A Pralormo piccolo paese piemontese a trenta km da Torino, l’arrivo della primavera è annunciato dalla fioritura degli oltre 90.000 tulipani presenti nel parco del suo Castello.
La Contessa Consolata di Pralormo, innamorata di questi fiori, da venti anni condivide questo momento con tutti gli amanti della natura aprendo ogni giorno, per circa un mese, le porte del suo parco.
Il parco del castello di Pralormo
Questo parco è stato concepito da Xavier Kurten, famoso architetto di corte del XIX, e dalla passione per i fiori della contessa Matilde.
Quest’anno passeggiando tra i vialetti, all’ombra di secolari larici, abbiamo potuto ammirare molte novità in fiore, come ad esempio il tulipano “Mata Hari”, bianco screziato; il tulipano” Pappagallo”, sfrangiato; il “Pink impression”, molto alto e con grandi foglie; il tulipano “Shirley”, che sboccia color avorio per poi tingersi di viola; il preziosissimo “queen of night”, il tulipano nero che ispirò Alexandre Dumas padre nell’omonimo romanzo…


All’interno del parco oltre all’incantevole passeggiata tra i fiori è stato possibile anche un percorso il cui tema è legato alla natura: “caccia al tesoro verde: i viaggi dei cacciatori di piante”.
Questo “viaggio” parte dall’antica biblioteca all’interno della quale sono esposti rari libri scritti da naturalisti che hanno permesso la diffusione e la conoscenza di molte piante esotiche in Europa.
Si passa poi nello studio dedicato al dottor Tulip, il famoso medico Nicolaes Perszn, tratto da Rembrandt, che scelse come simbolo del proprio blasone proprio un tulipano ( ecco il perché del nome Tulip).
Ma il percorso non finisce così, prosegue nella sala dove sono esposte le opere di Stefano Faravelli, un pittore in viaggio, nella vecchia farmacia, nel “viale dei Sultani”, nel giardino olandese, con i suoi sentieri ricoperti da conchiglie, e ancora nella serra ottocentesca, con le sue orchidee aeree e le sue piante carnivore, per concludersi nella cappella del castello, dove sono raccolte le storie di sacerdoti esploratori.
La visita è continuata nei vialetti dedicati ai grandi musicisti, quali Chopin, Mozart, Bach, Puccini, i quali sono stati abbinati a splendidi tulipani e si conclude nel cortile dell’azienda agricola del castello.

Il Castello
Oltre al parco è possibile anche rivivere i fasti della dinastia sabauda grazie alle visite guidate, che si tengono ogni 15 minuti, che introducono nella cantina; nella fucina; nel maestoso salone; nella sala da pranzo accuratamente apparecchiata; nel salotto Blu, con la sua stupefacente pittura ad ago ( le pareti sono tappezzate da tela grezza riccamente ricamata col cosiddetto ricamo Bandera) per giungere su una torre dove il Conte Edoardo Beraudo, zio dell’attuale conte, si ritirava per dedicarsi alla sua passione: i trenini in miniatura.

Appassionato di viaggi fin da piccolo, da 15 anni ho trasformato questa passione in un lavoro e così abbandonata la sicurezza del posto fisso mi sono trasformato in agente di viaggio.
Oltre a far viaggiare centinaia di persone mi ritaglio dei momenti per poter godere insieme a mia moglie Elena e mio figlio Alberto, delle bellezze del mondo, convinto che il viaggio è conoscenza, avventura e crescita.