Due parole mi sono rimaste impresse di questa esperienza: affascinante e passione.
Siamo a Conegliano Veneto, terra del Prosecco, per un tour dedicato alla degustazione e alla conoscenza del territorio e dei suoi protagonisti, ospiti del Consorzio di Tutela del Prosecco Superiore di Conegliano Valdobbiadene, un nome lungo e importante per un ente privato che nasce nel 1962 per unire e tutelare antica sapienza, instancabile lavoro e amore per il territorio e per il vino.
“Affascinante” e “passione” iniziano a prendere forma nella mia mente da subito, a partire dalla visita alla Scuola Enologica di Conegliano, un modernissimo e rinomato campus che ospita diversi indirizzi superiori e l’Università di Padova.
Ci addentriamo nel favoloso mondo del Prosecco Superiore di Conegliano Valdobbiadene e apprendiamo informazioni importanti come ad esempio che il vino deve passare una serie di rigidi controlli dal vigneto fino alla bottiglia prima di ricevere l’etichetta DOCG, che la raccolta dell’uva avviene ancora a mano, grappolo a grappolo, che dal 2009 il prosecco si può produrre solo nelle zone comprese tra Friuli e Veneto, che i maggiori acquirenti mondiali in termini di quantità sono gli Svizzeri e che l’area del Conegliano Valdobbiadene è costituita da soli 15 comuni di cui una piccola porzione di 107 ettari è dedicata alla categoria superiore di prosecco, sua maestà il Cartizze.
Oltre ad apprendere nozioni sul Prosecco e sulla sua produzione, iniziamo anche con le degustazioni che ci accompagneranno per entrambe le giornate. Brut, extra dry e dry sono le tre varianti dello stesso vino con cui valorizzare un pasto dall’aperitivo al dessert, come il pranzo tipico veneto che consumiamo alla Trattoria alla Stella nel centro di Conegliano: sarde in saor, capellacci alle erbe spontanee, risotto agli sciopetìn e torta cioccolato e pere… una vera delizia!
Il pomeriggio lo passiamo tra le cinquanta sfumature di verde delle colline tra Conegliano e Valdobbiadene giocando a #CVsocialgame, una caccia al tesoro social-educativa che insegna segreti e virtù del territorio e permette di scoprire bellezze naturali e artistiche come il Molinetto della Croda e il Cristo della Domenica del Pieve di San Pietro.
Stanchi ma appagati gustiamo un’ottima cena al ristorante Salis di Vadobbiadene dalla cui terrazza si possono ammirare quei 107 ettari di vigneti di Cartizze prima di riposarci all’accogliente agriturismo Althe’a a Vittorio Veneto, altra perla della zona.
Il secondo giorno di buon’ora partiamo alla volta delle cantine in piacevole compagnia di Oriana Balliana, grande conoscitrice e amante della sua terra. Alla Cantina Val d’Oca mi sento in gita scolastica, sono completamente rapita dalle parole di Roberta che ci spiega il processo di produzione, stupita delle enormi dimensioni dei silos e sbalordita dal numero di bottiglie prodotte all’anno: ben 12.000.000!
Ovviamente si degusta e c’è anche il tempo per acquistare qualche buona bottiglia presso lo spaccio.
Prima della tappa successiva, Oriana ci regala una breve sosta alla stupenda Abbazia Santa Maria di Follina con il suo chiostro che profuma di pace e di antichi momenti sacri.
Dopo la cantina è la volta del relais Duca di Dolle, un luogo da sogno. Ad accoglierci è Chiara Rizzo dell’agenzia Feel the Food, che con grande passione ed entusiasmo ci racconta la storia del relais dei sui vigneti e ci invita a visitare le incantevoli stanze. Anche qui la degustazione è d’obbligo con un accompagnamento di ottimi salumi di produzione propria e di altrettanto gustosi formaggi della zona.
Concludiamo il tour presso il Ristorante da Tullio di Arfanta dove gustiamo altre prelibatezze tipiche come la carne arrosto, la soppressa e le lumache (che purtroppo non ho il coraggio di assaggiare!) con ottimi brut, extra dry e cartizze. Particolarità: a fine pranzo sulla tavola contiamo oltre 45 bicchieri per 14 commensali!
Affascinante è tutto ciò che i miei occhi hanno visto; dai vigneti sconfinati alle infinite sfumature della vegetazione e tutto ciò che ho appreso sulla storia, sulla produzione e sulla tutela del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene.
Passione è quello che ho percepito con grande intensità e anche con un pizzico di invidia in tutte le persone che sono state con noi e che ci hanno accolti, coccolati e accompagnati durante questi due giorni.
Informazioni utili
Da segnalare Vino in Villa Festival, la 18° edizione di questo importante evento in programma per il terzo fine settimana di maggio, curato e promosso dal Consorzio al fine di far conoscere il Prosecco nel suo territorio di origine. Quattro giorni di incontri, spettacoli, manifestazioni e degustazioni.
Life Coach, mi occupo di crescita personale e di educazione emotiva e il viaggio è la massima espressione della crescita. Se non si torna da un viaggio almeno un po’ cambiati, vuol dire che si è mai partiti.