Barcellona, o ci sei già stato o stai programmando di andarci a breve. La capitale catalana merita sempre una visita: una città affascinante e dalla profonda identità culturale che non ti stanchi mai di scoprire.
Nelle sue vie e nei suoi palazzi si legge la storia millenaria e si possono ammirare le meravigliose opere di Antoni Gaudì che la rendono così speciale. Ben sette monumenti progettati dal famoso architetto sono stati inseriti dall’UNESCO nella propria lista del patrimonio dell’umanità.
Uno di questi è la Casa Battló, in cui esplode l’esuberanza architettonica, la visionarietà e la perfezione di Gaudì.
Casa Battló
Casa Battló è il frutto della ristrutturazione di un edificio costruito nel 1877 nel Passeig de Gracia, asse portante dell’elegante Eixample, e fa parte del congiunto di edifici conosciuto come manzana de la discordia.
L’immaginazione, l’audacia e la creatività di Gaudí fanno sì che la ristrutturazione si converta in una rimodellazione eccezionale dell’edificio, che viene riformato integralmente tra il 1904 e il 1906. La riforma strutturale si unisce al grande lavoro delle maestranze artigiane: scultori, decoratori, specialisti in ferro, gesso e vetro.
Rimane una delle opere più importanti di Gaudí; l’architetto infatti cambiò completamente la facciata, ridistribuendo i muri divisori interni, ampliando il cortile e rendendo l’interno un’autentica opera d’arte.
Oltre al suo valore artistico, l’opera è caratterizzata da una notevole funzionalità, più consona alla nostra epoca che al passato. Infatti, alcuni studiosi identificano nell’edificio alcuni elementi precursori delle avanguardie architettoniche della fine del XX secolo.
La ristrutturazione
A partire dal mese di Maggio 2019 la Casa Battló vi aspetta per mostrarvi la propria facciata completamente ristrutturata. Nei primi mesi del 2019 la facciata di Casa Batlló ha subito un restauro storico con l’obiettivo di recuperare tutto il suo splendore e la sua autenticità.
Dopo due anni di analisi e progettazione, tre mesi di lavori di restauro e centinaia di persone coinvolte, professionisti di sette diversi settori hanno lavorato sulla facciata per pulirla, restaurarla e applicare diverse tecniche di conservazione. Un processo particolarmente complicato dato che è costituita da cinque materiali diversi (pietra, ferro, ceramica, vetro e legno), ognuno dei quali richiede un trattamento specifico.
La facciata è stata restaurata l’ultima volta nel 2001, pochi anni prima di essere dichiarata patrimonio mondiale dell’umanità dell’UNESCO.
I materiali usati
Uno dei materiali più sorprendenti della facciata è il vetro, utilizzato in tutti i pezzi che formano il trencadís, un tipo di applicazione ornamentale del mosaico che impiega frammenti di ceramica –fondamentalmente azulejo – insieme alla malta, molto frequente nell’architettura modernista catalana.
Oltre a pulire tutti i pezzi che col tempo sono scomparsi, questi sono stati restaurati e accuratamente replicati. Il processo di pulizia è stato effettuato con acqua nebulizzata ad alta temperatura e, quando necessario, con spazzole di plastica e scalpelli. Questo lavoro ha permesso di ripristinare la lucentezza originale del trencadís, e completare una sorta di tela multicolore che cambia durante il giorno, a seconda della luce.
Anche il colore originale della malta che collega i diversi pezzi è stato restaurato, portando alla scoperta di quattro fasce bianche poste diagonalmente lungo la facciata.
Infine, sono stati eseguiti i lavori sui vetri al piombo presenti nella Galleria. I bordi del vetro piombato sono stati placcati in oro, recuperando l’aspetto originario.
Le piastrelle
Una delle parti più difficili di questo restauro è stato il recupero delle piastrelle di ceramica, un processo particolarmente complicato a causa del loro schema cromatico e dello stato di degrado dello smalto di alcune piastrelle. Le piastrelle si trovano in 3 luoghi diversi: sul tetto formato da tegole ondulate, sulla croce a quattro braccia che corona il tetto, sui dischi di ceramica che si distribuiscono tra i marciapiedi.
Oltre a pulire e proteggere queste tegole, alcune di esse sono state trattate. Quando una parte dello smalto scompare infatti, talvolta si formano muffe e batteri su di esse. In questo caso, bisogna rimuovere la muffa e la piastrella deve essere nuovamente protetta.
Le ringhiere dei balconi
Un altro degli elementi particolarmente suggestivi della facciata sono le ringhiere dei balconi, realizzate in ferro battuto. Dopo averle asportate, è stato restaurato il loro colore originale costituito da barre dorate e ringhiere biancastre, originariamente dipinte con il bianco di piombo, un pigmento tradizionalmente usato nella pittura artistica.
Sono stati inoltre restaurati alcuni elementi danneggiati, come la trave del balcone superiore, utilizzata per sollevare i mobili, e le sue catene. Infine, è stato protetto ogni elemento in ferro al fine di facilitarne la futura conservazione.
Le parti realizzate in pietra spiccano nella parte inferiore della facciata, in particolare al piano terra e nella galleria principale. Grazie a un accurato processo di pulizia tutta la polvere e l’inquinamento accumulatosi nel corso degli anni sono stati eliminati.
Tutte le parti in pietra sono state trattate con un prodotto idrorepellente per facilitarne la futura conservazione. Questo impedisce all’inquinamento di penetrare nella pietra; in questo modo la pietra ha recuperato il colore e la grana originali, rendendo più visibile il disegno dei diversi blocchi.
Grazie al lavoro di centinaia di professionisti e alla dedizione della famiglia Bernat, proprietaria dell’edificio, oggi si può godere della facciata di Casa Batlló come se fosse il primo giorno dopo la restaurazione effettuata da Gaudì, un viaggio che continua visitando l’interno della casa o il sito web, nella sezione dedicata al restauro.
Attualmente, Casa Battló è un’icona di Barcellona, rappresenta una sosta imprescindibile per conoscere l’opera di Gaudí e il modernismo nella sua massima espressione. È anche una delle attrazioni culturali e turistiche con migliore valutazione e accoglie un milione di visitatori all’anno.
Marco e Felicity, fondatori di questo blog e di Thinkingnomads.com – In viaggio per il mondo dal 2004 con oltre 110 nazioni visitate nei 5 continenti. Prima viaggiatori e poi travel blogger, sognatori e sempre in cerca di nuove avventure.