Il cuore della Turchia, è formato da tradizioni millenarie tramandate fino ai giorni nostri, che vivono tutt’ora tra le famose strade di Istanbul, le moschee e gli immensi e colorati bazar.
Tuttavia, su questa affascinante terra dove si incarna la fusione tra l’Oriente e l’Occidente, sorge un’altro prezioso tesoro che da più di 500 anni incanta i sensi degli amanti del caffè.
Il caffè alla turca è un simbolo di cultura e ospitalità, assumendo così un ruolo centrale nelle tradizioni e nelle cerimonie del paese, diventando poi famoso nel tempo, tanto da espandersi in gran parte del Medio Oriente e del nord Africa fino a raggiungere i paesi Balcani.
L’offerta di Allah, al profeta Maometto
Il caffè turco o conosciuto anche come il “caffè alla turca”, è una bevanda che lega in sé un profondo significato culturale e storico. Ed è definito un simbolo di ospitalità essenziale, da condividere con la famiglia e gli amici.
La storia collegata a questa bevanda, è antica e affascinante ed è una tradizione portata avanti da diversi secoli. Si racconta infatti che Allah, preparò il primo caffè, per offrirlo poi al profeta Maometto il quale stremato dal calore del deserto ritrovò la forza necessaria per affrontare i quaranta cavalieri.
Si ritiene inoltre che il caffè sia stato scoperto per la prima volta in Etiopia nel IX secolo e che sia stato portato nelle terre dell’Arabia nel XVI secolo dai Sufi, mistici islamici che lo utilizzavano per rimanere svegli durante le loro lunghe preghiere.
Fu però grazie al sultano Solimano il Magnifico che il caffè raggiunse poi la Turchia, dato che lui stesso ne era un profondo amante. Intorno al 1500, fece infatti costruire le prime caffetterie che divennero ben presto, luoghi di incontro per l’élite e le persone di alto rango.
La preparazione con la sabbia e il cezve
Tradizionalmente, il caffè alla turca è cotto nella sabbia ed è composto da una miscela di robusta che gli conferisce un sapore amaro e corposo.
Tuttavia oggi, si preferisce utilizzare una qualità migliore, che dona alla bevanda un gusto più elegante e aromatico.
Per la corretta preparazione, i chicchi sono macinati al momento, affinché possano preservarne il loro prezioso aroma. La macinatura è molto fine, tanto da trasformalo quasi in polvere. Questo passaggio è infatti necessario per facilitare successivamente il deposito sul fondo della tazza, anche chiamata “demitasse”.
Si posiziona poi il bricco di rame e ottone chiamato cezve, all’interno di un grande contenitore pieno di sabbia e scaldato dalla fiamma. Al suo interno è posta dell’acqua che fatta scaldare a contatto con la sabbia rovente, raggiunge presto l’ebollizione. Una volta pronta, si aggiungerà lo zucchero e il caffè macinato.
Il caffè alla turca può essere servito di diversi modi: amaro “sade“, con poco zucchero “az sekerli“, con una media quantità “orta“, oppure molto zuccherato “sekerli“.
La sabbia distribuisce in modo uniforme il calore ottenuto dalla fiamma. E in questo modo è possibile scaldare la bevanda semplicemente muovendo il cezve all’interno del contenitore, per poi porgerlo sulla superficie in caso ne vogliamo abbassare leggermente la temperatura.
Il Rituale del Caffè alla Turca
Una volta che il caffè inizia a formare la prima schiuma, sarà versato nella tazza riempiendola solo fino alla prima metà. Successivamente il bricco riposizionato nella sabbia, permetterà di ottenere una nuova schiuma che sarà infine versato nuovamente nella tazza fino a riempirla.
Una volta pronto, è necessario attendere pochi minuti affinche la macinatura, si possa depositare sul fondo.
Essendo ritenuto un simbolo di accoglienza, il caffè con una maggiore schiuma è solitamente servito prima agli ospiti, dimostrando così la propria capacità nel prepararlo e la gran cortesia nel servirlo. È tradizione infine, che una volta che tutti gli ospiti hanno terminato il loro caffè precedentemente cotto nella sabbia, rovescino la tazza sul piattino per poi leggere il proprio futuro in base alla disposizione dei granelli rimasti sul fondo.
Il caffè, come rito pre-matrimoniale
Il caffè cotto nella sabbia ricopre nella cultura Turca un ruolo estremamente importante, anche per quanto riguarda l’unione in matrimonio. Infatti nei secoli scorsi, gli uomini basavano la decisione sulla loro futura moglie, in base alla qualità del caffè che lei stessa preparava per tutti gli invitati.
La preparazione è infatti considerata un’arte, tanto che alle donne era riservato un’insegnamento speciale sulla sua corretta preparazione. Se il caffè risultava di qualità scadente, dimostrava che la futura moglie non era abile nel gestire la casa e di conseguenza la proposta di matrimonio veniva presto ritirata.
All’insaputa dello sposo, veniva invece servito del caffè con del sale al suo interno, per valutarne poi il carattere. Se il futuro sposo non mostrava alcuna reazione, dimostrava che aveva un carattere temperato e pacifico e che quindi che per la sua futura moglie, era disposto ad accettare qualsiasi compromesso.