Che sia baciata dal sole o battuta dalla pioggia intermittente degli autunni inglesi, Manchester ha carattere. È indubbiamente una delle città più carismatiche della Gran Bretagna e un centro cosmopolita variegato, e lo si vede sin dall’architettura: Manchester mescola tinte vittoriane e liberty, che si riflettono nei profili dei palazzi e nelle sinuose piazze circolari su cui si affacciano le vie del centro, con ambientazioni post industriali sapientemente riqualificate, e perfino esempi di architettura moderna che saltano agli occhi inaspettate come la Betan Tower, un grattacielo iconico della città.
Manchester, che ha vinto ripetuti premi per l’efficienza del suo aeroporto (ad appena quindici minuti di treno dalla stazione centrale), e vanta collegamenti che la rendono straordinariamente accessibile e agevole, offre ai visitatori attrazioni per tutti i gusti, dai musei ai teatri fino ai luoghi di ritrovo più caratteristici per gli amanti del football, passando in rassegna ristoranti e pub di ogni genere, librerie antichissime, laboratori d’arte e altre innumerevoli scuse per trattenersi un giorno in più del previsto.
Il nostro viaggio nel Regno Unito #OMGB si conclude proprio a Manchester e questi sono i nostri consigli su cosa fare e vedere in città.
Tappa a Old Trafford e un salto da Cafe-football
Per gli amanti del calcio, Old Trafford è certamente un nome ricorrente. Si tratta del prestigioso stadio che ospita le partite “in casa” del Manchester United, una delle squadre più forti e acclamate d’Inghilterra. L’Old Trafford, che risale ai primi del Novecento ed è stato cornice di importanti eventi di profilo mondiale, calcistici e olimpici, seppure si trovi nella periferia del centro urbano, è facilissimo da raggiungere coi mezzi pubblici.
Anche se non si è particolarmente amanti del calcio, una visita a questo stadio è consigliata a tutti, anche solo per vederne le dimensioni e visitare zone solo accessibili a giocatori e addetti ai lavori, come spogliatoi e tunnel di ingresso al campo, aree vip e centri stampa. L’unica zona non accessibile è il terreno di gioco, una parte “sacra” dello stadio, tenuta con cura maniacale per ovvi motivi.
Per immergersi a pieno nell’atmosfera, è imprescindibile una tappa al Cafe Football Manchester, un bizzarro ristorante a tema, in cui ogni elemento riflette lo spirito del gioco: dal menù ai programmi sportivi che scorrono real-time nei 13 schermi al plasma che arredano le pareti.
National Football Museum: il museo sul calcio più grande al mondo
Ebbene sì, il museo sul calcio più grande e importante al mondo è a Manchester. Si tratta di una maestosa struttura di architettura contemporanea che ha visto la luce nel luglio 2012 e oggi ospita una collezione di oltre 140.000 oggetti che spaziano dalle tipiche calzature ai classici palloni, passando per quadri, cartoline e ceramiche, fino ala prestigiosa collezione FIFA. Ma c’è di più: al National Football Museum l’esperienza sportiva prende letteralmente vita attraverso progetti, installazioni e mostre temporanee interattive sorprendentemente realistiche.
Northern Quarter, una piccola Camden Town
È qui che si concentra la vita notturna di Manchester: Northern Quarter è un’area post-industriale che ricorda, nello stile urbanistico e nelle abitudini, le suggestioni di Camden Town, uno dei quartieri più vivaci ed espressivi di Londra. Questa parte della città, amata dagli hipster, è costellata di negozi, ristorantini e laboratori che mescolano arti e mestieri: barber shop dal sapore antico, esposizioni colorate di vinili usati e non, abbigliamento vintage e tante altre piccole meraviglie fra cui rovistare.
In questo quartiere si potranno ammirare anche gli scorci che hanno incantato diversi registi che proprio qui hanno ambientato le loro pellicole, come Alfie (2004) e il blockbuster Capitan America.
Centro di Manchester
Nel centro città si trova una delle biblioteche universitarie più antiche e prestigiose del paese, la John Rylands Library, in cui vale la pena anche solo far finta di sfogliare uno dei quattro milioni di libri e manoscritti, magari in quella bellissima sala di lettura del 1600 che ospita spesso anche bellissime mostre temporanee d’autore. Questa biblioteca fu lo straordinario omaggio che la vedova di John Ryalands volle dedicare alla memoria del marito, celebre imprenditore e filantropo del 1800.
E quando la fame inizia a farsi sentire, non resta altro che percorrere Whitworth Street West fino ad arrivare al “Gorilla” locale famoso per i suoi brunch serviti fino alle 4 del pomeriggio. Menu molto ricco e a prezzi modici. Per il nostro ultimo branch in Inghilterra abbiamo optato per il classico “full english breakfast”: si tratta un piatto unico con salsicce, uova in camicia, fagiolini, bacon, pane, funghi e salse varie.
A molti un piatto del genere fa storcere il naso, invece devo dire che è un pasto completo, appetitoso anche se non salutare. Ogni tanto ci può stare, magari accompagnato da un succo d’arancia, caffè o una pinta di birra.
Altra particolarità di questo locale è la musica: spesso e volentieri è presente un deejay che propone musica di vario genere, in base alle giornate e agli orari. Durante il nostro branch due deejay donne, hanno proposto un repertorio di musica anni 70-80, direttamente da giradischi con dischi in vinile. Altro che mp3 o cd, qui siamo ancora allo stato puro della musica pre millenio.
Casatelfield, per concludere in relax
Prima che faccia buio è d’obbligo una passeggiata alla scoperta del quartiere di Casatelfield. Casatelfield è un ex forte romano di cui sopravvivono alcuni tratti del vecchio muro di cinta. Sull’onda della rivoluzione industriale, questa parte di Manchester divenne la sede in cui si concentravano cantieri navali e ferrovie.
Oggi, dove un un tempo c’erano le industrie, sorgono appartamenti, e nei caratteristici canali circostanti, dopo un’attenta opera di bonifica, galleggiano placidi una serie di battelli-abitazioni che tanti abitanti di Manchester hanno scelto per vivere. Questa tappa, infine, si chiude in verde: all’Urban Heritage Park, dove la memoria storica del luogo si concilia con la quiete della natura.
Dalla parte opposta di Castlefield Park si trova il MOSI (Museum of Science and Industry), uno dei luoghi simbolo della città, costruito sugli spazi dove sorgeva l’antica ferrovia che collegava Manchester a Liverpool, una delle prime ferrovie al mondo all’epoca della Rivoluzione Industriale. Proprio qui fu costruito il primo prototipo del moderno computer, qui fu scisso per la prima volta l’atomo, e sempre qui personalità e intellettuali di spicco, fra cui Marx e Engels, frequentarono la Chetam’s Library, la biblioteca più antica di Inghilterra.
Insomma, Manchester è una città tutta da scoprire e il video che segue da un’idea di quello che vi aspetta in questa moderna e vibrante città.
Fondatore e autore di NonSoloTuristi.it e ThinkingNomads.com.
110 nazioni visitate in 5 continenti. Negli ultimi 6 anni in viaggio per il mondo con mia moglie Felicity e le nostre due bambine. Instagram @viaggiatori