Sono molto fortunata: da quasi quattro anni a questa parte ho la possibilità di fare ogni pochi mesi una scappata in Friuli Venezia Giulia. E pensare che fino a quattro anni fa non ci avevo mai messo piede. E anche se per pochi giorni, ogni volta che ci vado per me significa liberarmi dal caos e i rumori della quotidianità, potermi rifugiare in un’isola di quiete assoluta e ricominciare a respirare. Significa riempirsi gli occhi di paesaggi naturali ricchi e soprattutto vari, con sfumature che vanno dal blu intenso del mare alla terra rossa del Carso.
Se state per programmare un viaggio in Friuli Venezia Giulia (e dovete farlo perché stiamo parlando di una delle regioni più belle d’Italia nonostante non tutti la conoscano) accettate pure i consigli che sto per darvi ma tenete in conto che le cose da vedere e le esperienze da fare sono veramente tante. Io ho girato il Friuli Venezia Giulia in lungo e in largo ma ogni volta che ci vado scopro una nuova meta da raggiungere. E finisco per pormi sempre la stessa domanda: ma come ho fatto a ignorare questo estremo Nord Est per i primi trent’anni della mia vita?
Mentre provo a individuare una risposta adeguata vi segnalo cosa non dovete perdere durante un viaggio in Friuli Venezia Giulia.
1 – Trieste
Una bellezza austriaca con mare annesso (e che mare). La città dei caffè e degli scrittori. Una tappa imperdibile per chi sceglie di dedicare le proprie vacanze alla scoperta di questa stupenda porzione di Italia.
Trieste rappresenta il fiore all’occhiello della sua regione della quale sintetizza tutti gli aspetti fondamentali: la presenza del mare assieme a quella dell’altopiano, la vicinanza a più Europe diverse, la contaminazione tra le differenti tradizioni culinarie, i tratti misti della sua gente.
Prendetevi tutto il tempo necessario per visitarla, le cose da vedere sono tante, a cominciare dai suoi castelli (Miramare e San Giusto), per proseguire con il porto, le vie del centro, i siti archeologici e i quartieri più storici.
2 – Grado
Grado è frequentata principalmente per le sue spiagge (scelte soprattutto dai turisti austriaci e tedeschi) e per i suoi centri termali, ma a me piace soprattutto per il suo piccolo centro storico di vicoli e viuzze e per il paesaggio lagunare di rara bellezza nel quale è immersa.
Consiglio a tutti una passeggiata sul lungomare in inverno, quando si fa fatica a incontrare qualcuno e gli unici frequentatori delle spiagge sono i pescatori solitari.
3 – Palmanova
Giunti in Friuli Venezia Giulia non dimenticate di includere nel vostro itinerario uno dei principali motivi d’orgoglio della regione: Palmanova, infatti, è entrata proprio da quest’anno a far parte del Patrimonio Unesco. La città-fortezza dalla pianta a forma di stella riuscirà ad affascinarvi grazie alla sua storia militare che potete conoscere con una visita al Museo Civico e Storico.
4 – Aquileia
Non perdete una delle aree archeologiche più importanti del Friuli Venezia Giulia, dichiarata anch’essa Patrimonio Unesco. Aquileia, grazie ai numerosi resti emersi dagli scavi, fornisce un’importante testimonianza dell’imponenza dell’impero romano e del ruolo che la zona ricoprì durante quell’epoca.
Inoltre, è imperdibile uno sguardo alla delicatezza dei mosaici risalenti all’età paleocristiana e conservati all’interno della Basilica di Santa Maria Assunta. Una volta lì, poi, salite fino al Campanile per non perdere lo splendido panorama che si estende fino alla laguna di Grado.
5 – Cividale del Friuli
Anche Cividale, graziosa città dal profilo e dal carattere riconducibili al periodo longobardo, è Patrimonio Unesco dal 2011. Ed è proprio alla ricerca delle tracce dei longobardi che dovete andare, una volta superato a piedi il piccolo e suggestivo Ponte del Diavolo sul fiume Natisone.
A cominciare da una visita al misterioso Tempietto, del quale non si conoscono ancora bene le origini e l’utilizzo, e il Monastero di Santa Maria in Valle.
6 – Sentieri storico-naturalistici
Ho cominciato ad appassionarmi alle passeggiate per boschi dopo aver conosciuto il Friuli Venezia Giulia. Non scherzo, percorrere uno dei tanti sentieri storico-naturalistici è una delle esperienze più caratteristiche che si possano fare in questa regione.
Quelli che io ho amato di più sono il Sentiero Rilke, passeggiata panoramica con vista mare che si estende dal Castello di Duino a Sistiana, poco fuori Trieste, e il Brestovec, percorso sul Carso disseminato di trincee e altre testimonianze della Prima Guerra Mondiale.
7 – Il borgo di Venzone e il lago di Cavazzo
In ogni tour che si rispetti non può mancare una visita a un borgo. Quello che vi suggerisco qui non è un borgo qualunque ma è il vincitore 2017 del titolo di Borgo dei Borghi: Venzone, il piccolo paese delle mummie e della lavanda arroccato sulle Prealpi carniche.
A pochi chilometri di distanza, un altro angolo molto suggestivo: il lago di Cavazzo (o dei Tre Comuni), il lago più esteso del Friuli Venezia Giulia. Le sue rive vi aspettano per proporvi tantissime attività all’aria aperta durante la bella stagione e per lunghe passeggiate rilassanti e riflessive nei mesi invernali.
Fondatrice di “Alla fine di un viaggio”, blog di ricordi fuori porta – Travel, writing, photography and street art addicted.