Nel mio immaginario Marsiglia è sempre stata una città da vivere. Una città di luce e vento, come tutte le città portuarie, che si contraddistingue per la presenza massiccia di quartieri multietnici dagli odori decisi e penetranti. Una città che ti spinge a chiederti, in alcuni frangenti, se casualmente non ti trovi sul versante sbagliato del Mediterraneo. Una città da conoscere, capire e poi, forse, da amare.
Personalmente ho amato Marsiglia prima ancora di capirla. Non chiedetemi perché, non saprei rispondervi, so solo che è stato il cosiddetto coup de foudre che mi ha causato un soffio al cuore non appena ho posato il piede sulla banchina della stazione dei treni. Il mio unico rammarico è quello di averci passato poco più di 36 ore che mi hanno lasciato l’acquolina in bocca… e la voglia di tornare a viverla al più presto!
Tuttavia, considerato che per vivere una città, e un paese in generale, ci vuole del tempo e spesso e volentieri il tempo non ci è amico ma ci sta con il fiato sul collo costringendoci a gite fuori porta di un fine settimana, ho pensato di raccontarvi il meglio di Marsiglia, o quantomeno il mio! Perché a viverla, nel caso, ci penserete voi…
Raggiungere la cima di Notre-Dame de la Garde
La basilica Notre-Dame de la Garde – situata in cima a una collina e soprannominata affettuosamente la Bonne Mère per la leggendaria aura protettrice che irradia sulla città – è, insieme al Vieux Port, uno dei due simboli di Marsiglia. L’ideale, mi hanno detto, è di visitarla all’ora del crepuscolo… una scena che mi riservo per la prossima volta!
Ci sono tre modi per raggiungere Notre-Dame de la Garde, a seconda del tempo, lo spirito e la prestanza fisica di cui disponete:
- partendo dal Vieux Port potete optare per una bella passeggiata in salita, con scalinata annessa, di circa un’ora e mezza;
- sempre partendo dal Vieux Port potete prendere l’autobus numero 60 che in meno di 20 minuti vi depositerà ai piedi della cattedrale! Il costo del biglietto, a tratta, è di 2 euro a persona;
- un’alternativa semplice e divertente è quella del trenino turistico che parte sempre dal Vieux Port e che per 4 euro (solo andata) vi condurrà in cima alla collina attraversando i quartieri tipici di Marsiglia.
Passeggiare per il quartiere Noailles
Uno dei quartieri più caratteristici di Marsiglia è Noailles dove realmente vi chiederete in che parte del mondo siete. Credo che questo sia il luogo migliore per capire Marsiglia. Abbandonatevi ai sensi e lasciatevi guidare dai colori, i profumi, gli odori e i rumori del brulicante quartiere dall’atmosfera esotica che accanto al tradizionale marché des capucins, dove troverete frutta e verdura a prezzi imbattibili, ospita pasticcerie magrebine, rivenditori di spezie, mercatini di prodotti orientali e negozi di acconciature africane. Di gran lunga differente dal centro di Marsiglia, Noailles si presenta come un quartiere degradato, popolare e, ahimè, sporco che rispecchia, tuttavia, una delle due anime di Marsiglia. Quella sommersa…
Perdersi per i vicoli di Le Panier
Relegato per anni ai margini della città per la forte presenza di immigrati – prevalentemente di origine italiana – che ne ha fatto uno dei quartieri popolari per eccellenza di tutta Marsiglia, oggi Le Panier sembra stia vivendo una seconda vita. Con gli stretti vicoli che si inerpicano lungo la collina, le tradizionali casette ocra dalle porte colorate e le fioriere alla finestra, Le Panier sta diventando un quartiere di tendenza molto ricercato. Negozietti di artigianato locale e ristorantini dall’aspetto accogliente fanno da cornice al museo a cielo aperto che è oggi Le Panier: ogni scorcio, anche quello apparentemente più umile e nascosto, è un’opera d’arte, piccola o grande che sia. La street art per cui io letteralmente strippo…
Se invece non volete perdervi una linea rossa disegnata sul pavimento vi indicherà il tragitto da seguire.
Visitare il MuCEM
Il MuCEM – Musée des Civilisations de l’Europe et de la Méditerranée – sembra decisamente interessante. Costruito sul sito del forte Saint Jean e inaugurato nel 2013, quando Marsiglia era la Capitale Europea della Cultura, il MuCEM è il primo museo nazionale dedicato alle civiltà del Mediterraneo e offre una bella panoramica sulla costa frastagliata e sulla Cattedrale La Major.
Personalmente, visto il poco tempo di cui disponevo, ho sacrificato la visita al MuCEM… anzi, diciamo che anche questa me la riservo per la prossima volta, così ho varie buone ragioni per tornare a Marsiglia quanto prima.
L’ingresso al MuCEM, in Promenade Robert Laffont n° 7, è gratuito, eccezion fatta per le esposizioni temporanea.
Regalarsi una minicrociera sul Mediterraneo
Marsiglia non è solo città! Se desiderate un po’ di natura – per inciso, la città dispone di circa 400 ettari di parchi e giardini pubblici – sappiate che giornalmente dal Vieux Port partono minicrociere volte alla scoperta del leggendario Château d’If, le Îles Frioul e le Calanques.
Disponendo di poco tempo e con le condizioni atmosferiche tutt’altro che favorevoli ho optato per una minicrociera all’Île d’If, una delle isole dell’archipel du Frioul, con annessa la visita al Château d’If reso celebre dal noto romanziere di fine ‘800 Alexandre Dumas che vi rinchiuse Edmond Dantès, il protagonista de Il conte di Montecristo (15,80 euro – circa due ore di tempo tra andata e ritorno). Decisamente molto suggestivo. Certo, con la scusa di tornare a Marsiglia per visitare il MuCEM, non mancherò di recarmi alle Calanques che pare siano meravigliose.
E per concludere… il Vecchio Porto
In una città portuaria come Marsiglia non può mancare la visita del Vieux Port che, peraltro, è il punto di partenza un po’ per tutto. Trattandosi della parte più turistica credo non ci sia molto da dire: è sicuramente da vedere e forse, addentrandosi nei suoi anfratti più reconditi, si respira ancora l’atmosfera che ci si aspetta di trovare in un posto così.
Io del Vieux Port mi sono portata a casa una bella immagine, quella del pescatore che vende il pesce in Quai de la Résistence con i gabbiani che volteggiano alle sue spalle. Per il resto che dire? Mercatini di artigianato lungo la banchina, ristoranti strapieni di turisti che si susseguono l’un l’altro e locali trendy in cui andare a bere qualcosa prima o dopo cena. Se decidete di mangiare al Vieux Port, attenzione alla scelta del ristorante! Menù a prezzi concorrenziali che lasciano il tempo che trovano…
Traduttrice e giornalista con la passione per la narrativa di viaggio e con un lavoro part-time che le consente di viaggiare ogni anno dai tre ai quattro mesi consecutivi. Esplorare, scoprire, conoscere: questa la mission che traspare dal suo blog in cui documenta le sue esperienze di “vita di viaggio” attorno al mondo, rigorosamente low cost e in solitaria, attraverso reportage, foto e video.
Ho gradito moltissimo questo tuo secondo post sul viaggio a Marsiglia, decisamente fluido, molto indicativo, e propositivo e invitante…Grazie, ciao Diana