Incastonato come una pietra preziosa nel cuore di un piccolo paese di montagna, il Romantik Turm Hotel 4*S troneggia sul borgo di Fiè, alle pendici dello Sciliar, in Alto Adige.
Subito a prima vista si capisce che siamo ben lontani dai palazzoni tutti vetri e specchi delle catene alberghiere moderne, ma è solo varcando il portone d’ingresso che si percepisce la vera atmosfera del posto. Un antico castello risalente al XIII secolo – con tanto di torri e sotterranei – è stato sapientemente trasformato dai suoi padroni in qualcosa di più di una struttura in cui trascorrere una vacanza, lunga o breve che sia. Si entra a far parte di una realtà che ha molto da raccontare e trasmettere a chi sa osservare ed ascoltare, un universo a sé che non esiste altrove perché nasce dalla storia di una famiglia e dall’estro di uno Chef.
Di certo non manca la Stube con la sua accogliente atmosfera, ma tutto il resto è un magico equilibrio di tradizione ed innovazione all’insegna dell’altissima qualità. Ogni camera è diversa, unica, moderna nei comfort ma assolutamente classica nell’utilizzo dei materiali, tutti altoatesini ovviamente! Legno e pietra trasmettono quella dolce sensazione che cerchiamo quando andiamo in vacanza in montagna… E quello cos’è? Ah, un armadio del XIII secolo, un elemento che apparentemente fa a pugni con gli altri, ma che in realtà si sposa benissimo con l’ambiente e ci ricorda che ci troviamo all’interno di un palazzo antichissimo di cui anch’esso fa parte. Un po’ come in La Bella e la Bestia, no?
Il Turm è sinonimo di piacere e relax… Perciò è tempo di Spa! La piscina interna con il passaggio all’esterno offre una vista mozzafiato sullo Sciliar, ma ad attirare la nostra attenzione è un profumo di bosco, di campagna e di frutta matura. Ipnotizzati da queste diverse fragranze, veniamo come trasportati tra i diversi antri segreti di questa mistica Spa sotterranea; scopriamo vasche in ottone come si usavano un tempo, con immersi sacchi di fieno appena falciato per rivitalizzare il corpo ed inebriare la mente.
Scopriamo il bagno dell’Imperatore dove è possibile rigenerare la pelle con impacchi di mosto d’uva e argilla, proprio come si usava nell’antica Roma. E la sauna del pino, con rami veri per terra e al soffitto che richiamano l’immagine di un vero bosco e con il profumo ci rimembrano le scampagnate con gli amici in mezzo alla natura.
Ma la vera chicca nascosta in questa Spa sotterranea è la Grotta del Sale, uno spazio buio che pare sconfinato, con colonne, candele e stalagmiti di sale, un minerale così prezioso e benefico per la nostra pelle; scendiamo qualche scalino e ci accorgiamo che sul fondo c’è acqua che ci bagna fino alle caviglie regalandoci un’immediata sensazione di leggerezza e benessere. Non resta che stenderci sui morbidi lettini sparsi all’interno della grotta, ammirare il cielo stellato ricreato sul soffitto e godere del silenzio interrotto talvolta da un cinguettio… Difficile resistere alla tentazione di schiacciare un pisolino.
E’ ora di cena e ci addentriamo in un’altra ala del castello delle meraviglie: il ristorante è il territorio di Stefan Pramstahler, il padrone dell’universo Turm. Attraverso i suoi piatti – come del resto attraverso ogni elemento del suo Hotel – ci comunica la storia della sua famiglia, la storia del posto e la sua filosofia di pensiero. Un artista sicuramente dal gusto eclettico, ma molto raffinato con un’idea di arte – perché questa è la sua Cucina – basata sui contrasti che si avvicina a quella di un altro grandissimo artista, Oscar Wilde. Gli ingredienti sono quelli locali dell’Alto Adige, alcuni persino di produzione propria, come il vino e le marmellate.
Le ricette richiamano la tradizione gastronomica locale, piuttosto lineare e casereccia… In fondo siamo a cena ospiti di una famiglia! A cambiare sono i modi di trattare le singole componenti del piatto: la preparazione è semplice, senza spume e senza fronzoli inutili ed artificiali, nel pieno rispetto delle materie prime di altissima qualità, per esaltarne il sapore naturale ed autentico che ogni prodotto ha e creando alla fine accostamenti in perfetta armonia tra loro.
Rivoluzionaria invece è una proposta di menù che crea tendenza, dal nome 1001 Calorie, l’ideale per i più salutisti e per chi alza bandiera bianca davanti ad una vacanza ricca di abbuffate pantagrueliche. Creazione originale di Chef Stefan; un menù leggero, ma comunque saporito e con un carattere ben definito.
Dopo cena un bel digestivo è d’obbligo! E sorseggiare una grappa agli aromi di montagna contemplando un Picasso, è un’esperienza non da tutti… Proprio così, il Romantik Turm Hotel è anche Art, una raccolta che comprende più di 2000 opere di artisti famosissimi come Dalì, Klimt ecc ecc.
E alla nostra domanda: “Ma è un originale?” risponde proprio Stefan: “Ogni elemento del Turm è autentico: i materiali degli arredi, gli aromi nella Spa, gli ingredienti dei miei piatti e così anche le opere esposte, sono tutti regali che i grandi artisti del secolo scorso fecero a mio padre, un grande collezionista ed amante di opere d’arte.” Lui si sente solamente un erede molto fortunato, non solo per il patrimonio di altissimo valore, ma anche e soprattutto per una passione coltivata fin da piccolo e che lo porta oggi – quando trova un momento libero fuori dalla cucina – a creare piccoli oggetti di design, come lampade realizzate con vecchie griglie da cucina e spugnette per lavare i piatti… ORIGINALE, no?
La filosofia di imprenditore di Stefan Pramstrahler ricalca una citazione di Oscar Wilde: “Ho dei gusti semplicissimi, mi accontento sempre del meglio.” Che sia una settimana, un weekend o anche solo per un DaySpa o una cena, un soggiorno al Romantik Turm Hotel rivoluzionerà totalmente la vostra concezione di vacanza!
UNA GITA FUORI PORTA PER RESTARE IN FAMIGLIA: IL MASO GROTTNER
Proprietà della famiglia Pramstrahler è anche questo antico maso, tipicamente altoatesino, circondato da ettari ed ettari di terreno.
Qui vengono allevati i loro animali e coltivate molte verdure che compongono i piatti di Chef Stefan; viene raccolto il fieno per i trattamenti della Spa e vengono imbottigliati ben 4 tipi di vino che hanno dato vita ad altrettante etichette della Casa, con nomi alquanto singolari:Pica (Pinot Bianco) ha come effige una gazza ladra con le ali aperte; Tetrix (Traminer Aromatico) è un gallo cedrone e come esso il vino è buono ma con un carattere complicato; Bubo (Sauvignon) è simboleggiato da un gufo che rispecchia il tono sicuro quasi arrogante del vino; infine Corax (Pinot Nero) il corvo intelligente e un po’ birichino che è anche l’effige del Turm in generale.
La scelta di utilizzare questi animali per le etichette dei vini deriva da un detto popolare tedesco che vuole significare che ognuno ha il proprio carattere, incarnato da un uccello e così anche i vini del maso Grottner sono unici come ogni persona al mondo.
Tutt’altro che segreto e privato, il maso apre le sue porte in occasione di degustazioni organizzate e condotte dallo stesso Stefan che si appassiona sempre a raccontare la storia dietro ad ogni prodotto, ovvero quella della sua famiglia.
Molto Travel e poco Blogger. Condividere emozioni, sentimenti e sensazioni con le persone che amo. Questa è la mia missione.
Raccontare storie e luoghi a cuore aperto è quello che so fare meglio ed è quello che continuerò a fare, per sempre.