Arroccata su una collina immersa nel verde della provincia di Pisa e circondata dalle sue antiche mura, Volterra non passa certo inosservata. La città ben nota ai turisti per la sua storia e la sua bellezza attrae innumerevoli visitatori che passeggiano su vecchi selciati, in cui fossili di conchiglie testimoniano l’antica presenza di un mare primordiale, e poi salgono fino alla rocca medicea, circondata da uno stupendo giardino da dove si ammirano panorami e tramonti mozzafiato.
Quando raggiungo la piazza principale, il duecentesco Palazzo dei Priori adorno di molti stemmi cattura il mio sguardo e mi ritrovo a pensare a quanto sia simile al Palazzo Ducale di Firenze. O meglio, quanto quest’ultimo sia simile al Palazzo dei Priori di Volterra, il primo palazzo comunale in Toscana, tanto bello che i fiorentini ne costruirono uno quasi identico. Varcandone la soglia si resta ammaliati dai tanti elementi architettonici e ornamentali storici e dai suoi ambienti così suggestivi che la regista Stephenie Meyer vi ha girato alcune scene del film New Moon, secondo episodio della fortunata saga cinematografica Twilight.
La storia si respira ovunque tra le strette vie del centro storico, nelle botteghe e nei laboratori dove si perpetuano affascinanti forme di artigianato, dalla lavorazione dell’alabastro alla tessitura a mano e alla lavorazione delle pelli, oltre che nei musei e siti archeologici della città: dal museo etrusco Guarnacci – uno dei più antichi musei pubblici d’Europa – alla Pinacoteca e museo civico, e poi l’Ecomuseo dell’Alabastro, lo splendido Palazzo Incontri-Viti, l’area archeologica del Teatro Romano di Vallebuona e dell’Acropoli Etrusca, solo per citarne alcuni.
La Mostra mercato del tartufo marzuolo di fine di marzo ha segnato il risveglio di questa antica e nobile città dal “letargo” invernale. Tra le antiche mura di imponenti palazzi che affacciano sulla piazza principale ha presentato i prodotti tipici, qualche volta inaspettati, di un territorio con una tradizione enogastronomica antica, ricchissima e variegata. Inebriati dal profumo dei tartufi i numerosi visitatori hanno potuto assaggiare e acquistare formaggi, olio, farine bio macinate a pietra, miele e marmellate, cioccolato e dolci tradizionali e degustare i vini dei produttori locali che sono sempre prodighi di informazioni sugli abbinamenti più indicati.
Dalla primavera all’autunno inoltrato la città offre un calendario ricchissimo di appuntamenti che soddisfano tutti i gusti: le cene galeotte cucinate da importanti chef tra le mura della Fortezza Medicea (fino al 25 giugno 2015); le rievocazioni medievali che si concludono il 25 ottobre con il Palio dei Caci; l’Astiludio, ovvero la festa degli sbandieratori (6 settembre) per cui la città è famosa. Il mese di luglio è fitto di appuntamenti teatrali con il festival VolterraTeatro e il Festival Internazionale Teatro Romano. Tra gli eventi di spicco di quest’anno vi sono il Divino Etrusco (1-3 maggio), il Palio del Cero (2 giugno), il festival Volterra Jazz (3-9 agosto) e anche la 18° edizione del Mercato del tartufo bianco dal 25 ottobre all’1 novembre 2015, appuntamento immancabile per gli estimatori di questa prelibatezza e un’occasione da non perdere per chi desidera conoscere meglio questo prodotto. Le informazioni sugli eventi sono facilmente disponibili grazie al nuovo sito Volterragusto, che si affianca e integra Volterracity.
Anche gustare i prodotti e piatti della tradizione regionale nelle sale ristoranti spesso allestite sotto antiche volte in mattoni è un modo per conoscere il territorio e la sua storia. Per approfittare al meglio delle numerose occasioni, prima di mettersi in viaggio per Volterra e dintorni vale la pena ricercare un po’ di informazioni in materia, magari visitando il blog Juls’ Kitchen nel quale Giulia Scarpaleggia presenta la sua Toscana attraverso prodotti e ricette.
Viaggiatrice e sciatrice entusiasta. Traduttrice, interprete, copywriter e travel writer, innamorata della mia professione che mi vede impegnata soprattutto nei campi del turismo e della tutela della natura e dell’ambiente. Curiosa, rispetto le opinioni degli altri anche quando non le condivido. Appassionata di cucina a fasi alterne. Il mio motto: Passion makes the difference!