Un viaggio a Spoleto che ti fa venire sete di teatro

Il sorriso stampato sulla faccia per circa due ore di spettacolo… Questo è il primo degli “effetti collaterali” riscontrato durante il mio primo giorno al Festival dei 2Mondi di Spoleto, un piacevole morbo che mi ha contagiato durante la visione di “Tempête, storia di libertà negate e di perdono tratta da William Shakespeare, che fa parte della Trilogie des Iles di Irina Brook.

E fu così che, in una fresca sera d’estate, sotto il tetto della ex Chiesa di San Simone a Spoleto, mi scoprii piacevolmente appassionata di teatro… Certo, un teatro di tradizione, mi spiegherà poi un collega con cui ho assistito allo spettacolo, ma sempre di teatro si tratta! E chi lo avrebbe mai detto?!

Ed è proprio questo il motivo per cui ho voluto iniziare a raccontarvi il mio primo giorno al Festival dei 2Mondi di Spoleto a ritroso. Perché l’entusiasmo con cui ho assistito a questo spettacolo ha stupito anche me stessa. Perché per un’appassionata di viaggi in Italia, escursioni  nella natura ed enogastronomia come me era scontato rimanere soddisfatta della passeggiata mattutina e degli assaggi tipici nei ristoranti di Spoleto. Insomma, neanche arrivata e inizio già a cambiare prospettiva!

Ma torniamo alle mie passioni. Parlavamo di “passeggiata mattutina”? Ecco, ora diamole un nome: si chiama “giro dei condotti” ed è una bella escursione che prende appunto il nome dal fatto che il percorso ricalca, anche se solo in parte, gli acquedotti che si dirigono al Ponte delle Torri. Non potete capire che splendido panorama da quassù… Certo non è il luogo adatto per chi soffre di vertigini, visto che c’è un salto di circa 90 metri, ma vi posso assicurare che si tratta di uno spettacolo mozzafiato: il verde rigoglioso della vegetazione umbra dalla quale spiccano il Ponte delle Torri, il Fortilizio dei Mulini, il tutto sovrastato dalla Rocca Albornoziana. Quando si dice una passeggiata panoramica!

La nostra escursione fra la natura umbra termina con la bella Chiesa di San Salvatore, importante testimonianza architettonica longobarda, al cui interno scopriamo che si stanno svolgendo le prove di uno spettacolo teatrale! Che scenografia d’eccezione e che fascino!

Dopo 6 chilometri di passeggiata sotto il sole, la fame è tanta e andiamo in uno dei ristoranti al centro di Spoleto convenzionati con il Festival dei 2Mondi: è Il Panciolle e qui inizio a scoprire qualche piatto della tradizione come gli strengozzi fatti a mano alla spoletina, un tipo di pasta locale condita con un sugo di pomodoro semplice ma delizioso!


Anche la sera a cena assaggiamo dei piatti tipici della tradizione, ma questa volta andiamo in un altro ristorante del centro: l’Apollinare, un locale e una cucina che meritano un post a parte.

A prestissimo allora!

1 commento su “Un viaggio a Spoleto che ti fa venire sete di teatro”

  1. Ciao Valentina,questo tuo reportage su spoleto molto chiaro e carico di emozioni fa venire veramente la voglia di teatro anche a chi non lo ama.Sei stata bravissima.Io ti seguo da tempoe mi sempre piacere leggere cio’ che scrivi.

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