Cefalù, affacciata sul Mar Tirreno e circondata dalle montagne delle Madonie, è uno di quei luoghi che sembrano usciti da una cartolina. Questo borgo medievale, in provincia di Palermo, è un gioiello della Sicilia, capace di incantare con il suo mix di storia, cultura e paesaggi mozzafiato. Sono stato a Cefalù in diverse occasioni, la prima delle quali durante il mio viaggio on the road in Sicilia con Felicity.
Famoso per la sua imponente cattedrale normanna, le spiagge dorate e il centro storico pittoresco, Cefalù è una meta che conquista sia chi cerca relax sia chi ama scoprire angoli ricchi di storia. Incluso nel club de “I borghi più belli d’Italia” e parte del Parco delle Madonie, questo borgo è anche un punto di riferimento dell’itinerario arabo-normanno, riconosciuto Patrimonio UNESCO.
Durante l’estate, Cefalù si anima di turisti, ma nonostante la folla, il suo fascino rimane intatto. Se vuoi evitare il caos, visita il borgo in primavera o autunno, quando il clima è mite e l’atmosfera più tranquilla.
Ecco cosa vedere a Cefalù, consigli nati dal mio ultimo viaggio in Sicilia.
- 1. Il centro storico: un labirinto di colori e tradizioni
- 2. Il Duomo di Cefalù, capolavoro normanno
- 3. Il Lavatoio Medievale: un tuffo nel passato
- 4. Porta Pescara: l’affaccio sul mare
- 5. La Rocca di Cefalù: una vista mozzafiato
- 6. Il Vecchio Molo e Piazza Marina
- 7. Le spiagge di Cefalù: relax e natura
- Conclusione
1. Il centro storico: un labirinto di colori e tradizioni
Dopo aver lasciato l’auto sul lungomare Giuseppe Giardina e dopo una passeggiata che vale la pena fare solo per il panorama, mi sono addentrato nel cuore di Cefalù. Da qui, la vista sulle case affacciate sul mare, sulla lunga spiaggia dorata e sulla rocca che domina il borgo è davvero spettacolare.
Man mano che mi inoltravo nel centro storico, sono rimasto affascinato dall’atmosfera vivace e dai colori che animano le sue stradine. È un piacere perdersi tra i vicoli acciottolati, dove ogni angolo racconta secoli di storia e il passaggio di diverse civiltà: dalle influenze arabe alle tracce normanne, ben visibili nei palazzi e nei monumenti.
Una delle cose che più mi ha colpito è la bellezza della ceramica locale, una vera forma d’arte. I negozi del centro espongono pezzi decorati a mano dai colori vivaci, il perfetto souvenir per portare a casa un pezzo di Sicilia.
Non mancano poi ristorantini e caffè accoglienti dove concedersi una pausa, magari con una granita rinfrescante, proprio come ho fatto io, prima di rimettermi in cammino alla scoperta di questa splendida cittadina.
Bello passeggiare anche per le vie del centro di sera quando non c’è il caldo afoso del giorno, c’è meno gente e si respira un’atmosfdera più tranquilla.

2. Il Duomo di Cefalù, capolavoro normanno
La Cattedrale della Trasfigurazione, voluta da Re Ruggero II nel 1131, è il simbolo di Cefalù e non ha certo bisogno di presentazioni. Con le sue torri gemelle e i mosaici bizantini, è un esempio perfetto dell’arte arabo-normanna. All’interno, il Cristo Pantocratore domina il presbiterio, un capolavoro che lascia senza fiato per la sua imponenza e la ricchezza dei dettagli dorati.
Vale davvero la pena soffermarsi ad ammirare gli splendidi affreschi e le decorazioni della volta, testimonianza della fusione di culture che ha reso unica la Sicilia. Anche il chiostro, con le sue colonne finemente scolpite, merita una visita: un luogo di quiete e bellezza, perfetto per una pausa contemplativa prima di proseguire la scoperta della città.
Facciamo chiarezza sul nome
La chiesa principale di Cefalù è ufficialmente chiamata “Basilica Cattedrale della Trasfigurazione”, ma è comunemente nota come il Duomo di Cefalù. Il termine “Duomo” viene spesso usato per indicare la chiesa più importante di una città, mentre “Cattedrale” è il termine più formale, riferito alla sede del vescovo.
Quindi, entrambi i termini sono corretti, ma “Duomo di Cefalù” è più usato nel linguaggio comune e turistico.
L’ingresso è gratuito, ma ci sono percorsi a pagamento per scoprire torri, tetti e altre aree riservate.
Zone a pagamento
– Rosso (Torri, Tetti lato sud, Mosaici, Sacrestia, Museo, Cappella Vescovile e Chiostro) €10,00
– Blu (Torri, Tetti lato sud, Mosaici) € 7,00
– Verde (Sacrestia, Museo, Cappella Vescovile e Chiostro) € 6,00
3. Il Lavatoio Medievale: un tuffo nel passato
Scendendo una scalinata in pietra lavica, si arriva al Lavatoio Medievale, un’antica struttura dove un tempo le lavandaie lavavano i panni. Oggi è una curiosa attrazione turistica, ma anche un luogo suggestivo per rinfrescarsi con l’acqua gelida del fiume Cefalino.

4. Porta Pescara: l’affaccio sul mare
Dopo aver visitato il suggestivo lavatoio medievale, ho proseguito fino a Porta Pescara, l’unica porta superstite delle antiche mura di Cefalù. Questo angolo nascosto regala uno dei panorami più belli della città: attraverso l’arco in pietra, lo sguardo si apre sul mare cristallino, con le barche dei pescatori che ondeggiano leggere e le case colorate del borgo che sembrano tuffarsi nell’acqua.
È un luogo perfetto per fermarsi un attimo, respirare la brezza marina e scattare una foto ricordo. Qui si percepisce ancora l’anima autentica di Cefalù, quella di un borgo marinaro legato indissolubilmente al mare, con la sua storia fatta di pescatori, commerci e viaggi.

5. La Rocca di Cefalù: una vista mozzafiato
Per i più avventurosi, la salita alla Rocca di Cefalù è un’esperienza da non perdere e una delle cose che consiglio sempre id fare a Cefalù. Questo promontorio di 268 metri offre una vista panoramica sul borgo, sul mare e sulle montagne circostanti. Lungo il percorso, si incontrano resti di antiche fortificazioni e il Tempio di Diana, un sito megalitico che testimonia le origini antiche di Cefalù. Vale la pena la fatica dell’ascesa, promesso.
Per raggiungere la Rocca di Cefalù, il punto di partenza è Salita Saraceni, una scalinata che si trova nel centro storico, vicino a Corso Ruggero. L’ingresso è ben segnalato e prevede un biglietto d’accesso.
Come arrivare alla Rocca di Cefalù
- Ingresso: Salita Saraceni (Google Maps – Clicca qui per la posizione esatta).
- Orari e Biglietti: Verifica gli orari di apertura, poiché variano in base alla stagione. L’accesso è a pagamento: €5 per adulti.
- Percorso: Il sentiero è in salita e a tratti ripido, con scalinate e tratti sterrati, quindi servono scarpe comode.
- Tempo di percorrenza: Circa 40-50 minuti per arrivare in cima.
Una volta in cima, la vista ripaga tutta la fatica: da qui si domina Cefalù, con il suo centro storico, il mare e la costa siciliana che si estende all’orizzonte. Lungo il cammino si incontrano anche le mura megalitiche, il Tempio di Diana (un antico santuario risalente all’epoca pre-romana) e i resti di una fortezza medievale.
Ti consiglio di salire alla Rocca presto al mattino o nel tardo pomeriggio (ottimo per le foto al tramonto), soprattutto in estate, per evitare il caldo intenso. Non dimenticare acqua e cappello!

6. Il Vecchio Molo e Piazza Marina
Il Vecchio Molo è il luogo ideale per ammirare Cefalù dall’acqua. Con le sue barche ormeggiate e i ristorantini affacciati sul mare, è perfetto per una passeggiata romantica o per gustare un piatto di pesce fresco. Da qui si accede anche al “Sentiero sugli scogli”, un percorso che regala viste spettacolari, soprattutto al tramonto.

7. Le spiagge di Cefalù: relax e natura
Cefalù è anche sinonimo di mare cristallino e spiagge incantevoli. Tra le più famose ci sono il Lido di Cefalù, perfetto per le famiglie, e la spiaggia del Vecchio Molo, con la sua sabbia fine e il mare basso. Per chi cerca qualcosa di più selvaggio, la spiaggia di Caldura, con i suoi scogli e le acque limpide, è l’ideale.

Conclusione
Cefalù è un borgo che sa conquistare con la sua bellezza senza tempo. Che tu sia un amante della storia, della natura o semplicemente in cerca di relax, qui troverai tutto ciò che serve per un viaggio indimenticabile.
Hai già visitato Cefalù? Raccontaci la tua esperienza nei commenti!

Fondatore e autore di NonSoloTuristi.it e ThinkingNomads.com.
110 nazioni visitate in 5 continenti. Negli ultimi 6 anni in viaggio per il mondo con mia moglie Felicity e le nostre due bambine. Instagram @viaggiatori