo originale di costruzione del famoso santuario di Hongu Taisha, successivamente spostato.
La tappa più impegnativa di tutta la via, è l’Ogumotori goe, che presenta un dislivello di circa 1500 metri in salita.
Percorso Iseji
In passato, i pellegrini percorrevano questa via, per visitare i 33 templi nella regione del Kansai, noto anche come il “Pellegrinaggio Kansai 33 Kannon“.
Questa, si estende per circa 170 chilometri, collegando il Santuario di Ise-Jingu al Kumano Sanzan ed è considerato la via orientale lungo la costa della penisola di Kii.
Percorso Kohechi
Questo percorso collega Koyasan, considerato il centro storico del Buddhismo Shingon, fino a giungere al Gran Santuario di Kumano Hongu Taisha.
La via è lunga 70 chilometri, e presenta ancora gli antichi segnali chiamati “cho-ishi“, disseminati lungo tutto il percorso. Tuttavia, questo percorso isolato che parte dal monte Koya, è composto da pochissime strutture ed è particolarmente lungo e difficile da intraprendere.
Omine Okugakemichi
La via di Omine Okugakemichi, inizia dal monte Yoshino, vicino a Nara, ed è considerato l’itinerario più antico. Si narra che sia stato percorso da En No Gyoja, il fondatore dello Shugendo, nel settimo secolo.
Inoltre nel XI secolo, questo sentiero tra le montagne, era anche utilizzato dai monaci asceti per raggiungere i campi d’addestramento. Ora, è un percorso molto complesso e presenta svariate difficoltà.
La distanza totale è di 170 chilometri e una parte del percorso, passa attraverso il confine tra l’estremità settentrionale delle prefetture di Wakayama e Nara.
Percorso di Ohechi
Lungo circa 92 chilometri, questo percorso passa attraverso colline e ripidi pendii, offrendo panorami mozzafiato che incantano fin dai tempi antichi.
Collega la cittadina di Tanabe nella prefettura occidentale, a Nachikatsuura Town nel sud-est della regione. Sebbene un tempo fosse il percorso più popolare, oggi è meno frequentato a causa della mancanza di strutture adeguate.
Percorso di Kiiji
Questo percorso inizia da Osaka e termina a Tanabe, nella parte occidentale della prefettura di Wakayama. Era utilizzato anch’esso dagli imperatori, che camminavano partendo dalle città di Asuka e Nara.
Diverse poesie di diversi testi sacri, sono state composti su questa lunga via. E alcuni di questi, sono oggi conservate in una delle più antiche raccolte di poesie giapponesi.
Oseji
Questo itinerario segue la costa della penisola, ma tuttavia, nel corso del tempo, è quasi completamente scomparso.
La Variante verso NachiSan
Tutte le vie in questione, conducono al santuario di Kumano Hongu Taisha. Tuttavia, per raggiungere gli altri due santuari, è necessario intraprendere due diverse direzioni.
Infatti, per il santuario di Hayatama Taisha, è necessario risalire il fiume grazie all’uso di un’imbarcazione. Mentre per raggiungere la famosa pagoda di Nachi san è necessario proseguire per altri due giorni di cammino. Questa parte del percorso, richiede un ulteriore sforzo data la sua difficoltà, ed è formata da altri 20 chilometri di cammino con un dislivello di 2500 metri.
La Pagoda di Nachisan, è situata vicino alla cascata più alta del Giappone, con una caduta di 133 metri, ed è parte del tempio di Seigantoji, strettamente legata al Kumano Nachi Taisha.
Servizi e Segnaletica
Il 90% del percorso principale, ovvero la via di Nakahechi, si snoda attraverso fitti boschi giapponesi ed è lontano perciò dalle strade e dai centri abitati.
Le tappe lungo il percorso sono obbligatorie, poiché non sono presenti punti di ristoro come bar o ristoranti lungo tutta la via. Pertanto, è fondamentale pianificare adeguatamente e valutare le proprie capacità fisiche prima di intraprendere una tappa completa.
La via di Nakahechi del Kumano Kodo, è ben segnalata grazie a piccoli paletti di legno posti ogni 500 metri. Sono contrassegnati inoltre, con il simbolo del cammino e scritte, sia in inglese che in giapponese. Riportando anche numeri di emergenza e una numerazione che va dall’ 1 al 75, facilitandone la localizzazione sulla mappa.

Alloggi
Per quanto riguarda gli alloggi, il Percorso Nakahechi è il più fornito rispetto agli altri. Ed è possibile è necessario prenotare in anticipo le strutture disponibili attraverso il sito web dedicato. Oppure usando il sito principale legato al cammino del Kumano Kodo.
La maggior parte delle strutture offre anche i pasti, ma è importante verificarlo in anticipo. La maggior parte degli alloggi tradizionali, presentano pavimenti in tatami e offrono solo il futon per dormire la notte.
Spesso, alcune di queste strutture hanno anche piccoli bagni termali, poiché la zona è famosa per le sue sorgenti di acqua calda.
La Credenziale
Il cammino del Kumado Kodo, ha anche uno speciale gemellaggio con il Camino di Santiago ed entrambi offrono uno speciale attestato di compimento, chiamato “Dual Pilgrim“. Consegnato unicamente, dopo aver completato entrambi i percorsi.
Per fare ciò, è necessario completare la credenziale del cammino giapponese e lo si può fare ponendo gli appositi timbri che si incontrano su tutta la via principale. Infatti in vari punti, si incontrano delle piccole casette di legno, con all’interno di ognuna, dei diversi timbri intinti di inchiostro rosso.
A differenza del Cammino di Santiago i timbri vanno posti autonomamente. Certificando poi alla fine del tragitto, di aver completato tutta la via.

