E’ da tanto tempo che desideri fare una bella vacanza in barca a vela, assaporare la lentezza del mare, crogiolarti al sole, tuffarti appena sveglio ma non sei mai salito in barca e non sai da dove iniziare?
Pensi alle tante cene a bordo che ti aspettano, alle risate con gli amici, ai posti incantevoli che visiterai, che solo dal mare potrai scoprire perché altrimenti inaccessibili via terra?
Chissà quante volte lo hai progettato nei tuoi pensieri! Eh sì, perché pensare ad una crociera in barca ti dà quel senso di libertà che solo il mare può farti provare, con la sua vastità e con il suo orizzonte infinito. Ti basta solamente pensare ai tramonti meravigliosi che potrai ammirare ancorato in una piccola rada riparata, sorseggiando un buon vino bianco ghiacciato, in silenzio o chiacchierando amabilmente con gli amici di sempre.
Ebbene, quest’anno è l’anno giusto per provare la tanto desiderata vacanza in barca a vela, visti i tempi un po’ particolari che viviamo; passare qualche tempo in mare, al riparo in qualche baia cristallina, lontano dalla gente, dalla città, dai posti affollati, può certamente aiutarti a rigenerarti e a riprendere contatto con te stesso.
Ma, toglimi una curiosità, sai come comportarti in barca? Eh sì, ti faccio questa domanda perché il mondo velico ha le sue regole e se non ti informi prima rischi di trasformare le tue ferie in una esperienza non proprio positiva.
Tranquillo, non voglio farti preoccupare ma semplicemente darti dei piccoli consigli che ti aiuteranno a passare la vacanza più affascinante della tua vita e vedrai che una volta salito a bordo sarà difficile scendere di nuovo a terra!
Si dice che la prima volta sia quella fatidica, l’inizio di un amore folle e io voglio aiutarti a far in modo che questa tua prima crociera sia veramente indimenticabile.
1. Abbigliamento a bordo
Sicuramente, se hai prenotato la tua vacanza su qualche sito professionale di charter, lo skipper, o chi per lui, ti avrà già inviato le sue raccomandazioni su cosa non deve mancare in valigia ma facciamo un ripasso.
Prima di tutto, a bordo sono bandite le valigie rigide, i trolley per intenderci! Per l’occasione sfodera la tua bella sacca morbida che sicuramente avrai da qualche parte dell’armadio, reperto della tua gioventù. Lo skipper, quando ti vedrà arrivare con la sacca o zaino che potrà essere stivato ovunque, sfodererà il suo migliore sorriso ed entrerai nelle sue grazie per tutta la durata del viaggio.
Cosa portare a bordo
Lo spazio a bordo è veramente ridotto (a meno che tu non voglia viaggiare su un super mega yacht) e per quello che ti posso dire io sulla base della mia esperienza, a bordo si usa veramente pochissima roba, per lo più abbigliamento comodo e casual.
- 2 o 3 magliette, 2 pantaloncini corti, 2 costumi (uno sempre di ricambio per non avere addosso quello bagnato quando ti siedi sui cuscini in dinette)
- Biancheria intima, un cambio carino per quando si scende in porto
- Un pigiama di cotone (la barca non è mai caldissima e dormire con un teporino è sempre piacevole)
- Una felpa calda e un paio di pantaloni lunghi per le serate in pozzetto (quando si sta in rada c’è sempre una bella brezzolina fresca)
- Un giubbino caldo antipioggia e antivento e una cuffia in lana se si prevede di navigare di notte e vuoi provare l’ebrezza di aiutare l’equipaggio nelle guide e guardie notturne
- Calze calde (i piedi in barca devono stare sempre al caldo)
- Un paio di scarpe da adibire solo alla barca (possono essere anche delle scarpe da ginnastica con la suola bianca, pulite) perché in barca gli incidenti ai piedi sono frequenti e sarebbe un peccato rovinarsi la vacanza per via di qualche danno al tuo mignolino
- Cappellino con visiera per evitare l’insolazione
- Occhiali da sole e un paio di scarpette da scogli per evitare spiacevoli punture di ricci e di altri organismi marini (ripeto, i piedi sono un punto dolente in mare quindi devono essere super protetti).
- Se poi sei un patito dello snorkeling porta anche la tua attrezzatura marina (pinne, maschera e boccaglio) ma chiedi se c’è qualcosa a bordo per evitare di appesantire inutilmente la barca.
Creme solari?
Molti ti diranno anche di non dimenticare le creme solari… e su questo io ti darò un consiglio alternativo poi vedrai tu quale opzione scegliere. Sicuramente le creme solari sono un mezzo utile per evitare scottature fastidiose ma potresti anche provare a usare una maglia bianca di cotone per proteggere le parti più esposte (spalle, nuca, braccia, petto). Il mare ti ringrazierà per questo gesto e soprattutto non avrai la maschera imbrattata di crema quando deciderai di fare una bella nuotata. La maglietta la potrai indossare anche in acqua e non ti impedirà i movimenti.
Il beauty
Per quanto riguarda il beauty (anche questo rigorosamente morbido) con i prodotti per l’igiene personale, io ti consiglio poche cose, uno shampoo e balsamo solido (di solito sono fatti con prodotti naturali quindi ecologici) e una saponetta di sapone di marsiglia. Anche per questo piccolo grande gesto il mare e il nostro ambiente ti ringrazieranno.
Niente phon (a bordo non lo potresti usare perché quando si sta in rada non si ha la corrente da 220 v) e quando ti pettini i capelli ricordati di non farlo mai nel bagno a bordo perché i capelli potrebbe intasare qualche pompa dell’impianto della barca. Questa è un’operazione che potrai fare comodamente sul ponte, rigorosamente sottovento.. mi dirai, cosa significa sottovento? Significa che se sei in rada sarai sempre con la prua al vento quindi per fare in modo che i tuoi capelli non vengano sparsi sul ponte della barca dovresti andare a poppa, così cadranno direttamente in mare.
Piccoli accorgimenti che però ti faranno vivere una vacanza decisamente più serena con i tuoi compagni di viaggio.
2. Cambusa
La cambusa per chi non lo sapesse è il deposito dei viveri a bordo.
Quando prenoti la tua crociera chiedi sempre se la cambusa è compresa, se la troverai già a bordo o se (come spesso avviene) ci si ritrova ad un determinato orario in porto per andare a fare la spesa tutti insieme. Questa è l’opzione consigliata visto che ci troviamo sempre più spesso davanti a persone che soffrono di allergie e intolleranze alimentari. E quindi nel caso in cui la cambusa sia già compresa, bella e pronta in barca, ricordati di avvertire lo skipper di possibili intolleranze e allergie.
3. Medicinali
La vacanza in barca è in tutto e per tutto una vacanza quindi porta con te i medicinali che usi di solito ma anche qui non esagerare, cioè non portarti dietro un’intera farmacia. Ricorda che a bordo (se ti affidi ad un’agenzia di professionisti) ci sarà la farmacia di bordo con i medicinali di prima necessità.
Altro discorso è se sei ospite di amici. In questo caso porta con te un antipiretico, antinfiammatorio, qualcosa per la dissenteria, crema per scottature e, se soffri il mal di mare, non dovresti dimenticare le pastiglie di Stugeron (non serve ricetta medica).
Per quanto riguarda il mal di mare ci sono anche altri rimedi per combatterlo, come per esempio mettersi in bocca un pezzetto di radice di zenzero e succhiarla, o indossare dei braccialetti che premono su un punto del polso, all’incirca circa due dita sotto il polso.
Io navigo da diverso tempo e puntualmente il mal di mare cerca di buttarmi giù! Ma ormai ho imparato a riconoscerlo e corro ai ripari: per esempio mi metto al timone, guardo l’orizzonte, parlo col Capitano, insomma mi tengo occupata! Questo può essere un ottimo modo per debellarlo. Poi, se proprio ti prende e non ne puoi più, ti consiglio di metterti comodo in cabina, a pancia in su, tranquillo e piano piano andrà via.
Se tu comunque hai dei rimedi che funzionano ti prego di scriverlo nei commenti perché questo è un argomento controverso e tutti i rimedi e consigli sono sacri e ben accetti.
4. Non devi sapere tutto tranquillo, lo impari a bordo
Lo skipper che ti porterà in crociera nella fantastica barca a vela che sarà la tua casa per una o due settimane non si aspetta che tu sappia governare una barca ma pretenderà da te comunque un minimo impegno affinché si viaggi in sicurezza e in armonia.
Semplici regole di bordo
Sarà buona regola, quindi, prima della navigazione vera e propria, dedicare un po’ di tempo ad una riunione in cui lo skipper ti insegnerà come funzionano i dispositivi di sicurezza, e soprattutto in cui ti dirà come si svolge la vita a bordo:
- Spazi comuni che dovranno stare sempre in ordine (ricordati di non invadere mai il tavolo da carteggio che è uno spazio ad uso esclusivo del capitano/skipper)
- Uso del bagno (la carta igienica e men che mai le salviette igienizzanti non vanno buttate nella tazza perché potrebbero intasare il motorino o la pompa del bagno e se succede un guasto del genere in vacanza te lo ricorderai per tutta la vita e non sarà un ricordo positivo; quindi andrà tutto in una busta che verrà buttata quando si entra in porto)
- Turni per cucinare (molto spesso c’è una persona dell’equipaggio addetta perché sa come si utilizza la cucina e soprattutto come centellinare l’acqua a bordo).
L’acqua a bordo
E visto che ho parlato di acqua, spendo due parole per questo argomento spinoso ma sicuramente te ne parlerà il tuo skipper perché è veramente fonte di accesi dibattiti. La barca ha una riserva ristretta d’acqua quindi quando ti fai la doccia, quando ti lavi i denti, quando apri il rubinetto per qualsiasi cosa, fallo sempre in maniera responsabile.
Io sono arrivata a farmi la doccia con un litro e mezzo di acqua al giorno e ti giuro che è possibile se si vuole. Nei miei viaggi metto fuori sul ponte una bottiglia di plastica, meglio se di quelle verdi che accumulano più calore, la lascio al sole tutto il giorno e di sera faccio la mia doccia a poppa. Niente di più ecosostenibile.
Detto questo, non pretendo che tutti facciano come me ma almeno provaci, perché credimi, non c’è niente di più brutto che finire l’acqua in due e tre giorni quando magari poteva durare il doppio e dover rientrare in porto per fare rifornimento. Vuol dire mezza giornata buttata al vento, un peccato vero?
5. Lo skipper ha sempre l’ultima parola
Credo proprio di averti detto tutto.. anzi no, un’ultima cosa. Ricorda che lo skipper ha il controllo della barca, deve riportarti sano e salvo in porto quindi qualsiasi cosa succeda tu dovrai fare tutto quello che ti dice. Sempre. Non importa se tu vuoi andare a vedere quella spiaggia perché ti hanno detto che è bellissima e vuoi fare la foto mozzafiato: se il tuo capitano dice che non può avvicinarsi con la barca lui sa benissimo perché non può farlo.
La barca e la navigazione hanno le loro regole e il mare deve essere rispettato, in qualunque occasione.
E devi tenere presente anche un’altra cosa: può essere che in corso d’opera la tua vacanza si discosti dai piani originari, questo dovuto alle condizioni meteo che cambiano repentinamente, quindi sarà sempre buona norma affidarsi a quello che decide lo skipper perché è lui che ha il comando della barca e la responsabilità della tua persona. Rispettalo, e anzi dagli sempre una mano chiedendogli cosa puoi fare nel tuo piccolo, vedrai che apprezzerà il tuo gesto di generosità.
E con questo ti auguro una vacanza speciale, ricca di tanto mare, sole, chiacchere belle sino a notte fonda, e anche tanti silenzi a contemplare il cielo stellato.
Ps. Un ultimo consiglio, spegni il cellulare, il tuo corpo e la tua mente ti ringrazieranno a vita.
Buon vento tra i capelli
Sarda di nascita, nelle mie vene scorre il mare. Mi chiamo Federica e sono una navigatrice.
Nel settembre 2019 ho mollato la terra ferma e da allora, io e il mio compagno, Capitan Marco, viviamo a bordo della nostra Seacale II, una bella e antica barca a vela inglese del 1968.
Siamo partiti dalla Sardegna e ora ci troviamo a Gran Canaria, col desiderio di scoprire tutte le isole dell’Arcipelago canario, in attesa di poter solcare l’Atlantico e il Pacifico, con destinazione la Polinesia Francese.
Viaggio con lentezza, per assaporarmi tutto quella che la vita mi offre e il mare mi ha insegnato la pazienza.
Ho abbandonato una vita fatta di consumismo per abbracciare una vita semplice, a contatto con la natura e nel rispetto dell’ambiente.