Ormai è appurato che abbiamo un debole per le città dall’alto. In quasi ogni nostro viaggio cerchiamo di trovare un punto strategico in cui poter ammirare la città in tutto il suo splendore come se fossimo degli uccelli. Durante il nostro coast to coast in USA ce ne sono state diverse di visuali dall’alto che ci hanno lasciato senza parole, ma è a Chicago che abbiamo potuto ammirare la città da uno dei grattacieli più alti del mondo: la Willis Tower.
Willis Tower: l’ex grattacielo più alto del mondo
La Willis Tower non è uno dei classici grattacieli che compongono lo skyline di Chicago. Si tratta, infatti, del quinto edificio più alto al mondo e addirittura per 25 anni (dal 1973 al 1998) è stato l’edificio più alto del mondo. La Wills Tower, chiamata un tempo Sears Tower, si trova in pieno centro a Chicago e raggiunge i 443 metri (527 se si considera anche l’imponente antenna).
Non lontano dal celebre Grant Park, questo grattacielo si trova proprio all’incrocio tra S. Wacker Dr. e W. Adam St. ed è comodamente raggiungibile anche a piedi se si parte dalle location più classiche della città, come la Magnificent Mile, il Chicago Theatre o il “Bean”.
Salire sullo skydeck della Wills Tower: info e costi
Il motivo per cui ci tenevamo così tanto a visitare la Willis Tower è semplicissimo. Questo grattacielo ospita il meraviglioso Skydeck, ovvero una serie di piattaforme posizionate al 103° piano, formate da una struttura in plexiglass, sulle quali si può camminare e ammirare Chicago dal punto più alto della città.
I biglietti si possono acquistare direttamente dentro alla Willis Tower e hanno il seguente tariffario:
- Adulti: 24$
- Giovani 3-11: 16$
- Bambini under 3: gratis
Un dettaglio importante se si vuole accedere allo Skydeck è che la trafila per arrivare in cima è alquanto lunga. In media, devi considerare che ci vuole circa un’oretta dal momento in cui entri nella Willis Tower fino a che non metti piede al 103° piano.
Questo perché non c’è solo la fila per prendere i biglietti, ma anche quelle per accedere all’ascensore e alle varie stanze pre ascensore, dove viene illustrata la storia della Willis Tower attraverso immagini e filmati. Quantomeno c’è uno svago per allietare l’attesa.
Ovviamente i tempi d’attesa dipendono molto anche dall’orario in cui si decide di andare. L’orario tramonto è per forza di cose il più suggestivo, ma anche quello più sconsigliato per via dell’enorme affluenza di gente. Potrebbe essere una buona soluzione dunque andarci di prima mattina, o altrimenti anche durante l’ora di pranzo.
Sopra lo skydeck: sospesi a 412 metri d’altezza
Appena le porte dell’ascensore si aprono ci ritroviamo catapultati al 103° piano e scorgiamo già le piattaforme di vetro, protette da tutti i lati e sulle quali è possibile anche camminare e scattare foto. Per motivi di sicurezza, è possibile però salire su queste piattaforme solo in poche persone alla volta, motivo per cui si creano inevitabilmente altre code.
Ci sono varie piattaforme sulle quali si può camminare e, in linea di massima, ti consigliamo di optare per quelle più lontane dall’ascensore. Sono quelle, infatti, dove puoi trovare meno gente in fila.
Quando finalmente arriva il nostro turno siamo esterrefatti dalla bellezza del panorama che ci si palesa davanti. Sara, in verità, soffrendo di vertigini non ha una gran voglia di guardare sotto i suoi piedi per vedere a quanti metri d’altezza è sospesa. Ma si convince ugualmente a farsi scattare delle foto per immortalare anche questo momento condito d’adrenalina mista a terrore. In effetti, a chi soffre seriamente di vertigini non è consigliato di salire sullo Skydeck, sarebbe solo una tortura e uno spreco di soldi.
Io invece mi godo per pochi istanti la distesa di grattacieli di Chicago e, non soffrendo di vertigini, assaporo ogni attimo di questo stupendo Skydeck. Vedere sotto di me le macchine e le persone che sembrano formiche mi ha lasciato senza parole ed è stata un’emozione che prima di quel momento non avevo mai provato.
Sara e Lorenzo, 25 anni. Facciamo base a Bologna ma la nostra casa è il mondo. La parte più bella di un viaggio è la condivisione, e The Travelization vuole essere la nostra community, dove ognuno può raccontare la sua avventura. Del viaggio in sé amiamo ogni aspetto: la partenza, quando abbiamo in corpo tutta l’adrenalina e la voglia di goderci al meglio l’esperienza; la permanenza, quando entriamo a contatto con la cultura del posto, ci immergiamo in una nuova realtà e assaggiamo la cucina tipica; e addirittura il ritorno, perché possiamo cominciare già a pensare a pianificare la prossima meta
Un’esperienza fantastica, adrenalinica anche se forse un po’ “paurosa” 🙂