Quasi tutti alla domanda “cosa faresti se vincessi alla lotteria?” risponderebbero “un bel viaggio”.
Ma cosa significa viaggiare?
Nell’immaginario comune viaggiare vuol dire un po’ scappare, allontanarsi dalla routine cittadina, dal lavoro, dagli obblighi quotidiani. Molto spesso ci troviamo ad immaginare spiagge paradisiache, come quelle dei film, oppure ad immaginarci in qualche pejores bars de caracas con qualche nuova conoscenza. E solo il pensiero ci fa stare bene, ci aiuta a sopravvivere.
In effetti viaggiare è anche questo. E’ trovarsi fuori da ogni comune problema, è sentirsi liberi anche fosse solo per un’ora, è fare la vita che si sogna almeno per una settimana spendendo i risparmi di mesi magari.
A mio avviso, viaggiare è questo e molto altro: è vivere.
Prima di un viaggio mi capita spesso di avere qualche problemino di salute che mi fa venir voglia di starmene a casa e non partire. Ho iniziato a capire però che quei sintomi sono solo l’ultima prova che il mio corpo vuole farmi superare per dimostrare che quello che voglio sopra ogni cosa è scoprire quel posto di cui mi sono informata per mesi, di cui non faccio altro che parlare e che sogno ogni sera. Allora capisco che, anche con quaranta di febbre, devo partire. So di aver fatto la cosa giusta, soprattutto, quando, appena giungo alla meta tanto desiderata, i miei malesseri magicamente spariscono.
Viaggiare è tutto: è scoprire posti e persone nuovi, è amare, è sentirsi esplodere dentro. Vuol dire farsi sorprendere da ogni angolo nuovo che si incontra e indagare sulla storia del Paese in questione, è una ricerca continua di ristorantini alla mano, di negozietti cheap, di odori diversi.
Quando si viaggia si deve prestare attenzione a tutte le emozioni che si vivono, da quelle più positive a quelle negative. Dobbiamo mettere in gioco tutti e cinque i sensi (e se possibile usare anche il sesto o settimo senso, per chi ce li ha!), saper saltare nel vuoto e cadere in piedi.
Viaggiare ti aiuta a comprendere la vita, gli altri e, soprattutto, te stesso: chi viaggia riesce a capire, conoscere e misurare i proprio limiti, le proprie capacità e i propri pregi.
Viaggiare è davvero saper vivere: in tutto e per tutto.
Mi chiamo Chiara Cillo , ho 21 anni e studio all’università di Roma tre lingue e mediazione linguistico-culturale. So parlare inglese, francese e spagnolo e mentre cerco di migliorare queste tre lingue che studio già da un pò, ho deciso di iniziare ad avvicinarmi anche al portoghese e al rumeno. La cosa in cui credo di più è il saper comunicare.
Il mio sogno è quello di diventare giornalista di viaggi un giorno. So che la strada è dura e lunga ma intanto, per ora, sognare non mi costa nulla.
a volte bisognerebbe essere consapevoli del fatto che poggiando i piedi si lasciano orme indelebili…