A vederlo, questo complesso, non sembrerebbe essere uscito dalla penna di Renzo Piano. Il suo stile si discosta leggermente da ciò che siamo abituati a vedere nelle sue altre opere e forse, come primo impatto, ci sentiamo un po’ confusi e curiosi nel voler trovare i tipici segnali della sua poetica. Il maestro del genius loci qui deve fare i conti con i professionisti del campo musicale, ingegneri del suono, musicisti, tecnici che hanno obbligato la sua architettura a piegarsi di fronte alle leggi della fisica.
L’Auditorium Parco della Musica, iniziato nel 1994 e terminato nel 2002, sorge in un’area di Roma piuttosto lontana dal centro storico: il quartiere Flaminio, che già ospita il Villaggio Olimpico (creato per le Olimpiadi di Roma del 1960), il Palazzetto dello Sport e lo Stadio Flaminio.
La prima sfida affrontata da Renzo Piano nella realizzazione di questo progetto è stata di natura urbanistica in quanto è impensabile realizzare un auditorium di queste dimensioni nel congestionato centro storico di Roma. Durante i lavori di sbancamento dell’area sono stati ritrovati i resti di un’antica villa romana di epoca repubblicana le cui fondamenta sono state integrate nel complesso dell’Auditorium. Questo ritrovamento ha consentito di rafforzare il rapporto tra il ‘vecchio’ ed il ‘nuovo’ rendendo il complesso un pezzo di città creato dal nulla e immerso nel verde. A tutto questo si è aggiunta la creazione di un sistema di trasporti ed infrastrutture che facilita lo spostamento di un gran numero di persone.
Il Parco della Musica è caratterizzato da tre elementi principali: tre distinte sale da concerto, sopraelevate rispetto al resto delle strutture del parco stesso e di dimensioni diverse, già diventate iconiche nel panorama urbano.
La stretta collaborazione di Renzo Piano con rinomati professionisti del settore ha permesso la realizzazione di tre vere e proprie casse acustiche di strumenti musicali ed i tre involucri appaiono molto leggeri, quasi sospesi da terra, nonostante l’imponenza della scala ed il tetto portante. Per questo motivo le tre sale sono separate tra loro e rivestite con pannelli di legno di ciliegio per favorirne l’isolamento, per facilitarne il controllo del suono ed evitare dispersioni acustiche.
Dallo spazio che separa gli edifici è stata ricavata una piazza centrale, denominata “cavea”, con la funzione di anfiteatro all’aperto o da semplice punto di aggregazione per i visitatori. La cavea è vista come la quarta sala del complesso ed ospita spesso spettacoli e concerti all’aperto, ovviamente quando le condizioni climatiche lo permettono. Renzo Piano usa il tema della piazza molto spesso nei suoi progetti, essendo considerata in Italia un elemento urbano fondamentale che permette la socializzazione tra gli individui, cuore pulsante di una comunità. Il complesso comprende inoltre un museo all’aperto pensato in funzione del ritrovamento dei resti della villa romana.
I materiali usati per questo progetto sono quelli tipici della tradizione romana: troviamo il travertino a ricoprire le gradinate dell’anfiteatro e le entrate; il mattone romano per rivestire le superfici verticali; il piombo preossidato per i gusci delle tre sale da concerto, che cambiano colore a seconda delle condizioni climatiche.
Sito ufficiale: www.auditorium.com
Indirizzo: Via Guido Reni, 4A – Roma
Telefono: 0680241281
Orario invernale: da ottobre a marzo dalle 11 alle 18; domenica e festivi dalle 10 alle 18.
Orario estivo: da aprile a ottobre dalle 11 alle 20; domenica e festivi dalle 10 alle 20.
Come arrivare
Autobus
910, Capolinea Termini/Piazza Mancini.
53, Capolinea Piazza Mancini/Piazza San Silvestro.
217, Capolinea V.le XVII Olimpiade/Stazione Termini.
231, Capolinea P.zza Mancini P.le delle Canestre (Villa Borghese) solo sabato e domenica.
Linea “M”, Capolinea Stazione Termini/Viale Pietro de Coubertin (Auditorium) dalle ore 17 fino al termine dell’ultimo spettacolo. Partenze ogni 15 minuti.
2, Capolinea P.le delle Canestre (Villa Borghese/P.le Flaminio)/P.zza Mancini.
Tram
2D, Capolinea P.zza Risorgimento/P.zza Mancini.
Metropolitana
Metro A fermata Flaminio poi Autobus 2 o M.
Auto
G.R.A. uscita Flaminio Saxa Rubra, direzione Corso di Francia.
Lungotevere Flaminio/Viale Tiziano, altezza Palazzetto dello Sport.
Presso l’Auditorium Parco della Musica c’è ampia possibilità di parcheggio, con posti riservati ai diversamente abili.
Cresciuta tra i verdi prati della Valtellina e la traballante Emilia mi sento a mio agio con le scarpe da trekking ed uno zaino sulle spalle. Sono architetto, vivo a Firenze ma sono cittadina del mondo. Sono un’avida lettrice di libri in lingua ed un’aspirante scrittrice. Parlo al contrario ed amo correre, anche lunghissime distanze, ma solo all’aria aperta. Cosmopolita e poliglotta, la mia vera passione, oltre ai viaggi ai quattro angoli del globo, è l’architettura contemporanea ed eco-sostenibile. Il mio architetto preferito è l’italianissimo Renzo Piano che spero un giorno di incontrare. Potete seguirmi su Instagram (missarchipaola) o scrivermi un’email ([email protected]).