Ci sono luoghi che devono la loro popolarità ad eventi apparentemente ad essi scollegati, ma che poi finiscono col caratterizzarli in modo imprescindibile e definitivo. Tra di essi, i Monti Wicklow, vasta area di boschi, laghi e brughiera che offre scenari da Highlands scozzesi, ma che si trova invece in Irlanda, poco a sud di Dublino, e rappresenta la principale attrattiva turistica dell’omonima contea di Wicklow.
Qui ci sono le residenze di campagna di diverse celebrità nazionali, come ad esempio Bono Vox o Daniel Day Lewis, qui ci sono importanti monumenti di epoca medioevale, come la torre fortificata di Glendalough – “la valle (glen) dei due (da) laghi (lough)” è il significato di questo toponimo gaelico – e qui ci sono anche le cornici naturali entro cui sono stati girati film e serie televisive di grande successo, quali lo storico ed immortale “Braveheart”, il dolce e romantico “P.S. I Love You”, ma soprattutto la recente serie televisiva di produzione canadese-irlandese “Vikings”, i cui suggestivi ed inquietanti panorami ben rappresentano un valido contrappunto a quelli dell’Ulster che invece hanno fatto da sfondo all’osannata serie “Game of Thrones”.
Noi ci siamo buttati alla scoperta dei Monti Wicklow utilizzando – consigliati dall’ente del turismo irlandese– la Wild Wicklow Tours, una simpatica agenzia dublinese che accompagna i visitatori su pullman dotati di autista canterino come da copione, in giro per le colline e per i borghi della zona, introducendovi, tra l’altro, alle curiosità del locale utilizzo della torba – di cui il terreno paludoso abbonda – sia come combustibile che come ingrediente aromatico fondamentale del rinomato whiskey irlandese (è prevista anche una visita ed un assaggio in una distilleria).
Non mancherà nemmeno la possibilità di visitare le varie location delle riprese in questione, dove avrete la possibilità di sperimentare personalmente come la magia di un sito possa facilmente evocare e suggerire alla perfezione quella di altri (la Scozia nel caso di Braveheart, o le foreste scandinave nel caso di Vikings) e anche quanto possa essere stato complesso e difficile girare in condizioni logistiche e atmosferiche non esattamente confortevoli, ma che proprio per questo hanno molto temprato e rafforzato, per loro stessa ammissione, le motivazioni di interpreti e realizzatori, chiamati di volta in volta a dare vita alla ricostruzione del sogno cinematografico e televisivo.
E una volta lì, via libera ai ricordi ed alla fantasia…
“Agonizzanti in un letto fra molti anni da adesso, siete sicuri che non sognerete di barattare tutti i giorni che avrete vissuto a partire da oggi, per avere l’occasione, solo un’altra occasione di tornare qui sul campo ad urlare ai nostri nemici che possono toglierci la vita, ma non ci toglieranno mai la libertà!”
“Ciao, amore! Sorpresa! Ho un piano: ti ho scritto delle lettere, lettere che ti arriveranno nei modi più disparati… però devi fare come ti dico io, ok?”
“Abbiamo costruito una nave: e con questa nave, per la prima volta, andremo a Ovest. Arriveremo in un posto chiamato Inghilterra, dove ci aspettano ricchezze infinite!”
Ma meglio ancora dei frammenti di dialoghi che ronzano in testa, o delle parole di questo articolo che possono ahimè darvi solo una pallida idea dell’atmosfera, ecco a voi la folgorante, ipnotica bellezza dei paesaggi in queste foto…
La redazione di NST ama definirmi un “viaggiatore d’altri tempi”, e non si può dire che abbia tutti i torti: a cinquant’anni suonati, ho fatto in tempo a vedere un bel po’ di mondo com’era, appena prima che si trasformasse in quello di oggi. Questo mio prezioso bagaglio di viaggi “vintage” mi ha aiutato a costruirmi una personale filosofia di viaggio con la quale mi ostino ad interpretare i cambiamenti che sperimento in giro per il pianeta.