La scorsa estate ho passato una settimana in Croazia, sull’isola di Lussino – Lošinj in croato – nel golfo del Quarnaro. Lussinpiccolo, capoluogo dell’isola, è stato il punto fermo della mia vacanza. Di giorno partivo all’esplorazione delle spiagge di Lussino, della vicina Cherso (Cres) e delle isole limitrofe. Di sera scendevo in paese per fare un po’ di vita mondana.
Nei giorni trascorsi a Lussinpiccolo ho imparato che non è necessario programmare le proprie giornate con grande preavviso, ma si può decidere cosa fare di giorno in giorno. Oltre alle lezioni di vela e snorkeling, ci sono tantissime escursioni di una giornata per scoprire le piccole isole dell’arcipelago che si prenotano un giorno per l’altro. A Lussinpiccolo è costume, infatti, che dalle nove alle undici di sera si trovino, in corrispondenza delle barche turistiche attraccate al molo, gli addetti al servizio prenotazioni: di solito si tratta di bellissime ragazze croate, a metà strada tra la guida e l’operatrice turistica, che spiegano ai visitatori qual è il giro in barca proposto dando tutte le informazioni del caso.
Noi eravamo partite dall’Italia con l’idea di visitare l’isola di Ilovik – chiamata anche “isola dei fiori” perchè oleandri, rose ed eucalipti crescono praticamente vicino a ogni casa, rendendo i fiori parte della cultura locale – e l’isola di Susak. Durante una delle solite passeggiate serali abbiamo guardato i “programmi” delle varie barche e abbiamo subito optato per la Kovren: i colori sgargianti del veliero e la frizzante cordialità dell’operatrice hanno immediatamente sbaragliato la concorrenza.
La prima escursione ci ha portato a visitare l’isola di Ilovik, non prima però di aver fatto una “pausa bagno” alla baia di Balvanida, dove il veliero ha gettato l’ancora e i passeggeri si sono tuffati nelle turchesi acque dell’Adriatico direttamente dalla Kovren. Era prevista anche una seconda “pausa bagno” alla baia di Kriska e sulla via del ritorno una sosta alla città di Veli Lošinj (Lussingrande). Poiché il tempo previsto per la visita dell’isola di Ilovik non è molto, il mio consiglio è di non pranzare a bordo. L’esperienza insegna che per tornare alla barca in tempo utile non si riesce a godersi l’isola.
Ciò che ha reso speciali le escursioni a bordo della Kovren sono stati essenzialmente due fattori. Il primo è il capitano (e tutto l’equipaggio, a dire il vero): con i capelli lunghi e la barba bianca, un vero e proprio lupo di mare! Ci ha intrattenuti per tutto il giorno con allegria e vitalità, ha personalmente scelto la colonna sonora di ogni escursione (spaziando da Bob Marley a Vasco Rossi!) e poi ha lasciato sull’isola di Susak una coppia di giovani fidanzati che nonostante gli avvertimenti non si è presentata in orario per la partenza…
Il secondo aspetto, che ho scoperto una volta a bordo, è che la Kovren è stata dichiarata monumento culturale dal Ministero della Cultura croato nel 2008. E lo credo bene! Costruita nel 1945, è l’ultima “bracera” originale che ancora naviga nel Mediterraneo (la bracera era una tipica imbarcazione in legno croata risalente al XVI secolo): un veliero di ben 17 metri di lunghezza che oggi regala ai turisti la possibilità di immergersi in un’atmosfera ricca di tradizione e storia locale mentre veleggiano alla volta di isolate spiagge dell’Adriatico.
Se vi trovate dalle parti di Lussinpiccolo la prossima estate non perdetevi un viaggio con la Kovren, ne varrà sicuramente la pena. E mi raccomando: prenotate la vostra escursione la sera prima, ma rispettate gli orari di partenza (dal porto e dalle isole)… non vorrei che il capitano lasciasse a piedi anche voi!
Romagnola D.O.C., per diversi anni ho accolto i turisti in riviera. Da qualche tempo la turista sono io, con un approccio di genuina curiosità verso qualunque meta a me sconosciuta, in Italia e all’estero, e una vera predilezione per la Scozia.
L’aggettivo perfetto per il mio viaggio? Enogastronomico.