Musei Vaticani a Roma: cosa vedere in un tour di 3 ore

In questo articolo ti spiego cosa non devi assolutamente perdere in una visita ai Musei Vaticani.

Qualche giorno fa ho preso parte ad una visita guidata in uno dei musei più visitati di Roma, i Musei Vaticani. Per saperne di più su questo tour clicca qui.

Scale di accesso

Superata la biglietteria, andando avanti ci si ritrova di fronte a due scale. Una è la famosa scala elicoidale progettata da Giuseppe Momo, l’altra è la rampa elicoidale che contiene al suo interno la mostra permanente “la Via del Mare” con modelli di imbarcazione provenienti da tutto il mondo.

scala elicoidale - Musei Vaticani

Terrazza da dove ammirare San Pietro

Da qui puoi iniziare ad ammirare il cupolone di San Pietro.

Piccola curiosità: all’inizio la costruzione della famosa cupola fu affidata a Michelangelo, ma era troppo anziano per concludere i lavori, così venne terminata da Giacomo della Porta.

Cupola di San Pietro - Musei Vaticani

Giardino quadrato

È un classico giardino all’italiana diviso in quattro larghe aiuole, voluto nel corso del 1500 da Paolo III.

Giardino quadrato - Musei Vaticani

Cortile della Pigna

Questo spazio deve il suo nome ad una grande pigna di bronzo di epoca romana. Anticamente questa enorme statua altra quasi 4 metri faceva parte di una fontana che si trovava nel Campo Marzio.

Al centro, invece, c’è il monumento bronzeo di Arnaldo Pomodoro, “Sfera con sfera”.

Cortile della pigna - Musei Vaticani

Cappella Sistina

Ecco il cuore dei Musei Vaticani, la Cappella Sistina. Ancora oggi i cardinali chiamati ad eleggere il nuovo papa si riuniscono tra le sue mura.

Qui viene anche posto il famoso comignolo che darà a tutti la notizia della scelta del nuovo papa. Il camino però non è sempre presente, viene posizionato solo quando si riunisce il conclave.

Prima di soffermarti a guardare tutte le opere d’arte presenti qui dentro, ricorda che non puoi parlare a voce alta né fare fotografie. Non tentare di fare il furbetto, i guardiani presenti in sala sono molto severi.

Inizia a guardare le pareti della sala, da una parte sono dipinte scene della vita di Mosè, dall’altra scene della vita di Gesù. Interessante è il confronto tra le due storie, che vengono rappresentate in maniera quasi parallela. Per esempio, da un lato Mosè viene ritratto durante la fuga dall’Egitto e la circoncisione dei suoi figli. Specularmente, dall’altra parte, abbiamo la raffigurazione del battesimo di Gesù. Quindi in entrambe le scene c’è rappresentato un rituale di iniziazione religiosa.
Ora soffermati a guardare il soffitto.

All’inizio non era tutto dipinto, c’era solamente un cielo stellato. In seguito ad una grossa frattura venne chiamato Bramante per procedere ad una nuova decorazione. Bramante, però, convinse il papa a chiamare Michelangelo. Ora, si sa che tra i due non correva buon sangue, così Bramante propose il nome del suo antagonista sperando in una disfatta clamorosa. Michelangelo, infatti, era prima di tutto uno scultore, poi un architetto e solo in ultimo un pittore. Denigrava così tanto quest’arte da chiamarla “lavoro per donne”. Ma a Michelangelo piacevano le sfide, così accetta lo stesso il lavoro.

Sulla volta crea le storie della Genesi, mentre sui lati ci sono alcuni personaggi seduti; sono le sibille e i profeti, di cui uno, Geremia, è l’autoritratto dell’artista.
Al centro, tra i vari riquadri della genesi c’è la famosa opera “La creazione di Adamo”, con l’altrettanto famosa scena delle dita di Adamo e di Dio che stanno per toccarsi, poi c’è la “Creazione di Eva”, “Il peccato originale” e il “Diluvio universale”.

Per realizzare tutta la volta Michelangelo lavora da solo e ci impiega ben 4 anni. Durante questo tempo Giulio II si reca spesso nella cappella per chiedere a che punto è la realizzazione dei dipinti, cosa che infastidisce a tal punto Michelangelo da fare al papa un piccolo dispetto: nel secondo episodio della Genesi, la creazione degli astri e delle piante, raffigura il papa di spalle con il sedere in bella vista!

Foto Livitaly

Galleria delle carte geografiche

In questa galleria sono esposte tutte carte geografiche delle regioni italiane realizzate tra il 1581 e il 1583.

Curiosità: tutte le regioni del Sud Italia sono rappresentate rovesciate, questo perché sono state realizzate avendo Roma come punto di osservazione senza tenere conto del Nord geografico.

Galleria delle carte geografiche - Musei Vaticani

Stanze di Raffaello

Di queste stanze affrescate da Raffaello e dagli allievi della sua scuola fanno parte la sala di Eliodoro, quella della Segnatura.

Musei Vaticani - Scuola di Atene


Nella Stanza della segnatura, famoso è il dipinto la Scuola di Atene, dove sono raffigurati al centro Platone, con il volto di Leonardo da Vinci, e Aristotele
Il personaggio sdraiato con gli abiti logori è invece Diogene, un filosofo dell’antica Grecia.

Il personaggio che è intento a tracciare figure geometriche è Euclide, circondato dai suoi allievi. Proprio dietro di lui, tra altri filosofi spunta anche un autoritratto di Raffaello.

Stanza di Eliodoro - Musei Vaticani


La Sala di Eliodoro era l’ultima anticamera prima di entrare nello studiolo del papa. Qui è rappresentato un episodio dell’Antico Testamento, la Cacciata di Eliodoro dal Tempio. Eliodoro aveva tentato di rubare i tesori del tempio di Salomone, ma viene fermato dalle preghiere e dalle invocazioni del sacerdote ritratto al centro dell’opera.

Sulla sinistra c’è una scena particolare, Giulio II osserva tutto dalla sua portantina. Stranamente un papa del 1500 è raffigurato in una scena avvenuta tanti secoli prima.

San Pietro

La visita guidata si conclude nella Basilica di San Pietro.

La pietà - Musei Vaticani


Prenditi tutto il tempo che vuoi per osservare tutto con calma, e non perdere la Pietà di Michelangelo!

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