Itinerari di viaggio in Abruzzo: l’eremo di Santo Spirito nella valle dell’Orfento, Majella

Majellando: sembrerebbe un nome di un dolce o di uno straniero venuto da lontano e invece è uno dei termini usati da turisti, escursionisti e info-point abruzzesi per indicare luoghi, trekking e percorsi sulla Majella e all’interno del suo parco nazionale.

Molti sono i luoghi di questo secondo parco nazionale abruzzese, di cui si potrebbe parlare, ma oggi ho scelto per voi: l’eremo di Santo Spirito a Majella.

Trattasi di uno tra i tanti simboli celestiniani abruzzesi, ristrutturato da Pietro da Morrone, meglio noto come Celestino V, quando il soglio papale era ancora lontano. Il monaco benedettino arrivò qui nel 1216 e diede il via anche alla costruzione di un oratorio. Le prime testimonianze di eremiti, invece, si ebbero con Vittore III che nel 1053 qui vi dimorò insieme ad altri uomini di fede e con loro costruì la chiesetta. La struttura eremitica, però, è ancora più antica e la sua costruzione si dice risalga a prima dell’anno mille.

Molti sono i nomi che si dice abbiano dimorato qui, oltre a quelli già citati: Roberto di Salle, Pietro Santucci da Manfredonia, Cola di Rienzo.

Majellando: l'eremo di Santo Spirito nella valle dell'Orfento

DOVE SIAMO PER L’ESATTEZZA?

Ci troviamo nella Valle dell’Orfento, nel territorio di competenza del comune di Roccamorice  in provincia di Pescara, ad un altezza di circa 1130 m.

L’eremo, grazie all’associazione Italia Nostra, è stato recuperato, ripulito, ristrutturato ed oggi è supervisionato dai loro volontari. La struttura è visitabile in autonomia tramite l’acquisto di un biglietto d’ingresso di 3€, ma personalmente consiglio la visita guidata tenuta da Donatella, una giovane guida molto competente, che ha saputo intrattenere grandi e piccini con nozioni storico – artistiche e aneddoti per circa due ore.

Oltre alla sua abilità, consiglio la visita guidata anche per visitare zone dell’eremo in cui l’accesso al pubblico non è consentito, come per esempio la piccola cripta contenente le ossa di alcuni monaci o il percorso a ridosso della montagna per tornare indietro una volta terminato il giro. Per questa tipologia di visita il biglietto costa 5 € e, credetemi, sono ben spesi!

A differenza dell’eremo, la chiesetta è visitabile gratuitamente e in autonomia.

Majellando: l'eremo di Santo Spirito nella valle dell'Orfento

MA COME ARRIVARE?

Roccamorice è un paesino di 926 abitanti a 520 metri d’altezza considerato la patria di numerosi scalpellini che hanno dato lustro non solo al comune, ma anche alla regione e si sono distinti a livello internazionale.

È ben raggiungibile sia dalla provincia di Chieti, sia da quella di Pescara ed una volta giunti qui molte sono le indicazioni stradali che indirizzano il visitatore o il turista verso Santo Spirito, proprio perché è uno dei pochi eremi abruzzesi ad essere tranquillamente raggiungibile in auto. Il parcheggio è poco distante dal sito religioso, che si raggiunge tranquillamente in cinque minuti con una passeggiata nel verde.

L’area è attrezzata con una biglietteria ed un piccolo bookshop, rivenditore di souvenir e libri sulla regione; di fianco un piccolo chioschetto mordi e fuggi. Se poi si vuole rilassarsi in tutta natura e godersi un buon pic nic, si può! L’area attrezzata si trova nel bosco adiacente al parcheggio, basta addentrarsi un poco seguendo un apposito sentiero.

Majellando: l'eremo di Santo Spirito nella valle dell'Orfento

NOTA BENE

In Abruzzo sono numerosi i percorsi religiosi sia legati agli eremi, sia legati a miracoli, vite dei santi e santuari. Vicino a Santo Spirito a Majella, sul versante opposto della montagna e raggiungibile con una mezz’oretta circa di camminata – se si ha un buon passo – sorge l’eremo di San Bartolomeo in Legio, anch’esso portato in auge da Celestino V ma, a mio parere, molto più suggestivo del precedente citato per storia, natura e misticismo.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.