Berlino è senza dubbio la capitale europea della street art. Già dai tempi della divisione in est e ovest, molti giovani tedeschi cominciarono a sfogare il loro risentimento e la loro vena creativa scrivendo e dipingendo sulle lastre grigie del Muro. La tradizione poi è continuata con la caduta del Muro stesso, quando Berlino diventò un polo di attrazione per gli artisti che qui trovarono un ambiente ideale per esprimere liberamente la loro individualità e i loro stimoli creativi.
In tutta la città troviamo graffiti e murales, in particolare nelle parte orientale della città perché, dopo la caduta del muro, furono quelle le zone preferite dai giovani artisti alla ricerca di residenze a prezzi bassi. C’è però un posto a Berlino che chi ama la street art non può assolutamente perdere. È nel quartiere di Friedrichshain vicino alla stazione di Warschauer Straße. E precisamente a Raw-Tempel, un’area dismessa occupata in passato da una officina ferroviaria.
Una visita di mattina o nel primo pomeriggio sarà l’orario migliore per ammirare i tanti murales che coprono ogni singolo edificio della zona. A prima vista ci sembrerà veramente di camminare in una area semi abbandonata, soli in mezzo a qualche altro turista curioso. Un’atmosfera suggestiva fatta anche di muri diroccati, strutture inagibili che rendono la vista di questi enormi murales ancora più particolare.
In realtà questa zona non è abbandonata. La maggior parte degli edifici e delle aree a loro adiacenti, prende vita infatti nel tardo pomeriggio e la sera (particolarmente nei week-end e in estate) quando aprono i bar e si animano il centro d’arrampiacata e l’immensa area coperta dedicata agli skaters.
Una galleria di street art semi-deserta di giorno. Birra, würstel e folla la sera. Una delle tante doppie facce di Berlino.
Dove si trova Raw-Tempel?

Da diversi anni la fotografia è diventata larga parte della mia vita. Una scusa per uscire di casa, per curiosare in posti nuovi, per intraprendere lunghi viaggi, per conoscere nuove persone, per incontrare nuovi amici. E mentre percorro le loro strade di città lontane, rigorosamente a piedi, mi incanto ad osservare dall’esterno gli ingorghi di vita che scorrono senza fine.