Ho avuto la fortuna di poter visitare più volte le isole Svalbard e mi sono veramente rimaste impresse nella mente e nel cuore. Le consiglio a tutti quelli che amano esperienze fuori dal comune e che desiderano immergersi nella natura più estrema, proprio come quella che si manifesta imponente in questi luoghi.
Ultimi insediamenti umani prima del Polo Nord, le Svalbard sono un arcipelago del Mar Glaciale Artico. Sono la parte più settentrionale della Norvegia, nonché l’ultima frontiera prima della terra dei ghiacci.
Le isole coprono complessivamente un’area di oltre 65.000 chilometri quadrati e le più grandi sono Spitsbergen, Nordaustlandet e Edgeøya.
Pur facendo parte formalmente della Norvegia, le Svalbard sono oggetto di un trattato che consente a tutti i paesi firmatari di colonizzarle e svilupparne l’economia. A suo tempo, l’Unione Sovietica aveva creato degli insediamenti a Barentsburg e Pyramiden che hanno raggiunto alcune migliaia di abitanti e per un certo periodo la lingua più parlata sulle Svalbard è stato il russo. Dopo la caduta del blocco sovietico la popolazione russa e ucraina si è ridotta a circa 500 persone e Pyramiden è stata del tutto abbandonata, ma dal 2009 alcuni cittadini di Barentsburg stanno tentando di rivitalizzare a scopi turistici l’arcipelago.
Tra i vari insediamenti non esistono strade e ci sposta in barca, aereo o elicottero, oltre che con le motoslitte e le slitte trainate da cani, un’esperienza davvero affascinante sebbene un po’ scomoda.
Le Svalbard sono state anche avanposto per le spedizioni polari. Da Ny-Ålesund (“Baia del re”) il 23 maggio 1928 il dirigibile Italia, sotto il comando di Umberto Nobile, partì per il Polo Nord verso la sua tragica fine. A spedizione quasi ultimata, il dirigibile si schiantò contro i ghiacci a causa della tempesta, sbalzando fuori Nobile e altri nove uomini, mentre il resto dell’equipaggio scomparve per sempre a bordo del velivolo. Solo dopo un mese i superstiti furono ritrovati e portati in salvo, tramite al prima spedizione internazionale di soccorso polare della storia. Ancora oggi la logistica per la base internazionale di ricerca scientifica, parte e viene gestita dalle Svalbard.
Regno dell’orso polare e luogo suggestivo per chi ama i luoghi dove il freddo è padrone, le Svalbard sono il set fotografico perfetto per scatti estremi sotto tutti i punti di vista.
Cresciuto con la subacquea, sono un professionista con migliaia di immersioni alla spalle in tutto il mondo. Sempre in cerca di nuove mete, ho esplorato le cavità ipogee come speleologo e le vette himalayane. Appassionato di fotografia, ho partecipato a numerose produzioni nazionali e internazionali come tecnico e cameraman.
che cosa sono quelle strane costruzioni di forma sferica?