Poche città europee riescono a fondere arte, cultura e divertimenti come Barcellona. Il capoluogo della Catalogna è famoso in tutto il mondo per la sua movida notturna e attrae in ogni periodo dell’anno migliaia di giovani turisti desiderosi di buttarsi in folli festeggiamenti nei locali più alla moda e sulle ramblas sempre affollate sia di giorno che di notte.
Cionostante la città spagnola non passa inosservata nemmeno dal punto di vista culturale. Il grande archittetto Antoni Gaudì vi visse e lavorò per gran parte della sua vita, lasciando a testimonianza del suo straordinario talento opere immortali come la Sagrada Familia, la Casa Milà – meglio nota come Pedrera – e il Parc Güell. I numerosi musei testimoniano invece il grande interesse per l’arte pittorica, da Mirò a Picasso, ma forse ciò che meglio esprime il folklore di questa città è il suo amore per la musica e il ballo.
Pensando alla Spagna e alle danze può sembrare inevitabile parlare di flamenco. In realtà questo stile di danza è tipico di un’altra regione spagnola, l’Andalusia, mentre in Catalogna la danza locale è la sardana. Ve ne sono di più tipi: i più diffusi sono la sardana curta, che rappresenta lo stile più tradizionale, mentre la moderna sardana llarga è quello attualmente più popolare. Le origini di tale danza sono poco chiare e secondo alcune teorie risalgono addirittura al XVI secolo. Nel corso del tempo è stata influenzata da altri stili popolari come la zarzuela e l’opera italiana, fino a diventare un ballo di gran moda. Con l’emergere delle correnti nazionaliste catalane, questa danza è divenuta un simbolo della cultura e dell’orgoglio della regione, con combinazioni strumentali e ritmi assolutamente originali che la distinguono da altre simili forme di ballo mediterraneo. Molto popolare anche durante al guerra civile spagnola, i combattenti catalani erano soliti danzarla prima di andare in battaglia.
La banda strumentale che tipicamente accompagna la sardana è composta da dieci strumenti a fiato, un contrabbasso e uno piccolo strumento a percussione noto come tamborì. Tale composizione è nota come cobla e utilizza spesso strumenti tipici della tradizione catalana. Attualmente si pensa che in Catalogna ce ne siano circa 130 in attività, molte delle quali sono costituite in orchestre amatoriali, e persino in Olanda ve ne è una: la Cobla La Principal d’Amsterdam. La componente di ballo è piuttosto semplice e non richiede grandi doti fisiche. I ballerini sono sia uomini che donne e sono detti sardanistes, si raccolgono in cerchio dandosi la mano per poi procedere con le figure richieste.
Il modo migliore per assistere a una sardana è recarsi a Barcellona durante un festival. Il Focs de Sant Joan, ad esempio, si tiene a giugno, ma nel corso di tutta l’estate si possono incontrare gruppi di sardanistes dalle sei fino al tramonto nei punti della città in cui sono soliti esibirsi, come Plaça Jaume I e l’area circostante alla Catedral de Barcelona. Alloggi non mancano per qualsiasi gusto e tasche > Dove dormire a Barcellona
Fondatore e autore di NonSoloTuristi.it e ThinkingNomads.com.
110 nazioni visitate in 5 continenti. Negli ultimi 6 anni in viaggio per il mondo con mia moglie Felicity e le nostre due bambine. Instagram @viaggiatori