Bergamo è la mia città perciò credo che un piccolo accenno le sia dovuto. Per una descrizione completa ci vorrebbe davvero troppo tempo perché sono tanti gli angolini che meriterebbero una visita perciò per ora mi concentro sulla cosiddetta: “Città Alta” poi, magari, un domani, faremo anche la “città bassa”.
Bergamo è anche chiamata “città dei Mille” perché nel 1860 partirono con Garibaldi ben 156 uomini. Consiglio la visita a chi, magari, è già a Milano ed ha una giornata libera in più.
Piazza Mercato delle Scarpe
Io opto, all’andata, per la funicolare e quindi arrivo in Piazza Mercato delle Scarpe: su di essa si affaccia il Palazzo Suardi in stile neogotico che oggi ospita la stazione della funicolare che entrò in funzione il 20 settembre 1887.
![funicolare bergamo](http://i2.wp.com/nonsoloturisti.it/wp-content/uploads/funicolare-bergamo.jpg)
Mura Venete
Una volta usciti dalla funicolare abbiamo due scelte, io proporrei di farle entrambe, se ci giriamo a sinistra e arriviamo in via San Giacomo e possiamo vedere le Mura Venete (misurano cinque chilometri e 117 metri) e fa parte dei Patrimoni dell’Unesco.
Le mura furono costruite nel Cinquecento allorché Bergamo è divenuto l’avamposto della Serenissima nel centro della pianura padana. Decisione disastrosa per la città e voluta da Sforza Pallavicino: si tratta infatti di abbattere decine e decine di case e la chiesa del Patrono Sant’Alessandro.
![Mura di Bergamo](http://i3.wp.com/nonsoloturisti.it/wp-content/uploads/mura-bergamo.jpg)
Porta San Giacomo e Palazzo Medolago Albani
Quindi possiamo ammirare la bianchissima Porta San Giacomo: terminata nel 1592. Interamente ricoperta di marmo di Zandobbio e di fronte a Palazzo Medolago Albani (palazzo privato) che fu edificato a partire dal 1783 dall’architetto Cantoni, importante esponente del Neoclassicismo settentrionale. A pianta a U. I cinque bassorilievi con episodi della Gerusalemme Liberata, e al centro, la scena di un omaggio al Tasso, scolpiti dal Benzoni nel 1848 per commemorare il celebre poeta del tardo Rinascimento di origine bergamasca.
Il palazzo è noto per aver ospitato l’imperatore di Austria Francesco Giuseppe e un incontro tra Garibaldi ed il re Vittorio Emanuele II.
![porta san giacomo bergamo](http://i0.wp.com/nonsoloturisti.it/wp-content/uploads/porta-san-giacomo.jpg)
Piazza Mercato del Fieno
Se, invece, partiamo dalla piazza della Funicolare e proseguiamo dritti ci imbattiamo in Piazza Mercato del Fieno: è uno dei luoghi di Bergamo dove si respira un particolare clima medievale perché vi si affacciano tre case torri.
La Rocca
Quindi, anche qui, abbiamo nuovamente due opzioni o giriamo verso destra e andiamo alla Rocca: iniziata nel 1331 sul Colle di Sant’Eufemia e terminata cinque anni dopo. L’attuale torrione rotondo è una posteriore aggiunta e risale al XV secolo. Qui si trova il Museo del Risorgimento e della Resistenza che comprende cimeli garibaldini e vari documenti.
Per maggiori informazioni [email protected]
Chiesa di Sant’Agata del Carmine
Oppure se da Piazza Mercato del Fieno proseguiamo dritti e arriviamo alla Chiesa di Sant’Agata del Carmine (via Colleoni): rifatta più volte fino al definitivo riassetto del 1730 ad opera del Cagnana. Ad unica navata con cinque cappelle per ciascun lato. E poi possiamo ammirare Ex Convento di Sant’Agata: dell’600 e soppresso nel 1797 e poi fino al 1978 come carcere.
Torre del Gomito
Il nostro giro ci porta adesso sotto la Torre del Gomito: (XII – XIII secolo) sta per gomito in dialetto, derivazione dal latino compitum ossia il punto della Bergomun Romana tra cardo e decumano dove si iniziano a numerare tutte le vie. In origine alta 64 metri, ma venne capitozzata nell’Ottocento per problemi di sicurezza fino agli attuali 52 metri.
Poco prima c’è una Piazzetta, al centro della quale si trova una fontana in marmo bianco (1549) opera di Leonardo Isabello, e anche c’è la chiesa di San Pancrazio di fondazione altomedievale, ma ricostruita e consacrata nel 1474 e poi ristrutturata alla metà del Settecento.
Piazza Vecchia
Ora siamo giunti nel cuore della Bergamo antica ossia Piazza Vecchia: di forma rettangolare, e’ chiusa a nord est dalla bianca facciata del Palazzo Nuovo che divenne dal 1648 al 1873 la sede del municipio di Bergamo e dal 1928 ospita la Biblioteca Civica Angelo Mai che conserva quasi undicimila cinquantine (opere che rappresentano il lavoro delle prime stamperie nel XVI secolo) di inestimabile valore.
![piazza vecchia bergamo](http://i1.wp.com/nonsoloturisti.it/wp-content/uploads/piazza-vecchia.jpg)
Palazzo del Podestà e della Ragione: prima dello scalone si trova il Palazzo del Podestà (in parte università) fu costruito nella prima metà del Trecento dal Suardi e poi il Palazzo della Ragione innalzato nel 1198, fu distrutto diverse volte fino al restauro definitivo che venne fatto nel 1538 dall’Isabello alle cui spalle sorge la Torre Civica (secolo XI secolo) in origine era della Famiglia Suardi che la cedette poi alla municipalità. E’ alta 52.10 metri. Il suono delle sue campane (180 rintocchi) annunciava il coprifuoco alle dieci di sera, nonché le sedute del consiglio comunale e le processione del “Corpus Domini”.
Fontana del Contarini: donata dall’omonimo podestà nel 1780 ai bergamaschi.
Duomo: la costruzione dell’attuale edificio è iniziata nel 1458 con un progetto di Antonio Averlino detto il Filerete. La fabbrica della chiesa subì notevoli rallentamenti e numerose interruzioni, tanto che nel 1788 venne affidato a Carlo Fontana un nuovo progetto, che comunque si ispirava al modello del Filerete. La cupola, modificata rispetto al progetto iniziale, è stata completata nel 1853. L’interno a croce latina con una sola navata e si presenta riccamente decorato.
Battistero: edificato da Giovanni da Campione nel 1340.
Santa Maria Maggiore: il tempio di proprietà del Comune in quanto eretto nel 1100 per sciogliere un voto civico alla Madonna, fu affidato dalla Metà del XV secolo al Consorzio della Misericordia Maggiore. Il campanile, originariamente non previsto, fu completato nel 1591. Di inestimabile valore il confessionale in legno opera di Andrea Fantoni(1705). Da vedere ancora i monumenti funebri al Donizetti e al suo maestro Mayr.
Cappella Colleoni: eretta tra il 1472 e il 1476 come mausoleo dell’omonimo condottiero su progetto di Giovanni Antonio Amedeo. La cappella costituisce uno dei più importanti esempi di architettura rinascimentale lombarda a pianta centrale.
![Cappella Colleoni bergamo](http://i3.wp.com/nonsoloturisti.it/wp-content/uploads/bergamo-alta.jpg)
Il cosiddetto Fontanone, una cisterna medievale capace di ben 22.000 ettolitri d’acqua,sopra la quale nel 1769 venne eretto un portico per conservarvi lapidi ed altre antichità; nel 1818 divenne la sede dell’Ateneo di scienze, lettere e arti di Bergamo, nato in seguito alla fusione dell’Accademia degli Eccitati e di quella degli Economico – Arvali e che qui si riunì fino al 1959.
Seminario Vescovile: terminato nel 1965 e dedicato a Papa Giovanni XXIII,nato a Sotto il Monte, una piccola cittadina a pochi chilometri da Bergamo.
Piazza Mascheroni
Torniamo sui nostri passi e continuiamo il nostro itinerario fino a Piazza Mascheroni (Piazza Nuova):fu disegnata nello stato attuale nel 1520 per creare un nuovo centro commerciale. Esisteva la necessità di trovare degli alloggi per chi partecipava sia ai giochi ed ai tornei e sia per chi andava al Mercato del Lino che si teneva in origine in questa piazza.
Cittadella
Poi ci imbattiamo nella Cittadella che venne eretta dai Visconti a partire dal 1355 con la triplice funzione sia di controllo della città sia come rifugio in caso di insurrezione interna ed infine come luogo dal quale dominare l’intero abitato se impossibilitati a difendere il perimetro delle mura.
Ed è qui che svetta la Torre di Adalberto: (X – XIII secolo)alta 24 metri conosciuta come “torre della fame”,perché sembra vi venisse rinchiuso chi non pagava le tasse. Venne innalzata da Adalberto che fu vescovo della città fino al 926.
Colle Aperto
Siamo arrivati in Colle Aperto: sul colle di fronte si vedono le polveriere venete in pietra che vennero realizzate nel 1582. Se guardiamo dagli spalti verso il basso possiamo ammirare Porta di San Lorenzo poi ribattezzata “Porta Garibaldi” per il passaggio dell’eroe dei due mondi. Il nome originario della porta deriva anche in questo caso da un precedente edificio di culto distrutto nel 1561 e a memoria di ciò fu posta la colonna di San Lorenzo e quindi la Chiesa di San Lorenzo già citata in un documento del 755, appena fuori la porta settentrionale, anch’essa vittima del guasto ordinato da Sforza Pallavicino nel 1561.
Dopo di che, tanto per cambiare, abbiamo due scelte: se proseguiamo a sinistra troviamo la Porta Sant’Alessandro che reca il nome del santo patrono della città, cui era dedicata la Basilica Alessandrina che sorgeva proprio in questa zona e che venne abbattuta per far posto a questo manufatto. E tramite la Funicolare di San Vigilio che entrò in funzione il 27 agosto 1912 andare al Castello di San Vigilio e tale costruzione è documentata fin dal IX secolo, ma il suo aspetto attuale è dovuto alle trasformazioni apportate all’originale castello dai veneziani nella seconda metà del Cinquecento.
La Fara
Se, invece, giriamo a destra prendiamo via Boccola e andiamo a La Fara: termine di età longobarda che in origine aveva il significato di “insediamento con scopi militari” e poi passò ad indicare una suddivisione amministrativa, nel senso di “piccolo nucleo demografico e fondiario”. Poco oltre la Fara si può ammirare la Chiesa di San Michele al Pozzo Bianco di fondazione longobarda e già documentata nel 774. Interno a navata unica con copertura in legno. In origine vi era un pozzo posto ai piedi della scarpata, mentre la nuova fonte risale al XV secolo.
E adesso non ci resta che l’ultima porta quella di Sant’Agostino che venne realizzata nel 1575 dal Berlendis.
Ex Monastero di Sant’Agostino
Ex Monastero di Sant’Agostino: caratterizzato dalla chiesa con due chiostri. Qua esisteva già una chiesa intorno al secolo XI. Dopo il 1797 il complesso saccheggiato e devastato è stato adibito a caserma e solo dal 1966 è di proprietà comunale e ora, in parte, adibito ad Università.
E una volta qui io mi sono incamminata verso il parcheggio (uno dei due che avevo indicato prima) perché non dista molto.
Come arrivare a Bergamo
In auto: attraverso l’autostrada A4 Milano/Venezia uscita Bergamo
Mezzi Pubblici: da Milano Lampugnano/ Cadorna/ Piazza Castello a Bergamo con Bus Autostradale o Nord Est Trasporti che si ferma proprio in centro città perciò assai comodo ai fini della nostra gita
In treno: Collegamenti ogni ora da Milano o Brescia, ma anche da Lecco.
Aereo: Aeroporto di Orio al Serio è ben collegato con bus navetta oppure con la linea 1 dell’ATB (azienda locale di trasporti che si può contattare allo 035/236026 oppure [email protected]) e il bus parte dal piazzale degli arrivi dell’aeroporto ogni 20 minuti nei feriali e 30 nei festivi per arrivare poi in centro città.
![Bergamo dall'alto](http://i0.wp.com/nonsoloturisti.it/wp-content/uploads/bergamo.jpg)
Dove parcheggiare:
Si consigliano due parcheggi:
- Parcheggio San Marco in viale Vittorio Emanuele
- Parcheggio di Piazza Libertà con ben nove piani interrati
Poi per andare in città alta e si può scegliere tra andare:
- A piedi
- Con il bus numero 1 di ATB
- Con la funicolare che dai parcheggi dista circa 500 metri sulla sinistra.
![Monica Palazzi](https://nonsoloturisti.it/wp-content/uploads/2015/03/cropped-monica-100x100.jpg)
Sono nata un po’ di anni fa a Bergamo dove tuttora vivo. Amo molto viaggiare perché mi piace vedere posti nuovi, ma anche rivedere “quelli vecchi” in quanto hanno sempre un loro fascino.
Sono diplomata come perito turistico e conosco bene l’inglese, il francese, il tedesco e un giorno vorrei imparare anche lo spagnolo. Adoro sia leggere (Il genere di libri che amo di più? Beh, non ne ho uno prestabilito poiché i gusti di lettura variano come le stagioni della vita!) sia scrivere. Un’altra mia passione è la cucina e i miei piatti “forti” sono sia il risotto, in tutte le sue forme, sia i dolci come la torta con le mele. Stravedo per gli animali soprattutto i cani.
Vieni a trovarmi anche sul mio blog personale https://monicajollystella.wixsite.com/di-tutto-un-po