A.T. Allarme Terra – Il Libro di Carlo Crescitelli

A.T. Allarme Terra: che cosa succederà davvero? Il nuovo libro di Carlo Crescitelli apre interrogativi inusitati sulla crisi climatica in corso

Spesso e volentieri mi piace pubblicare interviste a scrittori, magari ancora poco conosciuti al pubblico di massa, come nel caso di Carlo Crescitelli con il suo nuovo libro A.T. Allarme Terra.  Carlo è un collaboratore di Non Solo Turisti da anni ormai, ma anche uno scrittore, avendo già pubblicato qualche tempo fa il libro A spasso con l’Antiviaggiatore che trovate qui: https://nonsoloturisti.it/a-spasso-con-antiviaggiatore-il-libro/ 

Questo nuovo romanzo invece, A.T. Allarme Terra, si colloca a metà tra una narrazione classica e la graphic novel.

L’avventura distopica ideata da Carlo, infatti, oltre a riprendere nelle pagine ambientazioni selvagge ed estreme, è accompagnata ed arricchita da ben 13 disegni in bianco e nero realizzati per l’occasione dall’illustratore Lorenzo Uccheddu.

Dalla montagna irpina, all’Artico, alla metropolitana di Roma, si snodano le vicende di cinque supereroine in lotta contro i poteri forti per salvare la Terra dalla catastrofe ecologica utilizzando anche delle strategie militari.

Ma andiamo a scoprire meglio questo libro con una breve intervista a Carlo.

Carlo Crescitelli foto
Carlo Crescitelli

1. Perché questa storia

Mi ha sempre lasciato molto perplesso la narrazione mediatica che viene spesso fatta del global warming, poi ribattezzato mutamento climatico. Perché d’istinto mi appare – come del resto molti dei temi cruciali di questo inizio millennio – non tanto e non troppo fondata in termini strettamente scientifici, quanto piuttosto assai piegata all’ideologia emergente che le sottende e la ispira: personalizzazione mitico/mistica dell’entità/pianeta in affanno, culto della decrescita come unica soluzione al problema antropico, atavico senso di colpa a prescindere circa il ruolo storico dell’uomo nello sfruttamento delle risorse naturali, etc. etc etc.

Al di là di queste mie personalissime sensazioni, ho viaggiato più volte in Artico e aree subartiche, ascoltando testimonianze dirette e riscontrando sensibilità diffuse spesso lontane dalla vulgata che ci viene usualmente proposta in materia. Intendiamoci, il problema esiste: ma non come ci siamo abituati a pensare. Conglobato piuttosto in un ambito concettuale e operativo ben più vasto, che è quello del rapporto uomo/territorio a quelle latitudini, e di equilibri geologici e faunistici molto meno prevedibili di quel che immaginiamo. Ciò premesso, nella situazione presente nessuno a mio avviso può dire su presupposti realmente affidabili quello che succederà tra venti o trent’anni.

E così, in coerenza con il mio riflettere sul reale per trarne fuori storie, ho voluto divertirmi a immaginare un futuro prossimo distopico in cui le cose sono andate in modo diverso e anzi opposto rispetto alle nostre fin troppo articolate previsioni di oggi, e giocare in chiave critica sui tanti possibili paradossi dell’intera faccenda. Perché alla fine, anche se critico, pur sempre di intrattenimento si tratta.

2. Raccontaci lo stile di scrittura utilizzato in questo libro

In questi ultimi anni ho sviluppato una forte attrazione per il linguaggio cinematografico e televisivo: e trovo che anche A.T. Allarme Terra risenta molto, e per molti aspetti, di questa mia attuale fascinazione. Troverete infatti esordi in medias res, abbondanza di soggettive e di dialoghi, alternanze di scene e meccanismi di rivelazioni progressive, descrizioni brevi e scarne, dettagli semplicemente suggeriti e lasciati all’immaginazione del lettore, come se dovessero rimandare o preludere (a volte effettivamente succede) a ulteriori eventi collocati in epoca anteriore o posteriore, perseguendo l’effetto complessivo di racconto per brevi flash ed immagini, con percorsi lasciati aperti in vista di possibili nuovi sviluppi. Mi rendo perfettamente conto di come questo tipo di impianto stilistico possa aver in parte sacrificato l’immediatezza e la linearità di esposizione degli eventi, ma ho  voluto consapevolmente così procedere, in un mio preciso intento di ricerca di un linguaggio narrativo il più possibile attuale e suggestivo.

3. Il progetto di illustrazione

È anche quello un corollario delle mie ansie visuali di autore. E credo che sia un’ottima e utile integrazione alla fruibilità complessiva della storia, per come l’ho concepita e strutturata. Di fatto, già il primo bozzetto provvisorio del disegnatore da me individuato e incaricato sin dall’affiorare della mia prima idea grezza, pur ancora piuttosto lontano da quello che poi sarebbe diventato l’impianto definitivo delle immagini utilizzate nel libro, ottenne l’effetto auspicato di ispirarmi e addirittura guidarmi nel corso della stesura vera e propria del testo.

4. Le tue aspettative

Credo molto nel lavoro di gruppo, e nelle sue sorprendenti risultanze di valore aggiunto: a riprova di ciò, ti confesso che quelle che ritengo tra le cose migliori che io abbia prodotto – un diario critico degli anni Settanta, ed un cortometraggio di ambientazione cinese primonovecentesca – hanno visto la luce proprio così, dal rapporto con un editore assai propositivo la prima, e dalla pratica di un cast democratico ed entusiasta la seconda. Questo per ribadire che mi dichiaro aperto e anzi desideroso di confronto. E a proposito, grazie di essere giunti a leggere sin qui!    

5. Dove acquistare il libro

A.T. Allarme Terra è acquistabile on line direttamente sui siti della casa editrice AltroMondo e dell’agenzia  di distribuzione libraria Cinquantuno.it Diffu51one o su Amazon.it e su tutti i maggiori portali web, nonché distribuito fisicamente su tutto il territorio nazionale, e quindi reperibile o ordinabile in qualunque libreria italiana. Buona lettura! 

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