Cosa fare a Valencia, una città mediterranea tra antico e moderno

Valencia è una città poco appariscente rispetto ad altre città spagnole, ma ha un suo carattere. La sua vicinanza al mareè avvertibile nell’accoglienza dei valenciani come anche nella cucina. Inoltre Valencia ha due anime, una antica e una moderna.

Plaza de la Reina è il cuore pulsante della città, una grande piazza animata da turisti su cui si affacciano ottime gelaterie. E’ qui che si trova la cattedrale che la leggenda vuole essere custode del Santo Graal. Le tre porte d’ingresso sono tutte in stili architettonici completamente diversi che spaziano dal barocco, al gotico e al romanico. Dal Miguelete, la torre che sovrasta la cattedrale, si ha una vista stupenda su tutto il centro storico.

Costeggiando la cattedrale si arriva a Plaza de la Virgen, un’altra delle piazze principali della città. Qui si affaccia la Basilica de la Virgen de los Desamparados, uno dei primi edifici barocchi di Spagna, che custodisce al suo interno la statua della Vergine Maria. Ogni anno in occasione della festa de Las Fallas le donne della città vestite con i costumi tipici offrono dei fiori alla Madonna che per molti giorni viene esposta fuori proprio in Plaza de la Virgen.

Da Plaza Santa Catalina si diramano Calle de Mar e Calle de la Paz, due arterie commerciali che scorrono parallele e portano alla Puerta del Mar, un monumentale arco di trionfo.

Il Mercado Centrale è un’altra attrazione imperdibile di Valencia. Dall’esterno guardando la facciata con le sue vetrate colorate sembra quasi di essere di fronte ad una cattedrale. Poi camminando per le sue bancarelle che espongono di tutto dalla frutta e verdura alla carne e al pesce, si capisce subito che è un luogo centrale nella vita dei valenciani. Oltre ad essere un mercato dove fare rifornimento di prodotti freschi provenienti dal mare e dall’entroterra valenciano è un posto pieno di vita. Questo mercato ospita più di 900 bancarelle ed è aperto tutti i giorni eccetto la domenica.

La Lonja de la Seda è il mercato della seta e si trova proprio di fronte al Mercado Centrale: è un magnifico edificio gotico ed è patrimonio dell’Unesco dal 1996. Visitando le sale interne, la sala de la Bolsa, la sala de la Contracion e la sala del Mar si può intuire quanto Valencia all’epoca fosse una città potente. Le navate delle sale, le colonne tortili, i soffitti in legno arricchiti da decorazioni in oro, i lampadari in ferro battuto, il pavimento abbellito da disegni geometrici rimandano ad un passato glorioso. Qui si riunivano tutti i mercanti e si stabiliva il valore della seta. Oggi la Lonja de la seda è un centro culturale e ospita mostre e convegni.

La Città delle Scienze e delle Arti, cuore della città moderna, è un enorme complesso progettato dall’architetto Calatrava. E’ uno dei più importanti esempi di architettura contemporanea. Al suo interno racchiude cinque attrazioni: l’Oceanografic, l’Humbracle, il Palazzo delle arti, il Museo della Scienza e l’Hemisfèric. Al di là della bellezza architettonica, una nota di merito va all’Oceanografic dove è possibile ammirare moltissime specie marine tra cui foche, squali e trichechi e al delfinario dove si può assistere a meravigliosi spettacoli con i delfini.

Valencia, infine, è la patria della paella. Per assaggiare questo piatto famoso bisogna spostarsi sul lungomare e provare uno dei tanti ristoranti nati inizialmente come chioschi. I ristoranti storici dove andare sul sicuro sono La Pepica o La Marcelina. Il consiglio è di arrivare presto altrimenti si aspetta tanto per avere un tavolo. La vera paella valenciana è a base di carne ed è fatta con pollo, coniglio, fagiolini e fagioli bianchi, ma naturalmente vi sono anche molte altre varianti: non resta che andare a Valencia e scoprirle tutte!

2 commenti su “Cosa fare a Valencia, una città mediterranea tra antico e moderno”

  1. Bisogna ammettere che Valencia, anche se forse sorella minore di città affascinanti come Barcellona e Madrid, ha il Museo delle arti e delle scienze che lascerebbe senza parole qualsiasi appassionato di fotografia (ma non solo!).
    I contrasti di bianco e azzurro che lo caratterizzano e le tante e diverse linee geometriche sono davvero interessanti.
    Tina

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