Una delle cose che ho maggiormente apprezzato durante i miei soggiorni negli Stati Uniti è il fatto che viaggiare con i bambini, di qualsiasi età essi siano, è un piacere e non una colpa come invece, e mi dispiace molto ammetterlo, ho spesso percepito in Italia.
Non è un fatto di istinto materno o di spirito d’accoglienza, niente di culturale: semplicemente gli americani sono pragmatici e non intendono privarsi di quella gigantesca fetta di mercato rappresentata dalle famiglie, che oltretutto negli Stati Uniti sono mediamente ben più numerose delle nostre (tre figli rappresentano quasi una regola e non un’eccezione). Si tratta di affari, quindi, ma ne beneficia enormemente anche il cliente.
Lo scopo di questo articolo, quindi, è quello di fornire una serie di informazioni utili e consigli a chi vuole orientarsi per una vacanza all’insegna del relax familiare.
Cominciamo dagli alberghi. Tolti quelli nei palazzi storici delle grandi città, sono tutti dotati di stanze veramente ampie che possono accogliere comodamente fino a quattro persone, e molte catene offrono spesso anche una piccola cucina (comunque completa di fornelli, microonde e lavastoviglie) o addirittura sistemazioni suddivise in più stanze. I prezzi sono generalmente abbordabili dato che la tariffa proposta è generalmente per stanza (fino alla capienza massima) e non per ospite.
Inoltre, e anche questo vale nella stragrande maggioranza delle sistemazioni, gli alberghi sono dotati di piscina, magari piccola ma più che sufficiente per fare divertire e rilassare i più piccoli. E non serve salire di livello per godere di questa comodità: le piscine sono generalmente disponibili sia che si tratti della sistemazione di lusso, sia che si tratti del piccolo motel nel paesino sperduto. Basta una breve ricerca su internet e il gioco è fatto.
Passiamo ai ristoranti, dove ai bambini è riservato il cosiddetto kid’s menu. Si tratta di una scelta di piatti di sicura presa sui bambini (anche se si tratta pur sempre di cucina americana) che vengono serviti rapidamente e in genere in porzioni che sfamerebbero comunque un adulto, a prezzi molto convenienti. Inoltre il menù è di solito rappresentato da un foglio stampato con giochi e disegni da colorare e viene consegnato completo di pastelli per ingannare l’attesa (di solito assai breve). In un paio di casi mia figlia ha mangiato in un piatto contenuto in un frisbee che le è stato regalato a fine cena.
Tutti, e sottolineo tutti, i giganteschi centri commerciali sono dotati di ampie aree gioco gratuite dove i bambini possono trascorrere il loro tempo mentre i genitori si dedicano allo shopping (e in genere i bambini vengono comunque tenuti d’occhio dal personale di queste aree).
Passando agli intrattenimenti, i grandi parchi divertimenti o acquatici di cui la Disney è leader indiscussa non sono l’unica attrattiva disponibile, anzi. I parchi giochi gratuiti sono molto diffusi (basta chiedere di un playground), ma se la giornata non lo consente si possono portare i piccoli al Children’s Museum: si trovano in quasi tutte le città e consentono di passare ore e ore (non esiste un tempo massimo di permanenza) di allegria con giochi di tutti i tipi.
Splendidi per ubicazione e offerta quelli di Philadelphia e di Saint Louis, ma a mia figlia ancora si illuminano gli occhi quando le ricordo dei musei visitati a Baltimora, Santa Fe e Pittsburgh. E anche a zoo sono messi davvero bene!
E non finisce qui, perché praticamente ogni museo e ogni attrattiva americana ha un suo programma dedicato ai bambini. I musei d’arte, ad esempio, offrono generalmente visite guidate delle durata di un paio d’ore durante le quali personale dedicato porta i bambini in giro per il museo alla scoperta dei tesori più interessanti, rendendo l’esperienza simile a un gioco mentre i genitori sono liberi di visitare le collezioni di loro interesse.
E se volete lasciare le città alla scoperta dell’anima più selvaggia degli Stati Uniti, nessun problema: i grandi parchi naturali sono attrezzati per accogliere i più piccoli nella maniera migliore. A orari prestabiliti si può assistere alle lezioni dei ranger, che con linguaggio semplice e accattivante introducono i bambini alle meraviglie naturali, o partecipare ai programmi denominati Junior Ranger che si concludono generalmente con il giuramento e la consegna di attestati e badge.
Insomma, chi aveva ancora dubbi può rilassarsi e partire senza indugi per una vacanza indimenticabile per tutta la famiglia!
Viaggio per lavoro da quando sono giovane, ho sempre osservato la realtà che mi circonda e cercato di capirla. Scoprire luoghi, profumi, suoni e sensazioni e farli miei è sempre stata una mia prerogativa. Ora ho deciso di raccontarli.