Forse un modo unico per descrivere la Puglia non esiste. Questa regione è naturalmente affascinante per i colori, i profumi, i contrasti paesaggistici e l’ospitalità riservata a tutti coloro che per un motivo o per un altro mettono piede in questo pezzo d’Italia. Chi c’è stato lo sa, così come sa che si va via con la voglia di tornare.
Il Gargano, tacco dello Stivale, non fa eccezione e il suo asso nella manica si chiama lago. In realtà i laghi sono due: quello di Varano e quello di Lesina che costituiscono il sistema lacuale più importante del Mediterraneo meridionale.
La laguna di Varano – che comprende i territori di Cagnano Varano, Ischitella e Carpino – è circondata da colline di tufo, falesie e uliveti, che fanno da cornice a storia e tradizioni.
Sulla sponda orientale del lago, ad esempio, sorge la chiesa dell’Annunziata, detta del Crocifisso, dove si venera un Crocifisso ligneo che secondo la tradizione riprodurrebbe le vere sembianze di Gesù in croce.
A questa icona si legano alcuni “miracoli”, come quello del 23 aprile del 1717 quando piovve in abbondanza, dopo che i contadini invocarono il Crocifisso di Varano con una solenne processione, per porre fine alla lunga siccità che aveva compromesso i raccolti e stava mettendo a rischio la capacità di sopravvivenza di molte persone, che da lì a poco non avrebbero avuto di che mangiare.
Da allora il 23 aprile di ogni anno la popolazione locale celebra il Crocifisso con una festa e una processione, in cui il viene portato su un’altura vicina dove è allestito un Calvario da cui viene benedetto il lago, i campi e il territorio circostante.
Altra tappa consigliata sul lago di Varano è località Bagno. Qui si può visitare il nuovo Museo del territorio e della cultura lagunare, che raccoglie molti attrezzi donati dagli abitanti del posto per ricostruire come vivevano e lavoravano i pescatori prima dell’avvento della modernità.
Il mio consiglio è di rimare qui fino al tramonto, passeggiare tra le grotte (oggi rimesse per i pescatori) e vedere il calare del sole sulle acque del lago.
Acque salate, ma non quanto quelle del mare, grazie all’azione continua delle numerose sorgenti di acqua dolce. Sono ricche di anguille, orate, spigole, cefali e latterino, mentre come uccelli si possono osservare, a seconda della stagione, i cormorani, che si appollaiano sui pali dei vivai delle cozze, le gazzette e gli aironi cenerini.
Le acque profonde, poi, attirano le anatre tuffatrici, oltre a svasso piccolo, svasso collorosso e svasso maggiore, però appena ci si avvicina con la barca scompaiono sott’acqua. Infine, non è raro vedere nuotare lungo le rive la biscia dal collare.
Dove dormire: tra le strutture della zona c’è Agriturismo Biorussi, contrada Macchiarotonda 71010 Carpino (FG).
Dove mangiare: Agriturismo Falcare, contrada Falcare, 71010 Cagnano Varano (FG).
Ci siamo fatti degli amici mentre raggiungevano l’agriturismo, non sono simpaticissimi?
Sociologa ambientale ed eco blogger, mi occupo per lavoro e per passione di tutto ciò che riguarda la corretta gestione del territorio: dal vivere sostenibile alla bellezza naturale, senza tralasciare il tentativo di contrastare l’inquinamento. Vivo a Milano, ma la prima parte della mia vita ha avuto come sfondo la campagna ciociara.