Dopo aver attraversato l’Islanda e le Far Oer, continua il nostro viaggio in camion fino in Sudafrica.
Cominciamo con l’Africa, dove siamo sbarcati il 22 gennaio. Ci siamo diretti subito a Chefchaouen, la “Città Blu”, dove siamo stati letteralmnte incantati dal Marocco e dai suoi colori, ma anche dalla sua gente, travolgente. È stato un caldo benvenuto anche se di notte faceva ancora freddo e dormire in tenda per la prima volta è stato abbastanza scioccante.
Perdersi per la città vecchia con le sue stradine strette e colorate, il mercato, i piatti tipici e la gente socievole è il modo migliore per immergersi nella cultura marocchina e pian piano entrare in contatto con questo continento sconfinato – per cultura, lingue, paesaggi e soprattutto popoli – che ti entra dentro e dal primo istante ti ruba l’anima.
Chefchaouen è una città di circa 35.000 abitanti nel nord-ovest del Marocco. È situata tra le montagne del Rif, una regione montuosa che va da Capo Spartel fino al confine con l’Algeria. Fondata dagli arabi nel 1471 come città-fortezza da opporre alle invasioni dei portoghesi, è stata la dimora degli esiliati andalusi ebrei e musulmani. Roccaforte spagnola fino al 1956, ancora oggi molti suoi abitanti parlano lo spagnolo e la città è divenuta nel frattempo un importante centro turistico.
Dove si trova Chefchaouen?