La Strada del Vino di Conegliano -Valdobbiadene: alla scoperta di un territorio “superiore”

C’è un posto in cui potresti stare per ore ad ammirare distese di vigneti che si perdono tra le colline fino ad arrivare al Piave e alle Prealpi. C’è un posto dove le persone dedicano tutte le loro energie ad un prodotto che negli anni è diventato simbolo dell’eccellenza italiana nel Mondo. 

Questo posto esiste, ed è la zona di Conegliano – Valdobbiadene, in provincia di Treviso, e il suo prodotto “superiore” è il famoso Prosecco, vino prodotto esclusivamente nel Nord-Est d’Italia. Una storia e un territorio millenario che nel 2016 ha ricevuto il prestigioso riconoscimento di Città Europea del Vino. Un riconoscimento che per la prima volta non viene assegnato ad una singola città ma ad un intero territorio.

Un territorio di 15 comuni che si estendono su 20.000 ettari, di cui 7191 ettari di superficie vitata; fatto di oltre 3200 aziende che operano settore e oltre 5400 addetti. E una storia lunga secoli: la prima denominazione di Prosecco compare infatti già nel Settecento. Ma è nel 1876, anno di Fondazione a Conegliano della Prima Scuola Enologica Italiana, che inizia il successo del Prosecco. Un successo che continua nel 1923 con la fondazione dell’Istituto Sperimentale per la Viticoltura, sempre a Conegliano, per arrivare ai prestigiosi riconoscimenti dei giorni nostri.

Rive e Cartizze rappresentano le tipologie tipiche del Prosecco. Rive, che nella parlata locale indica i vigneti posti in terreni scoscesi, rappresenta la vera essenza del territorio. Prodotto solo nella versione spumante. Il Cartizze invece è uno spumante sontuoso che ricorda i profumi di questo territorio: dalla mela alla pera, dall’albicocca agli agrumi.

La Strada del Vino non è solo vigneti, ma offre un paesaggio nel quale si fondono castelli, abbazie, piccoli borghi e residenze di campagna. Punto di partenza per la scoperta di questo territorio è sicuramente Conegliano con il suo Duomo, il Castello medioevale e Villa Gera che posta sulla collina domina sull’intero paesaggio.

Proseguendo tra le colline, a San Pietro di Feletto si incontra una delle pievi più antiche d’Italia. Eretta nel Mille conserva ancora alcuni affreschi originali che sono stati portati alla luce grazie ai lavori di restauro. Qui la particolare conformazione del terreno ha permesso di scavare delle gallerie sotterranee, tutt’ora visitabili. Preseguendo si incontra Rolle, famoso per i suoi vigneti verticali e per essere un luogo del Fai. Tra i colli e i boschi inoltre sono ancora bel visibili i resti di antichi ghiacciai che oggi sono diventati invece zona di coltivazione vitivinicola.

Un borgo suggestivo è quello di Collagù, di proprietà di una famiglia veneta, i Bottari. Qui oltre alla residenza c’è anche una chiesa e un edificio costruito per diventare una stazione metereologica. È da qui che si gode la vista più suggestiva dell’intero territorio!

Se Col San Martino è la località più importante della Rive, Cartizze lo è per l’omonimo spumante che qui viene prodotto. Una zona che va tra le colline più scoscese di Santo Stefano, Saccol e San Pietro di Barbozza dove viene prodotto proprio il celebre spumante.

Menzione a parte la merita il paese di Susegana, dove di trova il Castello di San Salvatore che ha ospitato la degustazione finale delle eccellenze dell’ultima annata del Prosecco Superiore DOCG nell’ambito del Vino in Villa Festival 2016. Una manifestazione, giunta all’edizione numero 19, che rappresenta la più importante rassegna del Prosecco Superiore, ma anche un’occasione per scoprire o ritrovare lo scenario storico, culturale e ambientale nel quale è nato il celebre spumante di Conegliano Valdobbiadene.

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