Splendida escursione in località Fontanigorda vicino a Genova, con partenza dal Bosco delle Fate (819 metri slm) e arrivo al Monte Gifarco (1332 metri slm) dove si trova una sorprendente spada conficcata nella roccia!
Il trekking si snoda, nella prima parte, su di un sentiero largo e senza particolari difficoltà tecniche, e, nella seconda parte, su di un sentiero un po’ più scosceso e in salita. L’ultimo tratto è molto ripido ed è consigliato a persone che non soffrono di vertigini e a bambini di almeno 6/7 anni avvezzi ai trekking.
L’escursione sul Monte Gifarco a mio avviso è molto bella perchè è molto varia. Il sentiero si snoda tra faggette, pinete, qualche albero di castagno, ponti in legno, e meravigliose fontane di acqua freschissima, per concludersi poi con uno splendido panorama dalla vetta e con la particolare spada nella roccia!
La leggenda della spada nella roccia
Il Monte Gifarco si erge al confine tra la Val Trebbia e la Val d’Aveto e proprio sulla sua sommità, si trova una vera spada conficcata nella roccia. La leggenda narra che sia stata piantata da San Galgano il quale, di ritorno dalle crociate, decise di trasformare la spada in una croce affondandola nella roccia fino all’elsa, come simbolo della fine dei combattimenti e del trionfo della cristianità.
Il percorso
L’escursione sul Monte Gifarco inizia dal Bosco delle Fate: lo si attraversa e si arriva al bar in fondo dove si trova il cartello che indica il sentiero da seguire – il segnavia è contrassegnato dal cerchio giallo.
Il sentiero nel primo tratto è ampio e in leggerissima salita. Il percorso si snoda in un bosco di faggette e quindi non è panoramico ma rimane molto fresco se si decide di programmare il trekking in estate.
Lungo il sentiero, si trovano un tavolo da picnic, un barbecue, una fontana con acqua, e un caratteristico ponte in legno. Poco oltre il ponte, si trova un altro punto dove bisogna “guadare” il corso d’acqua ma niente di complicato. Inoltre poco oltre l’inizio del sentiero, si passa accanto alla vecchia spada nella roccia.
Dopo circa 40 minuti di passeggiata tranquilla, si arriva ad un altro cartello che indica il Monte Gifarco – il segnavia da seguire è caratterizzato sempre dal cerchio giallo. A questo punto l’escursione diventa un po’ più impegnativa: il sentiero è scosceso e in salita.
A parte la fatica per la salita in sè, il sentiero non presenta tratti esposti e non è pericoloso per un bambino che però deve essere un po’ allenato.
Dopo circa 1h15 di cammino, si arriva sul crinale da dove si può ammirare la vetta del Gifarco, sulla sinistra. Ancora un centinaio di metri e si trova, sempre sulla sinistra, l’ultimo tratto di sentiero – segnavia tre pallini gialli – che porta sulla sommità.
Attenzione – Questo ultimo tratto non è fattibile nè con lo zaino porta-bimbo perchè la fenditura nella roccia che conduce alla vetta è troppo stretta, nè con un bambino piccolo perchè il sentiero è molto ripido e bisogna a tutti gli effetti arrampicarsi. Consigliato solo per bambini grandicelli e non impressionabili.
Superato questo ultimo tratto, si giunge infine sulla sommittà del Monte Gifarco, al cospetto della sua misteriosa spada nella roccia.
La vista spazia a 360° sulle sottostanti Val d’Aveto e Val Trebbia con il Monte Roccabruna, il Monte Penna, il Monte Aiona, il Monte Ramaceto, Fontanigorda, e il Monte Antola.
Informazioni utili per l’escursione sul Monte Gifarco
L’escursione sul Monte Gifarco è lunga all’incirca 4 chilometri – solo andata – con un dislivello di 493 metri e un tempo stimato di 2h. Si ritorna sullo stesso sentiero dell’andata (al ritorno si scende in un’oretta).
Sono presenti due fontanelle di acqua potabile, una all’inizio del sentiero e una dopo circa una mezz’oretta.
Lungo il percorso, si trovano diverse biforcazioni ma seguendo i numerosi segnavia sugli alberi e sui massi per terra, non ci si può sbagliare.
Il periodo migliore per praticare l’escursione sul Monte Gifarco, è la tarda primavera/estate. Quasi tutto il percorso si snoda al di sotto delle fronde degli alberi quindi rimane molto ombreggiato.
All’inizio del sentiero, all’interno del Bosco delle Fate, è presente un chioschetto che vende bibite e gelati. Noi l’abbiamo trovato chiuso al sabato mattina e aperto di ritorno dall’escursione, nel pomeriggio.
Nel Bosco delle Fate è presente un parco giochi meraviglioso!
Se vuoi più informazioni sul Bosco delle Fate, puoi guardare questo articolo.
Come arrivare e dove parcheggiare
Da Genova, bisogna imboccare la SS45, superare Torriglia, Montebruno, Località Due Ponti, e continuare per Fontanigorda. Ci vogliono circa 1h15 minuti. Il Bosco delle Fate si trova a circa mezzo chilometro dal centro del paese; si può parcheggiare la macchina nella piazza principale, di fronte all’albergo Fontanella e proseguire a piedi oppure, una volta arrivati in paese, proseguire ancora in macchina e parcheggiare nel grande prato a ridosso del cimitero ad un minuto a piedi dal Bosco delle Fate.
Sono di Genova, da piccola ho praticato ginnastica artistica a livello agonistico e nel tempo libero andavo con i miei e mia sorella a fare passeggiate sui monti quindi il trekking è la mia prima passione. Quando ho conosciuto mio marito, abbiamo iniziato a viaggiare sempre e solo con viaggi fai da te e, compatibilmente con lavoro e impegni, cerchiamo di continuare anche adesso con le nostre figlie. Sono farmacista e, nonostante ami il mio lavoro, poter viaggiare e raccontarlo nel blog, dando informazioni utili a chi legge, mi dà ancora più felicità quindi spero di trasformare questo mio “hobby” in qualcosa di più.