Ci svegliamo alle sette a Bumbury, Western Australia per correre in spiaggia per incontrare i delfini che, una volta al giorno, raggiungono le rive di questa città. D’inverno è difficile vederli, ma ci proviamo lo stesso… senza alcuna fortuna! Decidiamo così di fare una sosta su una torretta adibita per osservare la città dall’alto. Come sempre la pioggia si era alzata dal letto con noi, così da regalarci uno splendido arcobaleno da sfondo al paesaggio.
Il nostro viaggio continua, entriamo appena nel Golden Outback e il paesaggio inizia a farsi più secco, i paesi distano parecchi chilometri e oltre alla lunga distanza ci accorgiamo come non ci sia proprio niente se non arida vegetazione. Durante una pausa caffè a Karlgarin il barista ci suggerisce di percorrere la “Tin Horse Highway“, una simpatica strada decorata da statue di latta e bidoni rappresentanti cavalli in posizioni assurde.
La terra diventa sempre più rossa, alternata a grandi prati di fiori gialli ed eucalipti. L’aria è secca e polverosa. Sul ciglio delle strade ci sono molti Ring Neck Parrots (“Parrocchetto di Port Lincoln”) e carcasse di canguri in decomposizione. La strada è lunga, ma finalmente arriviamo ad Hyden. Facciamo una sosta per il rifornimento e notiamo un’installazione nel paese: la Street Art di Hyden, dove personaggi in ferro arrugginito raccontano la storia dei primi abitanti di questo paesino.
Dopo quattro chilometri eccoci arrivati a Wave Rock, un’immensa onda di roccia plasmata dal vento e dall’acqua. Dopo aver lodato l’incredibile abilità modellante della natura seguiamo il sentiero che ci porta in cima all’onda dove fanno bella mostra di sé altri massi giganti con la loro inspiegabile forma e posizione. Il panorama ricorda le enormi distese africane della savana ed il sentiero ci riporta a terra in mezzo al bush secco pieno di alberi curvati dal forte vento.
Dopo una passeggiata di un chilometro eccoci all’Hypo’s Yawn, un’altra gigantesca roccia dalla forma incredibile: lo sbadiglio di ippopotamo!
Nei pressi della Wave Rock ammiriamo anche l’arte aborigena su pietra di Mulka’s Cave. Poi ripartiamo in direzione di Corrigin. Per strada facciamo una breve tappa al Dog Cimitery: il cimitero dei cani, una perfetta espressione di affetto e di rispetto per il miglior amico dell’uomo.
Riusciamo anche ad avvistare un branco di Red Kangaroo. Increduli ci fermiamo ad osservarli, loro alzano le orecchie e dopo qualche secondo iniziano tutti a scappare saltellando. Ripartiamo in macchina. Viaggiamo accanto a loro e ci rendiamo conto che corrono a 60 chilometri l’ora.
Proviamo un’emozione fortissima, tanto da commuoverci: avevamo la luce perfetta, il paesaggio perfetto, la musica in sottofondo perfetta per poter ringraziare la natura australiana dello splendido regalo.
Siamo Sara e Jacopo, una coppia che ha deciso di viaggiare alla scoperta di terre incontaminate e culture lontane. Il nostro travel blog si chiama Sì Viaggiare perché crediamo che ad una sfida come il viaggio si debba dire solo Sì. Siamo sempre alla ricerca di luoghi da scoprire, quindi… seguiteci e scriveteci. Perché viaggiare è vita!