Quando si pensa al Lago di Costanza la mente va subito alla città da cui prende il nome e alle sue tre isole. Ma la regione del Bodensee, come si chiama questo lago in tedesco, si estende ben oltre le sponde del grande lago su cui affacciano Germania, Austria e Svizzera, interessando anche città che non si sono sviluppate sulle sue rive ma si trovano immerse nei bei paesaggi che, giungendo dall’Italia, digradano dalle Alpi verso le tranquille acque del bacino.
La nostra prima tappa nell’avvicinamento al lago è stata il Liechtestein, piccolo principato dal nome un po’ difficile da pronunciare che colleghiamo automaticamente a realtà finanziarie.
Siamo entrati in questo antico territorio oltrepassando le mura non particolarmente alte ma robuste. Si ha l’impressione di entrare in un regno fiabesco, avvolti nel silenzio interrotto solo dai rumori della natura e della nostra moto. Avvicinandosi alla capitale i boschi si fanno più radi e il castello che domina la città indica che si è giunti alla meta.
La capitale Vaduz è molto interessante dal punto di vista culturale, con il Museo di arte moderna e contemporanea, il Museo Nazionale che ripercorre la storia del principato, il Museo Walser nella bella località montana di Triesenberg e quello dei francobolli. Vi sono poi le prestigiose collezioni d’arte del principe che vantano, tra le altre, magnifiche opere di Rembrandt e Rubens.
La città vecchia invita a passeggiare tra edifici dove lo storico si mescola con il moderno. Nelle poche ore che vi siamo rimasti abbiamo scoperto una destinazione affascinante con magnifici paesaggi montani, un principato che merita sicuramente di essere esplorato anche a piedi e in bici grazie alla presenza di vari itinerari di vari livelli di difficoltà. Per noi sarà sicuramente la meta di prossimo viaggio, magaria Ferragosto per partecipare alla grande festa del Principe.
Rientrati in territorio svizzero puntiamo decisi verso San Gallo, dove una guida ci svela informazioni e aneddoti sulla fondazione e lo sviluppo di questa antica città situata in una posizione particolarmente bella, come spesso accade per i centri che nascono da antiche abbazie. La storia della città, fondata nel 612 dal monaco irlandese Gallus, nei primi secoli è determinata dallo sviluppo del suo monastero.
La bellissima cattedrale barocca è ricca di decorazioni di grandissimo pregio, con un fonte battesimale che è un’autentica opera d’arte in cui la superficie dell’acqua sembra essere sostituita da una pietra della luna. Entrando nel complesso monastico, al primo piano si raggiunge la biblioteca dell’abbazia giustamente annoverata tra i Patrimoni culturali dell’Umanità.
Questa splendida struttura barocca in legno custodisce migliaia di preziosi manoscritti risalenti anche al IX secolo, volumi miniati e straordinari tesori, persino una mummia. Nel medioevo l’attività degli amanuensi valsero al monastero e alla città la fama di uno dei principali centri della cultura europea.
La città è un mix di storico e moderno in cui antichi edifici a graticcio e bovindi più o meno decorati fanno bella mostra di sé. Particolarmente di moda tra il 1650 e il 1720, ne sono rimasti 111 e sono uno dei fili conduttori di una passeggiata per il centro storico. Molti degli edifici più belli di San Gallo sono direttamente o indirettamente legati al settore tessile, che fece la fortuna della città. Tra questi vi è la torre dove venivano appesi ad asciugare i tessuti appena tinti.
Se, passeggiando, improvvisamente il manto stradale e i marciapiedi appaiono rivestiti di rosso significa che si è giunti nel quartiere Bleicheli, la lounge cittadina dove fermarsi un attimo magari sedendo su un divanetto nel centro di una piazza per riposarsi e guardarsi intorno.
Il tragitto verso la Germania per arrivare a Costanza è rapido e si entra subito in una dimensione molto mediterranea. La parte più caratteristica della città è detta “Niederburg” e si trova tra la bella cattedrale e il fiume Reno. Sulle strette strade affacciano numerosi edifici storici che datano tra il XIII e il XVI secolo. Passeggiare per le vie e i vicoli del centro storico è piacevole e ci si imbatte sempre in una moltitudine di turisti di ogni nazionalità.
La parte più animata è senza dubbio la piazza Marktstätte con i suoi negozi e locali con i tavolini all’aperto, dove la fontana a forma di lompo e la statua del cavallo con otto zampe catturano l’attenzione dei visitatori. Avvicinandosi al porto lo sguardo viene catturato dalla statua di Imperia che si erge con i suoi dieci metri di altezza ed è il simbolo della città.
Sui palmi delle mani la voluttuosa Imperia, che ruota su se stessa ogni tre minuti, regge due uomini vestiti solo della corona e della tiara, simboli del rispettivo potere: si tratta dell’imperatore Sigismondo che indisse il Concilio di Costanza (che quest’anno celebra i 600 anni) e papa Martino V, eletto durante il concilio.
In una vetrina della Rosgartenstrasse, che si dirama dalla Marktstätte, si possono ammirare da vicino le copie delle statue di questi personaggi piuttosto grotteschi. Per comprendere la satira sottesa a quest’opera di Peter Lenk vale la pena leggere il racconto di Balzac “La belle Impéria”.
Il modo migliore per concludere una giornata di esplorazione cittadina consiste nel regalarsi qualche ora di relax nelle terme in riva al lago, per abbinare al benessere di un bagno nelle acque termali una magnifica vista panoramica, che può anche fare da sfondo alla cena consumata nel nuovo ristorante delle terme. Così, inoltre, si ricaricano le batterie per andare a scoprire alcune delle numerose meravigliose località che si affacciano sul lago.
Viaggiatrice e sciatrice entusiasta. Traduttrice, interprete, copywriter e travel writer, innamorata della mia professione che mi vede impegnata soprattutto nei campi del turismo e della tutela della natura e dell’ambiente. Curiosa, rispetto le opinioni degli altri anche quando non le condivido. Appassionata di cucina a fasi alterne. Il mio motto: Passion makes the difference!