Mancano pochi giorni alla nostra partenza per l’ Iran (16 agosto) e vivo i classici sentimenti fra l’euforia, la pianificazione, la giusta preoccupazione che accompagnano la vigilia di ogni partenza. Chi mi chiede notizie su dove sto per andare, rimane un po’ sorpreso per la meta scelta, spesso mi raccomanda prudenza e mi chiede “ma l’Iran è un paese sicuro?”.
Io non ho la risposta a questa ultima domanda; nessuno può dire cosa sia sicuro e cosa no. Riferisco cosa leggo, l’idea che mi sono fatta nel pianificare questo viaggio e cosa mi ha detto chi c’è stato: l’Iran sembra essere un paese tranquillo, sicuro ed ospitale.
Un viaggio in Iran però presuppone una certa organizzazione e non può essere improvvisato, almeno se ci si reca per la prima volta.
La nostra idea era di visitarlo con l’ausilio di mezzi pubblici. Abbiamo letto tantissimi post di persone che hanno viaggiato comodamente con vip bus, bus turistici molto comodi e affittato poi taxi nelle città per girare.
Guida e Driver
Abbiamo però, per una serie di circostanze, preferito cercare un driver locale che ci accompagnasse. Ho così contattato attraverso Synotrip un ragazzo iraniano che si offre come guida e driver. A lui mi sono affidata per consigli di pianificazione viaggio, prenotazione hotel, volo. Nel corso di questi mesi abbiamo comunicato molto, condiviso anche tanti aspetti dei costumi iraniani.
Il problema principale per una pianificazione indipendente di un viaggio in Iran sta nel fatto che questo paese subisce l’embargo dall’occidente e non sono attive nè le maggiori carte di credito, né bancomat nè c’è la possibilità di inviare denaro dall’Italia.
Ciò rende più complicato ma non impossibile prenotare voli interni, alberghi, mezzi pubblici o inviare caparre.
L’ausilio dunque del nostro driver ci ha permesso di evitare alcune complicazioni come ricercare siti iraniani, non così facili da trovare, per prenotare ad esempio alberghi.
Questo il mio Iran pre viaggio step by step.
Hotel
Non è possibile prenotare pressoché nulla via Booking o siti simili. Solo per la capitale c’è qualcosa, ma veramente poco. Esiste però, l’ho letto in diversi post, un sito iraniano di prenotazione hotel equivalente a booking.com. Mi sarei affidata a questo sito, se non fosse che il mio driver si è mostrato entusiasta nel volermi aiutare e, una volta condiviso il budget, ha prenotato per noi alberghi in base al tour e le nostre tappe. La prenotazione della prima notte è condizione necessaria per ottenere il visto in aeroporto.
Voli interni
E’ probabile che sia necessario un volo interno per tornare a Teheran o recarvi a sud. Dipende dai giorni a disposizione. I voli sono economici (50 euro a testa con valigia) il problema è ancora una volta la non possibilità di usare per prenotare le carte di credito occidentali.
Mi sono così rivolta ad una agenzia di Milano concessionaria per l’Italia della Mahan. Contattati via mail abbiamo in poche ore realizzato l’acquisto ricaricando una loro postpay.
Bonifici, invio denaro, banche: per la mia esperienza e le info raccolte in banca, money transfert non sono possibili dunque, nel prenotare, occorre tenere presente questo come nella progettazione del denaro necessario una volta lo, non funzionando neanche i bancomat.
Visto
Ho letto molti post a riguardo è scritto al consolato che mi ha confermato che è ottenibile in due modi.
All’arrivo: i cittadini possono ottenere il visto turistico all`arrivo negli aeroporti internazionali dell’Iran, occorre passaporto valido almeno 6 mesi con qualche pagina libera, 1 foto, indirizzo alloggio in Iran, assicurazione sanitaria che copre il viaggio. Il visto vale 30 gg, il costo dovrebbe essere 75€.
Al consolato a Milano o Roma: occorre prima registrarsi sul sito, consolatoiran.it, completando la pre registrazione e la registrazione con il codice verrà inviato. Occorre stampate la pagina con il codice a barre, andare di persona e lì verranno prelevate elettronicamente le impronte digitali.
Sia al consolato che in aeroporto, il visto non viene rilasciato se nel passaporto c’è il timbro di Israele.
Abbigliamento
Iran è una teocrazia islamica. Costumi e cultura sono osservate, vigilate, regolate attraverso la religione. È necessario un occhio particolare all’abbigliamento. Per le donne é obbligatorio usare il velo, vestiti coprenti, le maniche lunghe. Per gli uomini sono concesse le maniche corte, ma non nei luoghi di culto; non i pantaloni sopra il ginocchio.
C’è libertà di abbigliamento nella propria dimora, in pubblico occorre attenersi alle regole anche se turisti. Anche i rapporti uomo/ donna sono molto regolati e controllati. Rapporti pre matrimoniali, convivenza ma anche lo stesso passeggiare assieme senza familiari è contro la legge di Dio e dello stato. Il divorzio è possibile legalmente ma viene considerato moralmente riprovevole.
Se ne può parlare quanto vorremmo di libertà violate ed ospitalità; rimane il fatto che quando si viaggia occorre attenersi alla cultura ospitante.
Una piccola nota: sotto lo Shah fu abolito il velo da indossare sul capo dalle donne. Per alcuni mesi, molte, non uscirono di casa perché il velo è parte della cultura persiana non solo questione religiosa.
Letture e info
Oltre alle informazioni di base recuperabili dal sito della Farnesina ( in cui sempre meglio registrarsi e dichiarare le tappe del proprio tour) ci sono diversi articoli anche dal web che possono aiutare ad avvicinarsi alla cultura iraniana, nonché film, libri.
Film: disponibile anche su Sky go Taxi teheran e Offside entrambi del regista Panahi, due film che raccontano in differente modo la società iraniana in bilico, attraverso attori non protagonisti.
Libri: l’Iran oltre l’Iran. Con un taglio giornalistico l’autore cerca di raccontare la società iraniana oltre la connotazione religiosa.
Alla ricerca di Hassan: una famiglia di diplomatici americani negli anni 60 a Teheran familiarizzano cn una famiglia iraniana. Tornati in Usa, dopo anni, compiono un viaggio in Iran alla ricerca del cuoco Hassan, che permette al lettore di conoscere la storia dell’Iran di ieri e di oggi.
Insegnante di professione, turista per passione, fotografa per diletto. Amo sognare e progettare i miei viaggi come un modo per conoscere e scoprire me stessa. Parecchi i viaggi fatti, molti di più quelli ancora da fare e da raccontare.