Costa sud di Mauritius: guida ai luoghi imperdibili, da Le Morne a Rochester Falls

Dopo avervi raccontato perché ho scelto la costa est per il nostro soggiorno a Mauritius, oggi vi porto alla scoperta della parte forse più scenografica e simbolica dell’isola: la costa sud. Qui si trova Le Morne Brabant, uno dei luoghi più iconici di Mauritius, con la sua famosa cascata sottomarina che, anche se è un’illusione ottica, toglie il fiato vista dall’alto. Ma il sud non è solo bellezza naturale: è anche memoria, radici, storia. Proprio Le Morne è un sito Patrimonio Unesco, non tanto per il paesaggio, quanto per il suo profondo significato nella storia della schiavitù.

In questo post vi racconto come visitare questo angolo dell’isola, anche con un indimenticabile volo in idrovolante, e vi porto a scoprire altri luoghi imperdibili come il Maconde Viewpoint, le piantagioni di vaniglia, le Rochester Falls e il suggestivo Ponte naturale scolpito dal mare.

Mappa Itinerario

Per orientarvi meglio lungo la costa sud, qui sotto trovate una mappa con tutte le tappe che vi racconto in questo post, in ordine logico di visita: si parte dal suggestivo Ponte naturale immerso tra le piantagioni di canna da zucchero, si passa per cascate, distillerie e panorami mozzafiato, fino ad arrivare al punto più iconico dell’isola, Le Morne, con la famosa cascata sottomarina visibile dall’alto. Ogni punto sulla mappa corrisponde a una tappa descritta nel post, con le coordinate o le indicazioni pratiche per arrivarci facilmente.

Cascata sottomarina

La costa sud ospita il posto sicuramente più famoso di Mauritius e cioè il Le Morne Cultural Landscape, che è un sito Patrimonio Unesco. In realtà il riconoscimento Unesco è legato non alla bellezza del paesaggio, ma al valore storico della montagna, che è stata utilizzata come rifugio da schiavi fuggitivi, chiamati “maroons”, a cavallo tra il 1700 e il 1800. Questo sito, così come anche l’altro sito Patrimonio Unesco di Mauritius (l’Aapravasi Ghat a Port Louis) rappresenta un simbolo della lotta degli schiavi per la libertà. Per i Mauriziani si tratta di luoghi importanti, dove affondano le loro radici, tenendo conto che oggi gran parte della popolazione dell’isola discende da schiavi o da lavoratori immigrati passati per l’Aapravasi Ghat.

Per noi semplici turisti, il valore però di questo sito è soprattutto scenografico, per la bellissima laguna, con la famosa “cascata sottomarina” che vedete nella foto sopra. Per vederla, bisogna però salire in alto e ci sono due modi per farlo. Il primo è arrampicarsi sulla montagna. Il punto di partenza del sentiero è il punto (G) della mappa (coordinate -20.460075, 57.327210). Il tratto fino al primo punto di osservazione dovrebbe essere adatto a tutti, anche se non si arriva molto in alto. Poi il sentiero dovrebbe diventare molto più impegnativo e quindi adatto solo a chi ha un minimo di preparazione.

Uso il condizionale, perché io invece ho utilizzato il secondo metodo, molto meno faticoso, che consiste nel fare un breve volo in idrovolante. Ci sono diversi operatori che propongono questo tour; io l’ho fatto con Lagoonflight.com, che ha il vantaggio di avere la base su La Prairie Beach, che è il punto (F) sulla mappa e quindi proprio sulla laguna. Questo significa che basta un volo più breve per godersi il panorama rispetto a chi parte da più lontano e che quindi anche il prezzo è più abbordabile (trovate tutte le informazioni sul loro sito). Vi assicuro che l’esperienza è davvero indimenticabile e, mentre aspettate il vostro turno, potete godervi la splendida spiaggia che fa da aeroporto!  

Lungo la costa sud ci sono comunque altri posti da vedere, anche se non sono scenografici come la laguna di Le Morne. Se volete infatti fare mare, molto bella è la spiaggia pubblica di Le Morne, che è il punto (H) sulla mappa.

Maconde Viewpoint

Il punto (E) sulla mappa è invece il Maconde Viewpoint. Si tratta di un piccolissimo promontorio (vedi foto), sul quale si sale con una breve scala e che consente la vista su tutta la costa. Non è una cosa eccezionale, ma se siete di strada, val la pena di fermarsi. 

Maconde Viewpoint
Maconde Viewpoint

Rum St Aubin distillery

Più interessante è la Rum St Aubin distillery, che è il punto (C) sulla mappa. Si tratta di una delle più note fra le tante distillerie di rum di Mauritius. Ho trovato la sosta interessante, ma non tanto per la visita della casa padronale (che era in ristrutturazione) o per la breve spiegazione su come viene prodotto il rum “agricole” (direttamente dalla canna e non dalla melassa) o per gli assaggi che potete fare dei diversi liquori prodotti.

La cosa che mi ha interessato di più è stata la visita a la Maison de la Vanille, con una breve spiegazione sulla produzione della vaniglia e, soprattutto, alle serre adiacenti, dove si possono vedere le piante con i baccelli e così scoprire che la vaniglia è una orchidea!

Maison de la Vanille a Mauritius
Maison de la Vanille

Rochester Falls

Abbastanza vicino alla distilleria ci sono le Rochester Falls, che sono il punto (D) sulla mappa. Si tratta di una delle tante piccole cascate che si trovano a Mauritius e per arrivarci bisogna fare una strada in parte sterrata, percorribile tuttavia con un’auto normale. A me il navigatore suggeriva un percorso diverso, ma ad un tratto, ad un bivio a Souillac, all’altezza della Zoza Pastry And Coffee Shop, ho visto il cartello turistico per la cascata e ho seguito questo. Ho sempre seguito i cartelli, anche se ad un certo punto li ho persi ed ho dovuto chiedere. Poi sono ricomparsi, abbastanza frequenti anche lungo la strada sterrata e alla fine sono arrivato ad uno spiazzo dove parcheggiare e dove c’è un venditore di banane (la piantagione è subito alle sue spalle), che è il punto indicato su Google Map come Rochester Falls South Parking. Da lì, con una breve camminata, si arriva alla cascatella della foto.

Rochester Falls Mauritius
Rochester Falls

Ponte naturale

L’ultima tappa della giornata è il cosiddetto Ponte naturale, che è il punto (A) sulla mappa. Anche in questo caso, la parte finale del percorso è sterrata, ma sempre percorribile, con prudenza, anche con un’auto normale. Si tratta di un reticolo di strade ortogonali fra loro, in mezzo ad una grande piantagione di canne da zucchero. Il miglior modo di entrare nella piantagione è  lasciare la B8 al punto (B) della mappa (20°27’15.6″S 57°38’42.9″E). Percorrete la strada fino a quando termina il tratto asfaltato, accanto ad uno spiazzo con delle edicole hindu.

Da qui potete continuare diritto o girare subito a destra e continuare a zig-zag verso la meta indicata dal navigatore. Il consiglio è quello di regolarsi al momento, scegliendo di volta in volta la strada che sembra in condizioni migliori. Alla fine, si arriva ad un piccolo spiazzo dove si può parcheggiare e con una breve camminata si arriva al mare. Il Ponte naturale è sulla destra e si vede solo avvicinandosi al mare. Si tratta appunto di un ponte naturale in roccia scavato dal mare, come da foto. A guardarlo da lontano sembra stretto, ma avvicinandosi ci si rende conto che è abbastanza largo da passaci sopra. Io non mi sono azzardato, ma ho visto guide locali e relativi turisti al seguito farlo tranquillamente.  

Ponte naturale Mauritius

Conclusione

La costa sud di Mauritius è una delle zone più affascinanti dell’isola: tra paesaggi mozzafiato, memorie storiche e piccole scoperte, è un luogo che lascia davvero il segno.

Nel prossimo post vi porterò invece alla scoperta di Port Louis e della splendida Maison Eureka, per continuare il nostro viaggio tra storia, cultura e tradizioni di Mauritius.

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