Boston, capitale del Massachusetts, è ritenuta la città simbolo della grande storia americana. Dal famoso Boston Tea Party, primo atto di ribellione dei coloni americani contro la madrepatria Inghilterra, a Paul Revere, massone e leader della guerra di indipendenza. Da John Hancock, primo firmatario della dichiarazione di indipendenza, a Benjamin Franklin, di cui Boston è la città natale. Tutto questo è racchiuso qui!
Proprio per far assaporare al visitatore tutta questa grande storia, circa sessant’anni fa è stato istituito il Freedom Trail, il cammino della libertà. Un itinerario da fare rigorosamente a piedi che tocca i 16 punti chiave della città, e il viaggio nella storia americana è assicurato.
Vi chiederete come riconoscerlo, ma è facilissimo. Basta seguire una linea di cubetti rossi che attraversa tutta la città. Ovviamente il punto di partenza è il centro visitatori del Boston Common, il più antico parco pubblico d’America che si estende proprio davanti alla Massachusetts State House, uno dei più vecchi palazzi di Beacon Hill dove il governatore, i senatori e i rappresentanti dello stato si riuniscono ancora oggi per prendere le decisioni più importanti.
Terza tappa è la Chiesa di Park Street, edificio dal quale sono iniziate tutte le proteste per garantire il voto alle donne oltre a quelle contro la schiavitù. Passeggiando lungo la città si arriva a uno dei luoghi più significativi: Granary Burying Ground. Un cimitero all’aria aperta che ospita le tombe dei Bostonians più importanti: primo fra tutti John Hancock, ma anche Paul Revere e Samuel Adams.
Quinta tappa: la King’s Chapel, fondata nel 1662 come prima chiesa non puritana. Poi c’è la Boston Latin School riconoscibile dalla grande statua di Franklin e prima scuola americana a garantire l’istruzione ai ragazzi di famiglia povera e ricca. E finalmente si arriva all’Old Corner Book Store. Perché è così importante? Originariamente era una farmacia, trasformata poi in una casa editrice: la Ticknor & Fields. Qui si pubblicarono le prime edizioni delle opere di Mark Twain, Charles Dickens e “Piccole Donne” di Louisa May Alcott.
Ottava tappa: la Old South Meeting House, il luogo dove il Boston Tea Party è nato. Circa 5000 coloni si riunirono qui il 16 dicembre 1773, e al grido di “no tax on tea!” scatenarono la feroce protesta contro la Compagnia delle Indie, che deteneva il monopolio del tè in tutto lo stato.
Oltrepassiamo poi la Old State House e il sito su cui ha avuto luogo il massacro di Boston, il famoso scontro a fuoco tra i residenti e i soldati inglesi che nel 1770 che ha portato alla morte di cinque bostoniani, divenendo il simbolo per eccellenza del sentimento antibritannico.
Dopo aver visto la casa in cui è nato e vissuto Paul Revere, arriviamo a Faneuil Hall, l’edificio in cui si è discussa la famosa legge “no taxation without representation”. Oggi Faneuil Hall ospita al piano terra un mercatino dell’artigianato con bancarelle di ogni genere che ripropongono le tradizioni e le peculiarità di questa città.
Il nostro percorso ci porta ad attraversare anche luoghi come la Old North Church, la chiesa più vecchia della città e luogo chiave della storia di Paul Revere, che include un piccolo cimitero sulla collina Copp. E il porto, dove è possibile visitare e salire sulla USS Constitution, una nave da guerra della fine del settecento e visitare il suo museo.
Arriviamo così a Bunker Hill, ultima tappa del nostro viaggio, luogo in cui i coloni americani ingaggiarono battaglia con l’esercito inglese, il 17 giugno 1775, per liberare la città dall’assedio. Qui è possibile visitare il museo contenente il diorama della battaglia.
Impiegata di professione, runner per passione. Laureata in Lingue e Culture per il Turismo, amante incondizionata dei paesi anglofoni , attirata dal mito del “Sogno Americano”. Amo viaggiare, andare alla scoperta di nuove città, luoghi, culture e tanto altro ancora. La mia parola d’ordine in viaggio: curiosità.