Se vi state informando su Mauritius, avrete sicuramente letto che, nel suo libro “Seguendo l’equatore”, Mark Twain racconta il suo arrivo a Mauritius e dice:
“Dio ha creato prima Mauritius e poi il Paradiso a sua immagine.”
In realtà non è proprio vero, perché Mark Twain nel libro non esprime un suo parere, ma riferisce quello degli abitanti. E però assolutamente vero che Mauritius è un vero paradiso.
Di luoghi dove trovare sole, mare, spiagge bianche e palme ce ne sono tanti nel mondo, e ciascuno di noi ha sicuramente una sua classifica. Sono però disposto a scommettere che, qualsiasi sia la classifica personale, Mauritius è comunque presente nei primi 10 posti, se non addirittura nei primi 5!
Anche un viaggio in paradiso deve però essere ben organizzato e quindi è fondamentale scegliere bene una serie di cose.
Quando andare a Mauritius
Il primo elemento fondamentale per una vacanza perfetta è la scelta del periodo. Per Mauritius il migliore è tra metà settembre e metà novembre, ma vanno bene anche i mesi di giugno, luglio e agosto, cioè l’inverno di Mauritius (che si trova nell’altro emisfero e quindi ha le stagioni invertite). In realtà il clima è ormai abbastanza ballerino, e quindi il viaggio è sempre un po’ una scommessa.
Inoltre, il lato orientale dell’isola è in generale più piovoso, e al sud piove in tutte le stagioni, mentre il clima più secco si trova nella parte nord-occidentale.
Io ci sono andato ad aprile, ma solo perché volevo sfruttare il volo diretto di Neos che c’era solo in quel mese. Inoltre, per farmi ancora più male, ho scelto un resort sul lato orientale dell’isola, quello più piovoso!

Perché ho scelto la costa est (e il Preskil Resort)
Perché ho scelto il resort sulla costa orientale? Essenzialmente per due motivi.
Il primo è di carattere generale. La costa orientale (quella per intenderci dove si trova Ile aux Cerf) è meno turistica e con spiagge più belle. Significa meno gente in spiaggia, ma anche meno strutture e vita notturna. Per me questo è un “plus”, ma per altri potrebbe non esserlo.
Il secondo motivo riguarda la scelta del resort. Le strutture turistiche a Mauritius sono tantissime e di ottimo livello. La mia idea di resort è: struttura sulla spiaggia. Anche di queste ce ne sono tante e molto belle. Generalmente sono strutture molto grandi, ma spesso la dimensione della spiaggia non è proporzionata al numero delle camere. Si rischia quindi che, se il resort è pieno, la spiaggia – pur essendo privata – diventi davvero affollata.
Allora mi sono messo a cercare resort che avessero una spiaggia bella e di estensione significativa, e li ho trovati solo sulla costa orientale. Alla fine, ho scelto il Preskil Resort per il mio soggiorno. Peraltro, anche l’aeroporto si trova sulla costa est e quindi molto vicino al resort (ma gli aerei non si sentono).

Il tempo? Variabile ma gestibile!
Sulla base di quanto sopra, sono quindi partito con Neos, ad aprile, diretto sulla costa orientale. Volete sapere com’è andata?
Ogni giorno mi sono preso il mio temporale, spesso intenso ma di breve durata, che – per fortuna – non ha intralciato il programma che avevo preparato. (Solo ai giardini di Pamplemousses sono dovuto andare in giro con l’ombrello, prudentemente prelevato dalla camera del resort!).
La mappa
Il secondo elemento fondamentale per una vacanza perfetta è sapere cosa si vuole fare/vedere e organizzarsi per fare tutto il previsto. Quando vado in un posto, a me piace andare un po’ in giro e visitare i luoghi che mi sembrano più interessanti. Per questo, anche a Mauritius mi sono organizzato dei tour giornalieri, ma di questo vi racconto nel prossimo post.

Documenti e visto per Mauritius
Per i cittadini italiani (e della maggior parte dei Paesi europei) non serve un visto turistico per soggiorni inferiori ai 90 giorni. Basta avere un passaporto con validità residua di almeno sei mesi e il biglietto di ritorno.
Tuttavia, alcune compagnie aeree richiedono la compilazione online del “Mauritius All-in-One Digital Travel Form” prima della partenza. È successo anche a noi: avevamo letto che il visto si fa all’arrivo, quindi non avevamo fatto nulla in anticipo. Ma una volta in aeroporto, la compagnia Neos ci ha richiesto il modulo digitale, altrimenti non ci faceva imbarcare. Per fortuna, si compila facilmente dallo smartphone e l’autorizzazione è immediata. Dopo l’invio si riceve un QR code da mostrare al banco del check-in (uno per persona).
Il modulo si compila sul sito ufficiale Safe Mauritius. Sul sito del Ministero del Turismo di Mauritius viene indicato che “Travellers are encouraged to fill-in the Mauritius All-in-One Digital Travel Form electronically prior to arrival”, quindi non sembrerebbe obbligatorio, ma è consigliabile informarsi con la propria compagnia aerea prima della partenza.
In chiusura: un consiglio prezioso
Un ultimo consiglio che può esservi utile per scegliere la spiaggia del vostro albergo o resort.
A Mauritius il fenomeno delle maree è abbastanza rilevante. Inoltre, molte spiagge hanno già fondali molto bassi. Il risultato è che in alcune spiagge è impossibile fare il bagno durante la bassa marea, a meno di non sdraiarsi completamente.
Non è facile però capire quale sia la situazione di una specifica spiaggia, quindi vi consiglio di guardare quante più foto trovate online per cercare di ricavare qualche informazione (oppure chiedete direttamente alla struttura che pensate di prenotare).
Nel prossimo post vi racconto come ho organizzato i miei tour sull’isola, alternandoli al relax in spiaggia a Mauritius. Con itinerari giornalieri pratici da copiare!

Ho sempre avuto la passione dei viaggi anche se, per motivi vari, non riesco a farne quanti vorrei.
Mi piace organizzarli e creare dei tour personali, da fare in autonomia e nei quali coinvolgo poi i
miei familiari. Non ho aree geografiche preferite, ma cerco di trovare destinazioni che siano
“spettacolari” o per l’ambiente naturale o per l’opera dell’uomo, con una certa attenzione ai siti
Patrimonio Unesco. Dedico alla preparazione molto tempo, cercando di scovare dettagli meno noti
e di creare sempre un pizzico di avventura, quando possibile. Essendo nato al mare, ho anche una
passione per le spiagge e lo snorkeling e quindi alterno ai viaggi “culturali” anche destinazioni di
questo tipo. Oggi, da pensionato (ahimè gli anni passano), ho più tempo a disposizione e quindi ho
pensato di condividere queste mie esperienze, sperando di poter essere utile e anche perché
raccontare un viaggio fatto è un po’ come riviverlo ancora una volta.